giovedì 24 febbraio 2011

MISTER CULO

giovedì 24 febbraio 2011 2
Si chiama culo ed in questa competizione è più fondamentale di un Messi, o di un Ronaldo, o di un Gattuso in squadra. L'anno scorso siamo stati perfetti sotto ogni punto di vista, ed in più abbiamo avuto mister Culo sempre dalla nostra parte: non c'è stato un singolo episodio che ci sia andato a sfavore. Purtroppo in Champions sono gli episodi, i dettagli a fare la differenza, e ieri sera la "fortuna" dell'anno scorso ci si è ritorta corto. Per carità, il Bayern ha preso due legni e creato una gran mole di gioco, ma il giusto risultato al novantesimo sarebbe stato 2-2, non 0-1. Sempre facendo riferimento agli episodi, la partita sarebbe potuta tranquillamente terminare sul 2-0 per noi, con la qualificazione già ipotecata e tre settimane di tranquillità

Invece.Invece abbiamo perso in casa dopo due anni e mezzo (il derby di andata non lo conto, i derby non si giocano mai in casa o in trasferta), orfani dell'eroe del 2010, sbagliando mille occasioni da rete e perdendo anche il centrale che sta dignitosamente sostituendo il Signore Iddio che ci ha lasciati dopo quel maledetto scontro di merda con Caracciolo. Abbiamo perso al 90esimo con un gol che possiamo tranquillamente definire "di merda", figlio di una grave disattenzione di uno dei più grandi portieri del mondo, che a pochi istanti dal termine della sfida ha deciso di apparecchiare la tavola ad uno che l'anno scorso non segnava nemmeno con le mani.
C'è poco da fare, è così. Non è girata e dobbiamo accettare il verdetto, sperando nell'(improbabile, a questo punto) impresa all'Allianz Arena tra tre settimane. Impresa che è certamente alla portata dei campioni d'Europa, ma che resta, comunque, un'impresa. E spesso, per fare un'impresa, non basta una grande prestazione, ma serve anche l'apporto di mister Culo, colui che ieri ha tifato per colori avversi ai nostri.

Non è finita, manca il secondo tempo, e possiamo ancora sperare. E' molto dura, ma mancano altri novanta minuti, e non ha senso mettersi a fare i funerali. Aspettiamo, con fiducia e, comunque vada, gratitudine per questo gruppo.

Ora, siccome ho le pezze al culo e se mi propongono di pubblicizzare qualcosa io accetto all'istante, vi presento un'iniziativa del fantacalcio dellla Gazzetta (la Magic Cup, che tutti conoscerete) che permette a chi ancora non si è messo in gioco di concorrere per i succosi premi messi in palio da quel bel giornale, che tutti noi amiamo tantissimo. Ma proprio tanto tanto.
Ecco qua:

Magic Campionato è il Fantasy Game di punta de La Gazzetta dello Sport e fa parte di Magic Cup, il portale dedicato all’offerta Fantasy di www.gazzetta.it
Magic Cup consiste nel creare una Squadra di Calcio, basata sui giocatori di Serie A, composta da 25 elementi con 250 magic milioni virtuali. In corrispondenza di ogni giornata di Serie A, ogni concorrente deve gestire e schierare la propria squadra, ottenere più punti possibili. In base ai punteggi ottenuti entra in classifica e in base al posizionamento concorre ad un Montepremi (per la stagione 2010-11 il montepremi supera i 250 mila euro).
Sono previsti premi settimanali, ogni 6 giornate per minitornei  (classifiche serie a e serie minori) e a fine stagione (classifica generale).
Ora è il turno Campionato di Primavera, gli utenti potranno iscriversi a Magic e creare la loro squadra fino a mezz’ora prima del calcio d’inizio della prima partita della 27^ giornata.
Gli utenti che si iscriveranno in seguito a tale data, parteciperanno comunque alla Classifica Generale e alla Classifica a Campionato con la seguente logica:
- Ai fini della Classifica Generale di Rendimento, chi si iscriverà dopo la 2° giornata otterrà un punteggio d'ingresso pari alla somma dei punteggi ottenuti nelle giornate precedenti dagli 11 calciatori che figurano come titolari della sua squadra al momento della creazione. Nessun altro elemento (ad esempio modificatore della difesa) contribuisce al calcolo del punteggio d'ingresso.
- Ai fini della Classifica a Campionati, chi si iscriverà dopo la 2° giornata e prima della 8° giornata otterrà un punteggio di ingresso pari a 66 punti per ogni giornata saltata. Anche le squadre che si iscrivono dopo la 8° giornata ricevono un punteggio di ingresso pari a 66 punti per ogni giornata saltata del campionato stagionale durante il quale si sono iscritte.
Inoltre, per tutti gli utenti (già iscritti e nuovi iscritti) dalla fine della 20° giornata è a disposizione dell’Extra Budget (5 Extra Magic Milioni per affrontare al meglio tutto il Campionato) e degli Extra Cambi (5 Extra Cambi da utilizzare entro la mezz’ora precedente al calcio d’inizio della prima partita della 22° giornata)
I premi per cui concorreranno gli utenti sono (Montepremi complessivo Magic 2010-11 oltre 250 mila €):
- Serie A (per ognuno dei seguenti campionati autunno, capodanno, inverno e primavera)
1° classificato: n. 1 Smart Coupe Passion
2° classificato: n. 1 MSC Crociera per 2 persone
3°-10° classificato: n. 1 Tessera Mediaset Premium durata 1 anno
11°-20° classificato: n. 1 TV PANASONIC LCD 19’’
21°-30° classificato: n. 1 Abbonamento a La Gazzetta dello Sport in E-dicola (durata 6 mesi)
- Premi di Giornata (per ciascuna delle 37 giornate successiva alla prima):
1° classificato: n. 1 Tessera Mediaset Premium durata 1 anno
2°-3° classificato: n. 1 TV PANASONIC LCD 19”
4°-8° classificato: n. 1 Tessera Mediaset Premium durata 1 mese
9°-10° classificato: n. 1 Abbonamento a La Gazzetta dello Sport in E-dicola (durata 1 mese)
http://www.gazzetta.it/Magic_Cup/magiccampionato/
Iscrivetevi, caproni!
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venerdì 18 febbraio 2011

Qualcuno dica a Berlusconi che non è lui a compiere 25 anni

venerdì 18 febbraio 2011 1

Proseguono, in casa Milan, le celebrazioni per i 25 anni di presidenza Berlusconi. Dopo l’annuncio della maglia griffata dal presidente in persona, con la quale i rossoneri scenderanno in campo domenica contro il Chievo, si moltiplicano le iniziative in omaggio del premier. Favalli, che terminata la carriera deve rifarsi una vita, riceverà una valigetta con dentro tre milioni di euro da Uzzu u’frati, un tizio basso, baffuto, con la coppola ed uno stecchino fra i denti, che dopo la consegna gli sussurrerà, dandogli un paio di leggeri schiaffetti, “e òora, tttiràli su quèggli èdifììci”.
Bobo Vieri, esperto d’affari, recuperato alla vita sociale dopo anni passati con la testa sotto le coperte a sudare freddo temendo i pedinamenti di Moratti, curerà l’articolazione in 89 holding panamensi della società che Favalli costituirà immediatamente dopo aver ricevuto il contante.

Galliani, invece, offrirà a Luciano Moggi il posto di stalliere della sua tenuta brianzola, e subito dopo si sottoporrà al rito del carotone per essere iniziato ad una loggia presieduta da un pistoiese.

Ma il vero piatto forte dei festeggiamenti verrà servito sabato sera, con la rievocazione, in (non) costumi originali dell’epoca, del mitico Bunga Bunga successivo al rilascio di Ruby da parte della questura di Milano. Nel tono più solenne, la vicenda verrà rivisitata con minuzia di particolari. Sono già trapelati i nomi degli interpreti dei protagonisti principali: Tinto Brass vestirà i panni di Silvio (per prepararsi al ruolo, eviterà di deglutire e di sputare per due giorni, per accumulare sufficiente bava) e Bondi quelli di Lele Mora. La De Filippi completerà la triade impersonando Emilio Fede, mentre un provocante Maurizio Costanzo interpreterà il ruolo di Nicole Minetti ed Ibrahimovic quello di Ruby, che al termine della serata, da brava scappata di casa, piscerà nei vasi e ruberà l’argenteria.

Si segnalano anche iniziative di contorno: Abate&Antonini si imbucheranno ad un diciottesimo al Limelight, dove prenderanno la botta a suon di Bacardi Breezer e concluderanno la serata limonandosi le piske. Jankulovski e Braida, invece, partiranno per l’estero: il primo si recherà nella sua terra natia con l’obiettivo di provocare, in qualche modo, un persistente durello al successore di Topolanek, mentre il secondo intraprenderà un viaggio tra Africa ed Asia per omaggiare le nipoti dei maggiori dittatori arabi.

Per concludere la serata, Gasparri prenderà a testate il Duomo di Milano, e Bruno Vespa pubblicherà un altro libro di merda.

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L'IMPERMEABILE BIANCO

La riproposizione di un evergreen, QUI Leggi tutto...

mercoledì 16 febbraio 2011

HEROES (LETTO CON ACCENTO SCOZZESE)

mercoledì 16 febbraio 2011 1

“Beato il paese che non ha bisogno di eroi”, diceva Bertolt Brecht. Ma noi gli eroi ce li abbiamo, che ci possiamo fare. Il nostro paese non avrebbe certo bisogno di essere difeso da alcunché, tale è la stazza etica, morale e sociale che lo contraddistingue. Però, nonostante questo, sul suolo italico continuano a svelarsi mirabili condottieri, coraggiosi guerrieri e valorosi paladini, pronti ad immolarsi pur di proteggerci e tenere alto l’onore della patria. Non c’è scampo per chi infanga il buon nome dell’Italia, per chi si azzarda a toccare il nostro popolo.
Come dimenticare il contributo dato alla nazione da messer Francesco da Roma? Non si è forse acceso in voi il fuoco patriottico, vedendo er Gabidano rispondere in quel modo, in punta di fioretto, ai deprecabili insulti rivoltigli da Poulsen, sette anni fa? L’eleganza italica di fronte alla sbruffonaggine scandinava, il principe contro il becero, il do di petto contro il rutto alla salsiccia. Non è certo comportandosi così che i nordici riusciranno a cancellare gli scontati cliché sul loro conto. Bravi, danesi, rinunciate a crescere, continuate così, con i vostri biscotti e le vostre zuppe di merda.
E che dire di quando il nostro sconfisse il fottuto negro, proprio nella finale della coppa che porta il nome della patria? Dite un po’, a voi non girerebbero ad elica se il primo scimmione appena sbarcato si azzardasse ad offendere l’intero popolo di Roma, la fottuta città eterna? Quel popolo che, per dire, ai negri il culo glielo faceva già duemila e duecento anni fa, ad Annibale e tutta la sua banda di bingo bongo.
Non vi siete forse alzati in piedi avvolti in una bandiera targata SPQR, ciucciando latte dalle mammelle di una lupa, quando dal destro di Frangè si levò il calcione che cancella incubi e ingiustizie? Ha cancellato tutto, con quel destro, ha salvato la faccia di un’intera città, che infatti la domenica dopo è accorsa in massa per ringraziarlo, mentre saltellava giocondo attorniato d’infanti.

E tante altre ne ha fatte, il nostro eroe, ma mi sembra quasi irrispettoso dilungarmi troppo su di lui, togliendo spazio ad un altro straordinario arciere dell’italico orgoglio, la principale prova della bontà del lavoro di Darwin. Lo si aspettava al varco, GattuZoo (cit.): tutti noi sapevamo di cosa fosse capace, tutti noi sapevamo quanto fosse pronto a guadagnarsi un bel medaglione sul campo, ma ancora non ci aveva mostrato tutto quel che sapeva fare. Dico “aveva” perché, ieri, finalmente questo momento è arrivato: e quale occasione migliore, se non una partita in mondovisione, per giunta nell’anno del centocinquantenario dell’unità d’Italia, per mostrare al mondo il proprio virile patriottismo?
Stavolta, dopo il rozzo danese e il negro olezzoso, è toccato all’usurpatore albionico civettare fregnacce a proposito del nostro paese. E Gennaro che doveva fare, starsene lì, fermo, mentre quello provocava e provocava? Ringhio, noto saputello, ha addirittura cercato di mediare tramite l’uso dello scozzese, lingua che notoriamente mastica, ma niente, lo scimmione pelato ha rincarato la dose. Quando Gattuso ha cominciato a parlagli in gaelico, poi, Jordan ha sbroccato di brutto, dicendogli che a Corigliano Calabro le femmine hanno i baffi e che una volta si è scaccolato dentro ad una soppressata. Ed ecco che Gennaro, da degno capitano, si è tirato su le maniche e gli ha dato una bella lezione, salvandoci ancora una volta dall’onta di una figuraccia internazionale. E’ con immagini come quelle, con Ringhio nudo, schiumante rabbia e cimurro dopo aver abbaiato verso un’intera panchina e menato un vecchio, che vorremmo che tutte le partite terminassero.

Dai e dai, l’avranno capito, sti stranieri della mia fava, che a toccare l’Italia si finisce male. Cosa devono fare di più i nostri guerrieri, per tappargli la bocca?
Fortuna che ci sono ancora persone come Gattuso e Totti, che prima di ogni altra cosa mettono l’onore e lo spirito di appartenenza. E’ grazie a voi che, all’estero, posso permettermi di girare a testa alta, e posso, senza alcun dubbio, imputare ai poco performanti breweries stranieri quel leggero sentore di urina nella mia birra.

Non per contraddire Brecht, ma finché ci saranno in giro eroi di questa risma, mi sentirò decisamente più tranquillo.

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domenica 6 febbraio 2011

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domenica 6 febbraio 2011 2

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