domenica 31 maggio 2009

RESTA ANCORA UN PO'

domenica 31 maggio 2009 4
Ed anche per quest'anno, abbiamo dato.
Altra annata nella quale i momenti da ricordare superano nettamente quelli da dimenticare. Oltre ai nostri successi, abbiamo visto consumarsi i drammi del Milan e della Juve, cose che, personalmente, mi danno soddisfazione quasi quanto le vittorie dell'Inter (anche perchè una cosa implica l'altra).
Innanzitutto, vorrei esprimere la mia felicità per il fatto che il mio apparato genitale sia ancora integro; l'anno scorso, dopo l'acquisto di Ronaldinho, giurai davanti ad una decina di persone che se il Milan avesse vinto lo scudetto mi sarei castrato con un coltellaccio da cucina (scommessa poi rilanciata dopo il derby perso e dopo che il Milan era riuscito a conquistare il primo posto, quando integrai la puntata mettendo sul piatto anche le palle).
E' andata come ci si aspettava, perchè chiunque abbia un minimo di competenza calcistica sapeva che l'Inter non avrebbe avuto avversarie all'altezza neanche quest'anno. La vittoria con dieci punti sulla seconda è un record secondo soltanto a quello che la nostra squadra ha stabilito due anni fa (+21, se non erro). In pratica, siamo davanti al dominio più netto dagli anni '50 ad oggi.

Questo ciclo ha dato il massimo, adesso se ne dovrà cominciare un altro partendo comunque da basi solidissime.
Perchè questo sia possibile, gli attuali pilastri della squadra non devono assolutamente andarsene. Su Mourinho, Maicon, Samuel, Julio Cesar, Cambiasso (mettiamoci anche Balotelli), non ci sono dubbi: a luglio saranno a Los Angeles a schiattare di caldo e a sgobbare in vista della prossima stagione.
L'unico punto interrogativo si pone, manco a dirlo, per il miglior giocatore. I suoi dubbi e le sue mezze frasi, sempre vaghe e poco chiare, non possono che turbarci e toglierci un po' di fiducia nel futuro (questo vale per tutti, anche per quelli che lo cederebbero subito: sono sicuro che, dentro di loro, la paura di non riuscire a coprire la sua assenza c'è, eccome).
E' palese che la voglia di rimanere all'Inter non sia molta e che il nasone, all'alba dei 28 anni, cominci a temere che la sua carriera possa non regalargli i grandi riconoscimenti ai quali aspira. Uno come lui, che tutti gli anni diventa sempre più forte e prosegue nel processo di completamento che lo ha portato ad essere il miglior centravanti del mondo, vuole il meglio. In Italia l'ha già avuto, ora lo vuole in Europa. E l'Inter, al momento attuale, non può offrirgli quello che vuole.

La questione, adesso, è: può l'Inter diventare, in questi mesi di mercato, competitiva nei confronti degli squadroni inglesi e della squadrona spagnola?
Sta a Mourinho e a Moratti convincere Ibra che la risposta a questa domanda è "sì". Se l'opera di convincimento non andrà a buon termine, prepariamoci a vedere emigrare il nasone, con tutto quel che ne consegue per quanto riguarda l'intero progetto tecnico della società.
Certo, queste storie fanno proprio incazzare. Viene proprio da chiedersi "ma cosa vorrà mai sto qua, prende un milione al mese, cos'ha da rompere le palle?". Alcuni, come detto sopra, stanchi delle ormai quotidiane bizze, si augurano addirittura che vada via.
Io, pensando a questa straodinaria annata, o meglio, a queste tre straodinarie annate, non posso che sperare fortemente che resti. Lui più di ogni altro è stato l'uomo della svolta, il trascinatore di cui la nostra squadra aveva bisogno. Lui è riuscito dove anche Ronaldo aveva fallito, ossia nel prendersi la squadra sulle spalle nel momento psicologicamente più difficile (lo spettro di un nuovo, catastrofico 5 maggio era lì che si faceva sempre più reale) e tirarla fuori dal baratro con quella indimenticabile doppietta.
Non si inizia un progetto che ha come principale obiettivo la conquista dell'Europa senza il proprio miglior giocatore, visto anche che il tizio in questione è un esemplare assolutamente unico ed impossibile da sostituire. Questo, fortunatamente, lo sanno sia la società che Mourinho, e so che faranno tutto il possibile affinchè la separazione non debba avvenire.

Il problema, però, è che Ibra è padrone del suo destino. E' lui che comanda: se vuole andarsene se ne va, se vuole restare resta. La società non ha alcun potere, non può opporsi in nessun modo alla volontà del giocatore.

Quindi, ehi, non fare cazzate, che sennò mi tocca venire sotto casa tua a insegnarti le buone maniere.
Un altro anno, dai, un altro anno e poi tu e il tuo detestabile pizzaiolo tri-mento ve ne andate a soddisfare le vostre vogliette all'estero.
Su, poche storie.
Che poi, in fin dei conti, non è che ve la passiate poi tanto male, eh.


(sì, ok, vabbè che vuoi scappare e che tutti cercano di farti cambiare idea, però almeno vestiti)
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FAI IL TUO DOVERE


No dai, dieci sono un po' troppe.
Mettine un paio, che bastano.
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giovedì 28 maggio 2009

PANTOMIME

giovedì 28 maggio 2009 7

Si conclude l'ennesima pantomima dello stimato Pavel. Per il quarto anno consecutivo, infatti, Nedved ha annunciato l'addio al calcio, salvo poi tornare sui suoi passi e concedersi un'ultima stagione in bianconero per andare a caccia della Champions, obiettivo che ha la stessa probabilità di centrare del Nobel per la letteratura.

Io non so se questi lo fanno apposta per farci stare meglio, per rallegrarci la vita. E' risaputo che ridere fa bene alla salute: di questo passo, camperò 300 anni. Dal ritorno della Juve in A in poi non passa giornata senza che me la sghignazzi pensando a quanto siano malmessi i protagonisti dell'ex Santa Alleanza.
La Juve, ultimamente, è scatenata: colpaccio Cannavaro, esonero di Ranieri a due giornate dal termine (dopo una stagione passata a riconfermarlo)e probabile ingaggio di Conte, per non parlare di Poulsen preferito a Xabi Alonso e di Legrottaglie, la cui esistenza mette seriamente in discussione la teoria di Darwin.
Ora, se dopo tutto questo show rinnovano pure il contratto a Nedved, io li amo.
Non saprei davvero dire quale sarà la prossima mossa: il ritorno di Birindelli, o Lapo allenatore. Chissà.

Lasciamo stare il Milan, va, che sennò finisco domani. Tra i tifosi, Ancelotti, Berlusconi, Galliani, Ronaldinho, Kakà, Senderos, Favalli e compagnia bella, c'è di che ridere per i prossimi 18 anni.
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AL LAVORO

Prendetemi Elano



Prendetemi Sneijder




Magari anche Carvalho ed Arnautovic, ed il campionato finisce il 6 settembre.

Sì, ok, forse per battere questo e questo basterebbero anche Pinzi e Donadel, però diciamo che abbiamo anche altri obiettivi.
La coppa, per esempio, potrebbe anche finire a maggio per una volta.

Su, al lavoro.
I nomi ve li ho suggeriti, ora andate da loro e tirate fuori i soldi.
Mica devo fare tutto io, eh.
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mercoledì 27 maggio 2009

CUORE NERAZZURRO

mercoledì 27 maggio 2009 8
Ieri Enrico Preziosi ha annunciato l'acquisto della comproprietà di Ricardo Quaresma sulla base di 10 milioni di euro, una soluzione gradita a tutti tranne che al diretto interessato, che potrebbe opporsi al trasferimento:
"Torno all’Inter per re­starci. Mi sento in debito con il presi­dente Moratti che ha investito molto per me, con Mourinho che mi ha voluto a Milano con tutte le forze. La mia prima esperienza non è andata bene, me ne rendo conto, anche perché non so­no riuscito a svolgere la prepara­zione. Ma sono sicuro del mio va­lore e lo dimostrerò. Il mio agen­te mi ha proposto altri club, an­che in Italia, ma ho detto no. Non ho paura della pressione, né dei fischi allo sta­dio. Anzi, domenica mi pia­cerebbe essere in Italia per festeggiare lo scu­detto con i miei compa­gni".


Le dichiarazioni di oggi di Ricky stridono molto con quelle di qualche mese fa, dove era apparso rancoroso nei confronti dell'Inter e dei tifosi, che non avevano creduto in lui. In questi mesi, il funambolo portoghese ha stregato Hiddink, che ne ha centellinato l'utilizzo al solo scopo di conferire un minimo di credibilità al campionato inglese, evitando così di falsarlo vincendo troppo agevolmente.
Ora che è tornato, c'è la fila per averlo. Presidenti e allenatori di tutta Europa si strapperebbero i capelli per accaparrarselo. Abbiamo rischiato di perderlo.
Ricky, però, da vincente quale è, non lascia niente di incompiuto. Tornerà, e stavolta farà vedere a tutti di che pasta è fatto. Già lo vedo, in mezzo al campo a sputare sangue per i nostri colori, mentre tra una piroetta e una giravolta inciampa e fa partire il contropiede degli avversari.

Sosteniamolo: la risposta portoghese a Guly merita rispetto.
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martedì 26 maggio 2009

RINNOVI

martedì 26 maggio 2009 6
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lunedì 25 maggio 2009

lunedì 25 maggio 2009 8


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domenica 24 maggio 2009

LA FAMIGLIA MILAN

domenica 24 maggio 2009 15
(post aggiornato&rimpolpato)

Adoro questo Milan.
Adoro questa grande famiglia, e la ringrazio per la grande stagione di soddisfazioni che mi ha regalato.
Non averne azzeccata nemmeno mezza, dal giorno del quinto posto in campionato dell'anno scorso ad oggi, era già un gran bel risultato. Quello che è successo oggi, però, è davvero l'apoteosi, è lo zenit assoluto della famiglia Milan, un traguardo che non pensavo fosse raggiungibile.
Allora, è il giorno della festa di Maldini. Ultima partita a San Siro, dopo 901 gare giocate con la maglia rossonera. Si festeggia uno dei pochi giocatori che sono riusciti ad andare oltre il colore della maglia e che sono stimati e benvoluti da tutti i tifosi, anche dagli avversari.
Davanti c'è la Roma, l'armata Spalletti reduce da un'annata più che comica, caratterizzata da ulcere varie ed isterie inconcepibili.
C'è tutto per passare una bella giornata, all'insegna dei festeggiamenti e dell'allegria.
E invece no.

La partita, tanto per cominciare, la perdono. E la perdono contro una squadra di morti, senza alcuna motivazione, che in tutta la partita si è fatta vedere dalle parti di Dida(!) circa 4-5 volte. La perdono praticamente senza lottare, senza mai mettere in campo la voglia di vincere.
Ora, il Circo Togni vede in pericolo addirittura l'accesso diretto alla Champions League, visto che domenica prossima, in caso di vittoria della Fiorentina con due o più gol di scarto, i circensi potrebbero ritrovarsi al quarto posto.
E vabè, dai, fino a qui niente di strano. E' il Milan, dopotutto.
Dopo la fine della partita, però, ecco che si materializza l'inimmaginabile. La curva sud si mette a contestare Maldini. Sono stati esposti striscioni di protesta ("Per i tuoi 25 anni di gloriosa carriera sentiti ringraziamenti da chi hai definito mercenari e pezzenti", "Grazie capitano: sul campo campione infinito ma hai mancato di rispetto a chi ti ha arricchito") nei confronti del capitano milanista, che è stato omaggiato anche da reiterati fischi.

Pare che questa contestazione abbia origine in una dichiarazione rilasciata da Maldini tempo fa, nella quale criticava i tifosi per lo scarso sostegno nei momenti di difficoltà.
Ora, dichiarazione o non dichiarazione, io vorrei sapere come si fa a contestare Maldini, dopo 902 partite giocate alla grande e dopo 24 anni di straordinario professionismo. Come si fa a schierarsi contro un mito, a mettersi ad ineggiare a Baresi omaggiandolo come "unico capitano", a rovinare la festa a uno dei pochi milanisti (e giocatori in generale) veramente degni di stima?

Questi poveri disgraziati si sono sentiti punti nell'orgoglio dalle frasi (peraltro del tutto legittime) pronunciate dal loro capitano qualche mese fa e, probabilmente, anche da quelle di dodici anni fa (anche se pare che siano della moglie, in realtà), con le quali definì alcuni tifosi come dei "mercenari" e dei "pezzenti". Ragazzi, fate un favore al mondo del calcio, anzi, al mondo in generale: gettatevi dal secondo anello e liberateci della vostra presenza.

Siete fantastici, amici rossoneri. Ormai mi rallegrate la vita tutti i giorni, non più soltanto la domenica. L'immagine delle facce di Berlusconi e di Galliani alla fine della partita la porterò dentro per sempre, come un po' tutto questo incredibile pomeriggio, nel quale non alcuni tifosi, ma un'intera curva ha dato addosso a Paolo Maldini. La stessa curva che idolatra (o ha idolatrato) personaggi come Seba Rossi, Baresi e Ambrosini, per dirne tre, la stessa curva (o se non è la stessa è l'altra, cambia poco) che oggi inneggiava a Shevchenko ("grande uomo e grande giocatore, Sheva non si vende"). Seba Rossi? Baresi? Ambrosini?
Ma, soprattutto: Shevchenko?!?! Ma se ha preso tutti per il culo tre anni fa, con le storie dell'inglese per il figlio, per poi tornare l'anno scorso da bollito?

Beh, che dire: grazie per la straordinaria stagione.

Ah, già che ci siete, domenica vedete di chiudere in bellezza: se andate ai preliminari, giuro che vado al 4-4-2 a vedere il tipo che balla la lambada nudo, come ha promesso una settimana fa.
Non succede, ma se succede..

(nella foto: accipicchia, quale pungente ironia)
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venerdì 22 maggio 2009

STUDIO SPORT

venerdì 22 maggio 2009 9
Studio Sport, la scaletta di domani.

Zanetti ad un passo dal Milan. Il capitano interista avrebbe confidato ad amici che non ha nessuna intenzione di lasciare Milano, e che ci resterà al 100%. Viste le precarie situazioni dello spogliatoio dell'Inter (una vera e propria polveriera) questo non può che significare che l'argentino abbia in mente solo il Milan. Galliani nicchia, ma l'affare è praticamente chiuso.

Moratti: "Vendo". Il patron dell'Inter avrebbe confidato ad amici che la Saras sta fallendo e che, da qui a poco, non avrà più la possibilità di gestire la società nerazzurra. Pronta una cordata capeggiata da Rosella Sensi ed Antonio Giraudo.

Ibrahimovic al Piacenza, Mourinho in Grecia con Recoba. Inter allo sbando, Cambiasso fa outing ed annuncia al mondo la sua relazione con Paolillo.

Inter, un campionato di cartone. La classifica della serie A al netto dei colpi di mano, delle punizione e dei rigori a favore dell'Inter e dei gol di Ibrahimovic.

Balotelli, un negro cattivo. Segna e non esulta, non passa il pallone ad Ibrahimovic, zittisce i tifosi avversari. Che stronzo. Vergogna.

Milan, mercato. Presi Adebayor, Fabregas, Messi, Ashley Cole e Weah. Galliani: "Kakà resta".

Megaofferta del Real per Kakà. Sul piatto 300 milioni di euro cash per il Milan, un contratto ventennale a 15 milioni all'anno per il calciatore ed una compilation di bestemmie. Ricky non ha nemmeno considerato l'offerta, ed è subito sceso dall'aereo per Madrid dopo una chiamata di Berlusconi. Fiaccolata sotto casa Iseckson Leite.

Ancelotti al Chel..ma no, dai, chissenefrega.

Ronaldinho pescato in un bordello, dove due nigeriani lo stavano stringendo in un affettuoso sandwich. Galliani: "Erano Seedorf e Ba, nella grande famiglia Milan ci si vuol bene e si sta insieme anche fuori dal campo".

Berlusconi: "Sono stato frainteso".

Juve, mercato. Presi tutti.

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mercoledì 20 maggio 2009

ACQUISTI

mercoledì 20 maggio 2009 11
A quanto pare, oggi in società si sono messi a lavorare ed hanno chiuso ben tre affari, più di quanto abbia fatto il Milan negli ultimi 4 anni.
Da stamattina ci stanno bombardando con la notizia dell'avvenuto ingaggio di Arnautovic. Voi, inesperti e stolti come siete, vi sarete subito chiesti "echicazz'è?". Io invece, che ne mastico, ho scritto un post su di lui circa due mesi fa quando, dopo essermene imbattuto a Football manager mentre cercavo rinforzi per il mio Nottingham Forest, decisi di approfondire la mia conoscenza su questo nuovo nasone bosniaco-slavo-quel-che-è.

Il post è rimasto segreto fino ad oggi, perchè sono un pirla e dopo averlo finito, invece di cliccare su "pubblica", ho cliccato su "salva come bozza". Siccome in quel periodo non avevo veramente un cazzo da fare e sfornavo circa tre post al giorno, nemmeno me ne accorsi.
Comunque sia, basta con i fronzoli: eccolo QUI.

Beh, che dire, se non che sono veramente troppo avanti. Citando Ciccio Graziani, "se mi guardo indietro, vedo il futuro" (cioè, oh, ma dove lo trovate un altro che fa citazioni così colte? a volte mi faccio spavento da solo).
Va bene, ora che Astronautovic è sistemato, passiamo agli altri due acquisti del giorno, ufficializzati poco fa, sempre che Preziosi non sia un cazzaro ubriaco e che stamattina abbia colazionato con un barbone (un Cobolli Gigli, per intendersi) anzichè con Moratti.
Inizio col dire che sono sostanzialmente d'accordo con questi due acquisti. Mi dispiace aver perso Acquafresca, ma per un nuovo nasone sono disposto ad accettare questo sacrificio.
Motta non è esattamente il rinforzo chiesto da Mourinho nel dopo Manchester: ha tecnica e stazza, ma non certo intensità. Spero (e credo) che non sarà l'unico acquisto a centrocampo.
E' sicuramente il benvenuto, visto che in quel reparto ad oggi, di ruolo, abbiamo solo San Cuchu e il buon Sulley, oltre ad un curioso scaldabagno francese. Se non altro, Motta è uno che sa giocare la palla e che potrebbe dare anche un certo contributo realizzativo; in compenso, non è molto dinamico e si porta dietro due infortuni gravissimi, anche se sembra essere tornato integro.
Insomma, va bene ma non mi entusiasma più di tanto.

Per quanto riguarda Milito, mi va bene eccome. Lo ritengo, più o meno, sul livello del Crespo di tre anni fa, quello che ancora si mangiava difese ed avversari. E' l'uomo che mancava, perchè è un attaccante d'area di rigore, che sa segnare in tutti i modi, è bravo coi piedi, intelligente e gioca per la squadra.
Personalmente, penso che una delle cose che più è mancata all'Inter quest'anno sia stata una punta da una quindicina di gol oltre ad Ibra. Questa ci manca da circa un paio di stagione, ossia da quando a Crespo si sono imbianchiti i capelli. Proprio per questo considero l'Inter 2006/07, quella dello scudetto dei record, la più forte che abbia mai visto: era una squadra completa, straordinaria, che sarebbe potuta arrivare a qualsiasi traguardo. Figo era ancora un giocatore di calcio, Vieira giocava addirittura 25 partite su grandi livelli e Crespo la metteva dentro anche di stinco.
Quell'anno l'eliminazione in Champions mi bruciò in un modo incredibile, perchè pensavo davvero che fosse l'anno giusto per riuscire ad arrivare in fondo; purtroppo, a Valencia, nel momento clou della stagione, le gambe sono diventate un po' molli e il nostro centrocampo, orfano di Cambiasso e Vieira, era composto da Burdisso e Dacourt, ed è andata come tutti sappiamo.
Ora, terminato il preambolo, voglio dire che questa Inter ha bisogno di un nuovo Crespo, di un nuovo Vieira e di un nuovo Figo (ovviamente, delle loro versioni 06/07: ottenere quelle, per dire, 00/01 sarebbe difficile). Il nuovo Crespo l'abbiamo preso, è Milito e sono soddisfattissimo. Non so se Motta sia in grado di ripetere le prestazioni di Vieira di quell'anno, ci spero ma non ne sono convinto.
Per il nuovo Figo, mah, vedremo cosa si inventeranno. Intanto, benvenuti a tutti e tre (sempre che Arnautovic arrivi davvero).
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martedì 19 maggio 2009

FELICITA'

martedì 19 maggio 2009 15
Allora, ricapitolando:
Juve terza con allenatore esonerato a due giornate dalla fine e seru tituli, Milan secondo a centinaia di chilometri di distanza con seru tituli e con presidente che scarica tutte le colpe sul suo affamato tecnico, Roma dispersa negli abissi dell'oceano con seru tituli e Spalletti pronto ad andare a piangere su qualche altra panchina.
Ah, e Inter campione d'Italia, per la quarta volta consecutiva, con due giornate d'anticipo e 10 punti sulla seconda.
Ecco, se ci mettiamo anche che la Juve, tre anni fa, è retrocessa in serie B e le hanno revocato due scudetti (dei quali uno consegnato a noi) e che il Milan, sempre da tre anni a questa parte, ha perso 4 derby su 6 ed ha totalizzato un passivo complessivo di circa 60 punti nei confronti dell'Inter, riuscendo a prenderne dieci anche quest'anno nonostante quei furboni fossero convinti di trionfare..ecco, se ci mettiamo anche tutte queste cose, abbiamo buoni motivi per fissare sulle nostre facce un sorrisetto ebete per 3-4 mesi circa.

Io, che scaramantico non sono, vedo già le premesse per prolungare la permanenza del sorrisetto ebete sui nostri volti per un altro annetto, più o meno.
C'è un Ferrara sulla panchina della Juve, la cui dirigenza si è dimostrata debolissima in occasione dell'esonero di Ranieri evidenziando ancora una volta quanto non sia in grado di gestire le situazioni di difficoltà, e nel frattempo continua a fare acquisti a caso nella totale assenza di un progetto tecnico; c'è un Van Basten, uno che in carriera non ne ha ancora azzeccata mezza, pronto a succedere a Pancelotti, secondo Berlusconi il massimo colpevole del fallimento (sì cazzo, FALLIMENTO, anche se tutti hanno paura a dirlo) milanista di questa stagione; c'è una dirigenza, sempre quella milanista, che non ha ancora capito che la sua squadra è da rifondare con 5-6 acquisti importanti e possibilmente non paleolitici; c'è una Roma che ha ufficialmente terminato il ciclo dei secondi posti ed è pronta a tornare dove gli compete, ossia a battagliare per la Coppa Uefa.

Di chi dobbiamo avere paura, della Fiorentina?
Io penso già al diciottesimo.

Aggiornamento: gioco del giorno.
Ditemi quanti secondi riuscite a resistere guardando questo video.
Chi arriva in fondo vince la mia maglietta di Hakan Sukur.



Se sei riuscito a resistere per tutti e 84 i secondi del Lapo Show, puoi accedere al secondo livello del giochino giornaliero.
Occhio, perchè adesso la questione si fa ardua. Un altro video, stavolta di 180 secondi, davvero terrificante. Io l'ho appena visto, e sono davvero atterrito: non c'è film dell'orrore che tenga.
E' un po' off-topic, macchissenefrega.


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lunedì 18 maggio 2009

DICIASSETTE

lunedì 18 maggio 2009 7

Un ringraziamento particolare alla dirigenza del Milan che, mettendo su un ammasso di glorie ammuffite, ha rallegrato le mie giornate negli ultimi nove mesi.

Un vaffanculo particolare al Milan che, perdendo ad Udine, ha fatto sì che io non potessi prendere parte ai caroselli in Duomo perchè impegnato a vestire i panni dello spaventapasseri in una casa a qualche chilometro di distanza.

Un ringraziamento particolare ad Ambro, ed a quel suo "Mi piace pensare che Mourinho potrebbe presto rimangiarsi tutto"

Un ringraziamento particolare a Dinho e Sheva, due che hanno lasciato il segno.

Un ringraziamento particolare ad Emerson. Mi manchi.

Un ringraziamento particolare al giornalismo italiano, per i pezzi di bravura sciorinatici durante il campionato.

Un ringraziamento particolare a Fabregas ed in generale un po' a tutti i non interisti italiani che ogni anno dicono "eh, fate festa ora perchè dovrete aspettare altri 18 anni", dimenticandosi che questo è il quarto di fila.

Un ringraziamento particolare a questa Juve tritatutto. Un ringraziamento particolare alle improbabili amichevoli organizzate per far sembrare Thiago Silva un fenomeno, nelle quali Thiago Silva fa cagare.

Un ringraziamento particolare a Quaresma. Senza le sue sgroppate sarebbe stato difficile arrivare dove siamo arrivati.

Un ringraziamento particolare a chi mi ha tolto una ventina d'anni di vita accendendomi un fumogeno in bocca.

Un ringraziamento particolare al 4-4-2, che mi ha accolto e dissetato nel cuore della notte (anche se nessuno mi ha offerto pane&merda)

Un ringraziamento particolare a Robeto, che..che..che rompe le balle se non gli faccio un ringraziamento particolare.

Un ringraziamento particolare, infine, a me stesso, visto che dopo innumerevoli sofferenze sono finalmente riuscito a vedere una vittoria a San Siro. Ora che mi sono sbloccato saranno cazzi, vedrete.
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sabato 16 maggio 2009

FORZA, EH

sabato 16 maggio 2009 13
Sono giorni tribolati, è dura postare.
Qualche considerazione spiccia:
  1. Stasera, per la prima volta in vita mia, non spererò che il Milan perda e soffra le pene dell'inferno, visto che sarò ad una festa vestito da spaventapasseri e quindi totalmente impossibilato a festeggiare nel caso di un regalo di quei mostri;

  2. Domani, per la seconda volta in vita mia, sarò al secondo verde per la partita-scudetto contro il Siena. L'anno scorso è stato un trauma, se va male anche quest'anno ammetterò di essere il problema e mi tufferò dal secondo anello;

  3. Domani, per la prima volta in vita mia, potrei festeggiare uno scudetto dell'Inter a Milano. I caroselli nel centro di Prato non sono un granchè, quindi ci terrei che le cose andassero come devono andare;

  4. Basta così. Fatemi sfogare, ho quel 2-2 sullo stomaco da un anno e 6 giorni.

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giovedì 14 maggio 2009

IL CAPITANO

giovedì 14 maggio 2009 11
NAPOLI, 14 maggio 2009 - La villa di Fabio Cannavaro, il difensore azzurro e del Real Madrid, è stata sequestrata per abusi edilizi. Cinque persone, tra cui lo stesso Cannavaro, risultano indagate dalla Procura della Repubblica di Napoli. Il pm Giuseppe Noviello - secondo quanto riferisce la Repubblica - ha disposto il sequestro del cantiere in seguito a una serie di difformità riscontrate nei lavori per l'abbellimento della villa di Posillipo, in particolare per quanto riguarda la piscina, la realizzazione di un muro e alcune recinzioni.
gazzetta.it

Ecco che, finalmente, Fabio ha aggiunto l'ultima gemma alla sua preziosa collezione. Che signore, ragazzi, che esempio: è ormai, a tutti gli effetti, il mio guru esistenziale.
Che stile! La Juve di Lapo non se l'è mica trovato lì per caso, eh. Con lui in campo ed Elkann a presiedere il CdA, il futuro non potrà essere che roseo per la società bianconera.

Io poi, che provo particolare affetto per il Capitano della Naziomale, ogni volta che sento delle sue opere di bene mi emoziono particolarmente. Sentirlo commentare Calciopoli, o Gomorra, è musica per le mie orecchie.
Quella fascia da capitano, ereditata da persone che con lui c'entrano davvero poco, è più che mai meritata.
Mai come questa volta, infatti, il capitano della selezione calcistica riflette in modo perfetto la sua nazione: il popolo italiano non poteva avere miglior rappresentante. Nessun altro calciatore, più di Fabio, incarna alla perfezione lo spirito della nazione. E' il simbolo dell'Italia: è ignorante, scorretto, amorale, omertoso, irriconoscente, incoscente, menefreghista e via dicendo.
E' perfetto.
Soltanto una persona si meriterebbe la fascia più di lui, ma è attualmente impegnato in una causa di divorzio e purtroppo non può rispondere alle convocazioni di L'hippie.

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mercoledì 13 maggio 2009

BRACCIA RUBATE ALLE COLTIVAZIONI

mercoledì 13 maggio 2009 17


Eccolo qua, il futuro presidente della Juve. Sguardo fiero, parlantina frizzante, stile da vendere: è lui l'uomo giusto, il prescelto.
Forza Lapo, hai il sostegno di tutti gli interisti nella tua corsa alla presidenza. La tua vittoria sarebbe un regalo stupendo, ci riempirebbe il cuore di gioia. Conquistali tutti, al grido di "Sì, io potessi".

Grazie di esistere, sei un grande.
Anche se non aspetta a me esprimere giudizi, e nemmeno rispondere ad una risposta.
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martedì 12 maggio 2009

CdA

martedì 12 maggio 2009 9
CdA Juve, un mese dopo


"Ragazzi, ancora non ci credo che abbiamo preso Cannavaro. Ma vi rendete conto? Cannavaro! Ora sì che siamo a cavallo!"






"Per una volta sono d'accordo con te, Alessio. Fabio sì che è un gran colpaccio"





"Ciao ragazzi, scusate il ritardo. Mi sono persa qualcosa?"






[Secco sottovoce a Cobolli: "e questa chi è?"
Cobolli: "E' Blanc"
Secco: "Chi?"]
"Ehm, ciao, no, non ti sei persa niente, tranquilla. Ora che ci sei anche tu, passiamo alle questioni serie: dobbiamo scegliere l'allenatore. Chi prendiamo?"


"Prendetemè, prendetemè!"







"E questo chi è, Berlusconi?"







"Ma no, è Antonio, è uno di famiglia. Tra l'altro, lo vedo un po', come dire..rinfoltito. Ha un certo stile, mi piace"






"Qualcuno ha parlato di stile? Ovvio, questa società ne ha da vendere. Stile ed eleganza. Se solo avrei un po' più di potere, qui dentro.."





"Sicurezza, portatelo via."






"Toglietemi le mani di dosso! Come vi permettete? Voi non sapete chi sono io! Io sono La.."






"Lo sappiamo benissimo chi sei. Sei un coglione.
Anzi, due. E' per questo che sarai il prossimo presidente"





"Su, rimettiamoci al lavoro. Allora, abbiamo in mano i contratti di Diego, Lavezzi, Quagliarella..."






"Sì ma prendere uno che ci serve? Tipo chessò..un difensore?"






"Ma abbiamo già preso Cannavaro! Scusa, non ti basta? E' il Capitano della Nazionale!"





"Ho detto un difensore, non uno scolapasta"







"Antò, hai sentito le richieste del pm?"
"Eh lo ho sentite..cinque anni per associazione a delinquere. Mi sa che non la raddrizziamo sta baracca, Robbè"
"Però allo stadio ci acclamano ancora..soprattutto a Luciano..ma lui non si era preso un anno e sei mesi? Dov'è? A Rebibbia?"
"Macchè, guarda bene..è sotto al tavolo che strizza le palle a Secco"

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domenica 10 maggio 2009

IS(/N)TERISMI

domenica 10 maggio 2009 15

No, mica per fare il figo, eh.
Più che altro, per far capire a tutti quelli che oggi si sono strappati i capelli per il terrore che sono dei matti.
Va bene, dopo quello che abbiamo passato, tutte le volte che ci vediamo rimontati l'istinto ci fa tornare in mente le sensazioni di quel buio, buissimo pomeriggio.
Visto che non siamo bestie, però, l'istinto andrebbe controllato. Quella squadra non esiste più, è cambiato tutto, nulla è più come prima.
Queste cose , però, dovremmo saperle già da un anno preciso preciso, ossia da quando, nella stessa situazione del cinque maggio, lo abbiamo spinto dove non batte il sole a tutti quelli che speravano di deriderci un'altra volta.

Questa squadra, la squadra che sta dominando il campionato da settembre, non perde gli scudetti in rimonta. Questa squadra, sebbene abbia nel suo dna la follia che contraddistingue da sempre i nostri colori, non si fa sfuggire di mano ciò che le spetta.

Quelli che oggi si cagavano in mano, come detto prima, sono dei matti. Ma chi è che dovrebbe rimontarci? Chi è che ci rincorre? Una grande squadra? Quelli che ci stanno dietro sono in grado di vincere qualcosa che non sia il trofeo Hungarian Team League?
No, e lo ripeto al mondo da settembre, da quando avevano appena terminato la collezione del loro album di figurine.
Il Milan non poteva vincere, stasera: con una vittoria, avrebbe dimostrato di essere una squadra seria, cosa che non è. Con una vittoria, avrebbe potuto cominciare a sperare davvero, creando una settimana di isterismi anti-Inter caricando la vigilia della partita col Siena con le consuete armi, e nel frattempo andare ad Udine a farne quattro o cinque. Tutto questo, appunto, se il Milan fosse una squadra seria.

Siccome però non lo è, e siccome la Juve, per quanto schifo possa fare, è una squadra con le palle, oggi alle 16.58 sono andato a giocare il pareggio della sfida dei furbi, mentre altri si stavano rotolando nel proprio letto di morte per la sofferenza. Non è stata una giocata dettata dalla speranza o dallo sconforto per il pareggio di Verona: ero sicuro che sarebbe andata così, sicuro che il Milan non avrebbe vinto stasera. E questo non perchè sono un veggente o un guru del calcio, ma perchè sono coscente del fatto che il Milan non è una grande squadra.

Ora, a giochi fatti, guardo la classifica e godo. Godo pensando a quanto abbiano esultato i milanisti al gol di Seedorf, godo vedendo Galliani saltare sulla sedia mentre pensa "vai che li rimontiamo!", godo pensando che i mediaservi abbiano dovuto cambiare le scalette per i programmi di tutta la settimana, godo pensando ad Ambrosini.

Godo.
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venerdì 8 maggio 2009

FEGATI IN FIAMME

venerdì 8 maggio 2009 9
«È Milan-Juve il vero derby d’Italia»: Adriano Galliani accende la vigilia della sfida di domenica sera punzecchiando i cugini: «Non me ne vogliano gli interisti ma la Juve è la squadra che ha vinto di più in Italia, noi siamo quelli che hanno vinto di più all’estero… lo ha detto anche Lapo Elkann».

La grande sfida si avvicina, la tensione sale, l'adrenalina è la massimo. D'altronde, la posta in palio è talmente alta che non potrebbe essere altrimenti.
Cosa fare per scaldare la vigilia?
Ovviamente tirare frecciatine all'Inter.
Allora, si sta parlando di derby d'Italia. Questa roba qua, il derby d'Italia, non esiste più da circa tre anni, anche se per quanto mi riguarda non è mai esistito.

Rappresentava, un tempo, la partita fra le uniche due squadre che non avevano mai militato in serie B. Purtroppo per qualcuno, una delle due società è stata sbattuta a duellare con Frosinone e Crotone, lasciando di fatto solo l'altra in grado di giocare il derby d'Italia.

Pertanto, Milan-Juventus può essere, al massimo, il derby dei fegati logori, degli intestini in soqquadro, dei travasi di bile e delle ulcere perforanti. Non può essere il derby d'Italia.
Milan-Juventus è derby d'Italia tanto quanto lo è Reggina-Lecce. Anzi, ora che ci penso, forse Reggina-Lecce lo è un po' di più, visto che la Reggina non è mai retrocessa, a differenza dei frustrati di cui sopra.

Il fatto, poi, che anche Lapo sostenga la tesi di Galliani non è un gran punto a favore. Io non me ne vanterei, anzi, cercherei di non passare per quello che ha idee simili a Lapo.

Ma tanto si sa che i geni milanisti e juventini sono più o meno gli stessi, sono quasi fratelli. Logico che abbiano gli stessi, gravi problemi.

Cari amici, gli unici derby d'Italia sono le partitelle fra titolari e panchinari alla Pinetina, quelle partitelle in cui Mourinho parte per il coast to coast palla al piede e i giocatori lo fanno segnare per farlo contento. Non c'è nessun altro derby d'Italia.

Buon duello: la lotta per il prestigioso secondo posto è più aperta che mai.
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giovedì 7 maggio 2009

IL CIMITERO DEGLI ELEFANTI

giovedì 7 maggio 2009 4
E' notizia di poche ora fa l'acquisto, da parte del Flamengo, di un pregiato esemplare di suino.
Non mi stupisce che, tra tante squadre, sia stato proprio il Flamengo ad acquistare l'animale: dopotutto, non è un caso che la squadra di Rio abbia le maglie rossonere.

Un ennesimo, grande colpo per il calcio brasiliano: dopo l'affare R*****o-Corinthians, il torneo carioca potrà esporre un nuovo, grande, enorme talento, facendo schiattare d'invidia i seguaci degli altri campionati sudamericani.
E non sembra essere finita qui.


Avidi come bestie affamate, gli infaticabili dirigenti del Corinthians, evidentemente decisi a costruire un'armata invincibile, stanno per chiudere con un altro amatissimo ex-Inter: Christian V***i.
Il sogno dei dirigenti carioca è di ricreare la mitica coppia V***i-R*****o, mitica non perchè abbia fatto sfracelli in giro per il mondo, ma perchè è è scesa in campo solo nei sogni e nelle favole dei tifosi interisti.
Sette anni e cinquanta chili dopo (a testa), i due potrebbero quindi ritrovarsi fianco a fianco, uniti per trionfare nelal prima divisione brasiliana.

Tutto ciò a discapito di questo gran bel ragazzo (inspiegabilmente detto "Dentinho")


che in caso di arrivo di Bobone rischierebbe di perdere il posto da titolare, anche se sono sicuro che sarebbe più che onorato di farsi da parte per permettere a Tritolone di esprimersi.

Dunque, ricapitalando (senza censura, dai): Ronaldo, Adriano e Vieri, tutti in Brasile, due con maglie bianconere ed uno con maglia rossonera.

E' Rio, quindi, il cimitero degli elefanti.
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mercoledì 6 maggio 2009

TELEPAZZIES

mercoledì 6 maggio 2009 12
PRENDETECI SUL SERIO




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martedì 5 maggio 2009

NON E' PIU' CRISI INTER

martedì 5 maggio 2009 8
Questa è una settimana strana. C'è qualcosa di diverso nell'aria, nell'atmosfera generale: a voler essere precisi, manca qualcosa.
Questa settimana non è crisi Inter.
Non so da quanto tempo non accadesse una cosa del genere, non sono più abituato a vivere senza titoloni terroristici e proclami di spogliatoi spaccati ed allenatori sul piede di guerra.
Se penso a quello che succedeva solo una settimana fa, mi sembra di vivere in un altro mondo. Eppure, niente è cambiato: il Milan è sempre stellare, l'Inter è sempre in calo, la Juve...la Juve...ahahahahahahahah.


E' tutto davvero molto strano. Fino ad oggi, abbiamo avuto solo una delle celeberrime considerazioni tecniche di Galliani, ossia "provate a togliere Ibra all'Inter, vediamo che succede". Troppo poco, per gli standard a cui ci avevano abituato.
La scorsa settimana la crisi interista appariva nerissima: due punti nelle ultime tre partite, rimonta inesorabile di un Milan schiacciasassi, campionato riaperto, crisi di gioco, proclami ambrosiniani, scorpacciata di condizionali da parte di ogni rappresentante della società rossonera.
E' vero che sette giorni fa non si parlava di Ibra ed in questi giorni sì, ma si sa che ormai i suoi mugugni non fanno più notizia, e visto che probabilmente è anche vero che a breve ci lascerà non c'è nessuna manipolasiòne in atto, i giornalisti si limitano a riportare dati di fatto.

Sono profondamente deluso dal mondo delle prostitute intellettuali italiane: giunti a questo punto della stagione, mi aspettavo molto, ma molto di più. Segno che la vena creativa si sta tappando, e che magari qualche frequentatore di minorenni ha dei cazzi piuttosto amari da affrontare, che non gli permettono di dedicarsi alla direzione del suo teatrino di burattini.

Su, ragazze, su: al lavoro. Inventate qualche storiella, ricreate un po' di quel clima di terrore che l'anno scorso eravate state così brave a scatenare, fate una bella intervista ad Ambro, insomma, vedete di fare quello per cui siete pagate.
Dai, che non è difficile. Chessò, potreste fare un bell'articolo col rendimento del Milan e dell'Inter a confronto, e stabilire quante altre giornate ci vorrebbero per rendere effettivo l'aggancio. In alternativa, c'è la possibilità evidenziare come l'Inter, nelle ultime quattro giornate, abbia fatto soltanto cinque punti, due in meno della Reggina: se non è crisi questa, ditemi un po' voi.
Oppure, oppure, fate un super-titolone con cui mettere in chiaro che questo straordinario Milan sarebbe primo in fuga solitaria, se il campionato fosse iniziato alla 26esima giornata.

Vedete quante cose ci sono da scrivere? Cosa state aspettando? Mettetevi al lavoro, un intero popolo non aspetta che i vostri scritti per convincersi che è crisi Inter.
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lunedì 4 maggio 2009

LE RIVALI

lunedì 4 maggio 2009 17
Allora, vediamo. Contro chi avremmo dovuto perderlo, questo scudetto?
Le nostre "rivali", quest'anno, sono state Milan e Juventus, un po' a turno. Rivali nel senso che sono state le prime inseguitrici, convinte di azzerare l'abisso di punti che le separava dalla testa della classifica.
Direi che, arrivati a questo punto, è giunto il momento di svolgere un'indagine approfondita. Che squadre sono Milan e Juventus? Che fanno? Dove vanno? Come stanno i loro tifosi?


Beh, comincio col Milan. La squadra, dopo l'osceno quinto posto dell'anno scorso, necessitava di un restyling profondo. Sono stati invece effettuati soltanto acquisti di propaganda, per placare la crescente ira del tifoso milanista medio.
Ira che, essendo il tifoso milanista medio un essere sottosviluppato, è stata poi effettivamente placata, con i superbotti di mercato come Ronaldinho e Shevchenko, per citarne solo due.
Il risultato era inevitabile: una stagione disgraziata. Fuori da tutte le competizioni, mai in corsa per il campionato nonostante un serie impressionante di favori di cui però nessuno vuole parlare. Il profilo di dirigenza ed allenatore si fa basso (si arriva quasi a parlare di "fallimento"), le sparate di inizio stagione sono lontane, si inventano casi di fedeltà e devozione alla maglia per distrarre gli esseri sottosviluppati di cui sopra.

Poi arriva la primavera, arrivano cinque vittorie consecutive, e la baldanza torna ad essere propria dei vertici milanisti. Si trovano alibi, si fa un uso smodato del condizionale, ci si aggrappa agli infortuni come unica ragione degli insuccessi di questa stagione.
Ecco, appunto: gli infortuni. Da un paio di mesi sentiamo ogni giorno un milanista che parla degli infortuni. Ieri, Galliani ha stranamente tirato in ballo l'Inter, dicendo che "anche loro, l'anno scorso senza Ibra, hanno avuto delle difficoltà, poi è tornato Ibra ed hanno vinto lo scudetto", dimenticando forse che nella scorsa stagione, da gennaio in poi, oltre ad Ibra, all'Inter sono mancati Samuel, Cordoba, Stankovic, Chivu, Vieira e Figo. Solo alcuni di questi sono riusciti a recuperare in tempo per il finale di stagione, giocando comunuqe a mezzo servizio.
Poi è rientrato Ibra, ha fatto due gol e siamo andati in piazza a festeggiare. Il nostro numero 8 l'anno scorso ha giocato 27 partite, tante quante Kakà quest'anno. La differenza, quindi, sta nel fatto che quando Ibra è rientrato, la squadra si stava giocando uno scudetto, mentre quando è tornato Kakà il suo dream team stava lottando per il terzo posto. La differenza sta nel fatto che il Milan è di gran lunga inferiore all'Inter.

Come si può perdere uno scudetto contro questo Milan? Contro una società che non ammette i suoi sbagli, che non fa niente per migliorarsi? Contro un allenatore che si piega con felicità ai voleri dei padroni? Contro una squadra logora fino al midollo, che gioca a calcio per un paio di mesi all'anno?
Non è possibile.

La Juve. La Juve è una squadra operaia, costruita da operai, allenata da un operaio, sostenuta da persone che allo stadio invocano il nome di "Luuu-ciaaano Moggi!". Ha un organico non all'altezza del campionato, non all'altezza dell Champions, forse all'altezza della Coppa Italia che comunque non vincerà.
Il tanto bistrattato Ranieri ha tenuto in piedi una squadra di brocchi fino ad un mese fa, tenendola aggrappata ai sogni di scudetto con un'ottima serie di risultati positivi, dandole continuità e solidità. Poi, il giocattolino si è rotto, e lui si è mostrato ancora una volta non in grado di gestire le pressioni che l'allenare una grande squadra comporta.
La Juventus ha ceduto di schianto, e probabilmente arriverà terza. Per quanto mi riguarda è comunque un ottimo risultato, vista la rosa che hanno a disposizione, sicuramente inferiore a quella della Roma (di cui non parlerò, perchè il mio commento a riguardo sarebbe composto esclusivamente da una serie di pernacchie) e non molto superiore a quella della Fiorentina.
Come può vincere un campionato una squadra che schiera Grygera, Legrottaglie, Mellberg, Molinaro, Poulsen, Tiago e compagnia bella? Come può vincere un campionato una squadra costruita da Alessio Secco? Come può vincere un campionato una squadra che ha il coraggio di tesserare Cannavaro?
Non è possibile.

Ecco perchè sono sempre stato tranquillo, quest'anno.
Perchè l'Inter è una grande squadra, e loro sono dei perdenti.
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domenica 3 maggio 2009

MINORATI

domenica 3 maggio 2009 3
Calcio minore: bella vittoria del Foggia, che si conferma in un ottimo momento di forma.
Frena in casa, invece, l'Ascoli: partita nervosa ed ennesimo stop stagionale. La situazione ora si fa complicata.

Calcio minore: Cannavaro a Perugia per le visite mediche. L'avvocato chiede l'infermità motoria.

Calcio minore: funziona la gabbia di Spalletti su Pinzi. La Roma ferma il Chievo.

Calcio minore, Galliani: "Abbiamo perso punti perchè ci è mancato Kakà". Un alibi al giorno. E' questo che li fa sentire meglio.
E comunque anche a noi manca Rivas da un sacco di tempo, ma nessuno è andato davanti alle telecamere a cercare alibi.

Calcio minore: Ambrosini.
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IL RITORNO CHE SERVIVA

Ieri sera, più che l'irrefrenabile voglia di fellatio dimostrata da Zlatan, mi sono goduto il clasico, Real Madrid-Barcelona (ah, tra l'altro, ero al 4-4-2, per la prima volta: chi mi ha visto e non mi ha chiesto l'autografo, sappia che difficilmente avrà ancora un'occasione di questo tipo).
Che bellezza, che spettacolo: ero lì col mio taccuino a prendere appunti, mentre vedevo un giocatore su tutti giganteggiare sul campo del Bernabeu. Sono rimasto stregato, sconvolto da tanta onnipotenza: era lui la vera attrazione della serata.
Sì, sto parlando di Cannavaro.
Uno spettacolo al limite del tragicomico, simile alle dichiarazioni milaniste di questa settimana. Anticipo, senso della posizione, copertura degli spazi, marcatura asfissiante: la Juventus ha messo a segno un vero colpaccio.

Quest'anno ho visto il Real per quattro volte, e per quattro volte mi sono divertito come un matto. Ho visto la partita contro la Juventus, nella quale Fabio ha garantito a Del Piero quei venti metri necessari a prendere la mira sul primo gol; ho visto l'andata col Barça, dove il pallonedorofifaworldplayermigliordifensoredelmondo si è spiaccicato come uno sputo di Totti sul palo della sua porta, in occasione del secondo gol di Messi; mi sono lustrato gli occhi ammirando il capitano dei Lippi boys ad Anfield, quando lui e Torres sembravano rispettivamente il coglione ed il bullo della classe; l'ho, infine, visto ieri sera, mentre andava in barca ad ogni azione dei fenomeni avversari.
Il fatto che avesse a che fare con dei grandissimi giocatori è solo una parziale scusante. Quest'uomo, un paio di anni fa, mi ha fatto perdere più di duecento euro venendo sbertucciato ripetutamente da un certo Sinama Pongolle.

Che dire, complimenti alla dirigenza juventina per aver portato nel nostro campionato un giocatore di questo livello. Il prossimo anno avrò ulteriori occasioni di farmi grasse risate.
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venerdì 1 maggio 2009

TERAPIE

venerdì 1 maggio 2009 5
M: Ai cori sul pullman. Eravamo rimasti ai cori sul pullman.

D: Oh, giusto, quei cori. Ricordi ancora bene quel giorno?

M: Sì, sì, me lo ricordo bene..tutta la squadra sul pullman scoperto, un trionfo di bandiere rossonere, il capitano con la coppa, Ronaldo con la macchina fotografica..ed io avevo in mano qualcosa, qualcosa di molto importante..

D: Cerca di visualizzare bene. Perchè eri lì? Qual era il tuo ruolo? Cosa stavi facendo? Stavi..chessò, bevendo, cantando, brandendo qualcosa..

M: E' difficile per me ricordare, dottore. E' successo molto tempo fa..

D: Su, so che puoi farcela..ci dovrà pur essere stato un motivo perchè tu fossi in mezzo a tutta quella gente, quel giorno..eri parte di un gruppo, eri con i tuoi amici..pensa, Massimo, pensa.


M: Ci provo..sì, ecco! comincio a ricordare qualcosa..ero con i miei amici, una bella giornata di festa e...mi vedo, lì nel gruppo, pieno di gioia e felicità...e..sembro...sembro tenere qualcosa in mano, qualcosa che però non riesco proprio a..

D: Era per caso..questo? [il dottore tira fuori una foto dello striscione "lo scudetto mettilo nel culo"]

M: Oh, sì, sì, ora ricordo...[Massimo si alza in piedi e, saltando, inizia a cantare]
Looo Scude-tto me-ttilo nel culo, mettilo-mettilo-mettilo nel culo, lo

D: Basta! Smettila!

M: nel..

D: E' molto positivo il fatto che questa foto ti ricordi qualcosa. Sono molto felice, stiamo facendo progressi. Prova a pensare a quello che è successo dopo, dopo quel giorno, intendo.

M: Non so dottore, ho davvero le idee confuse. Non so, è come se da quel giorno, non avessi vissuto..capisce? Ho un vuoto praticamente totale..Mi vengono in mente soltanto notti insonni, passate a -26, -20, -7, temperature polari, non so se mi spiego. E' come se avessi passato tutto questo tempo a fare una serie infinita di incubi, incubi terribili, che..


D: Ecco, parlami di questi tuoi brutti sogni. Prova a descrivermene qualcuno, se ci riesci


M: Beh, ecco, ricordo..ricordo brasiliani dentuti pieni d'allegria, mostri abominevoli che non sono riuscito a scacciare. Ricordo..undici pensionati che cercano di correre.. e poi, ecco, ecco l'incubo peggiore di tutti: un nasone, alto e brutto..no, d-d-d-ottore, n-n-non credo di essere...di essere in grado... [Massimo scoppia in lacrime]

D: Su, Massimo, su..devi superare questa situazione. Dobbiamo cercare di capire perchè sei finito qui, con me. Sai che sono tuo amico, giusto? Sono qui per aiutarti, per farti tornare quello di un tempo. Ci sei quasi, dai..solo un piccolo sforzo.

M: Sniff..ok, ci provo.. un nasone, uno dell'Atalanta probabilmente, che in un giorno piovoso.. mette a tacere...milioni di persone, mentre un italo-argentino, con una maglia..del coloro del vestito dei vescovi, fa qualcosa di brutto proprio a..proprio..no dottore, mi scusi ma..non ce la faccio..sigh..non ci..non ci..

D: Ok, ok, per oggi basta così. Non vorrei che ci spingessimo troppo in là, potrebbe essere pericoloso. Torna pure in camera tua, ci vediamo domani.

M: Va..va bene, dottore [Massimo si soffia il naso rumorosamente e si asciuga le lacrime]...a domani allora.

D: Ah, e mi raccomando: non dimenticare le medicine, soprattutto quelle per il tuo fastidioso bruciore anale. E, Massimo: so che te lo dico ogni volta, ma è bene che ti entri bene in testa. Non guardare mai, per nessun motivo, la classifica. Mi sono spiegato?

M: Quale classifica?

D: Molto bene, così mi piaci. A domani.

M:Arrivederci...
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