martedì 28 luglio 2009

ARRIVATO'O

martedì 28 luglio 2009 5


Anche se..



Leggi tutto...

lunedì 27 luglio 2009

DERBY

lunedì 27 luglio 2009 7
Sì lo so, era un'amichevole di poco conto, ma proprio non ci stavo a perdermela. Poi, voglio dire, quando sono uscite le formazioni ufficiali ed ho saputo che quella del Milan prevedeva Thiago Silva-Onyewu come coppia centrale, oltre agli altri 8 catorci (se ne salva solo uno, che andrà via l'anno prossimo), dovevo per forza assistere a questa partitona.

Dunque, mentre lo streaming annaspa, inizia il derby, e dopo quattro minuti il buon Oguchi dalle sembianze adrianesche ha già dato bella mostra di sè, accasciandosi in terra in compagnia di ThiagoSilvaMeglioDiThuram (l'ha detto Ancelotti). Le emozioni più forti, però, arrivano da un Dinho in forma strepitosa, che al decimo esala l'ultimo respiro e si pianta sulle ginocchia dopo essere stato bruciato da Cambiasso, mentre sugli spalti si invoca l'eutanasia.

I minuti passano, e io mi rammarico sempre più di non poter godere della - con ogni probabilità - memorabile telecronaca Brandi-Pellegatti, dovendomi accontentare di un solista inglese non prostituito.
Pirlo, stufatosi di sudare, si allontana dal campo e va a fare merenda. Nessuno se ne accorge, neanche lui.
Dopo una mezz'ora di agonia, anche l'arbitro si rende conto del dramma di Ronaldinho e gli invia un direttissimo messaggio subliminale per indurlo ad andare a decedere in pace nel deserto; Dinho, però, non coglie e continua a ridere, scontando evidentemente i postumi delle diciannove caipirinhe della serata precedente. Alla fine del primo tempo interengono anche il WWF e varie associazioni di animalisti, indignati per l'oltraggioso sfruttamento di una creatura così malmessa.

Nella ripresa entra Zigoni e Lucio scoppia in lacrime, pensando "ma in che cazzo di campionato sono finito, domani mollo tutto e vado a fare il torneo di calcetto alla uisp". Dentro anche Abate, che dà la scossa: Leonardo, in panchina, gongola.
Segna di nuovo Milito, che poi esce compassionevole per i suoi avversari. Ronaldinho, in avanzato stato di decomposizione, viene sottratto alle mosche e sequestrato dai Ris che lo sottopongono ad autopsia.
Nell'orgia dei cambi, un uomo spicca su tutti: numero sette, capello impomatato, sguardo fiero e giubbottino Lonsdale. E' lui, è tornato. E gioca sempre con lo stesso stile che ci ha fatto innamorare.
Si butta nella partita tutto volenteroso, conquista subito palla, si libera col tacco e scarica un gran destro su Kalac, che respinge; eccolo qua, è in forma, quest'anno spacca tutto. Poi però traccheggia mezz'ora invece di tirare a botta sicura, si deprime e sparisce dal campo. E' il Ricky che conosciamo.

Finisce 2-0. Al fischio finale, commozione sul campo e sugli spalti, quando le ceneri di Ronaldinho vengono sparse sul terreno di gioco.

Inter batte Milan, quindi. Ma i rossoneri hanno cominciato la preparazione un giorno prima, quindi sono più stanchi; hanno giocato già due partite in una settimana, quindi non potevano essere brillanti; erano privi di Shevchenko, Weah, Van Basten, Rivera, Trapattoni e Schiaffino, quindi, cazzo volete, è andata anche troppo bene.

Più di tutte, poi, pesava l'assenza di Kakà: appena si rimetterà dall'infortunio, sarà un altro Milan.

Ah, no.

Leggi tutto...

domenica 26 luglio 2009

IBRA

domenica 26 luglio 2009 3
Grazie di tutto, grazie di questi tre anni fantastici dove grazie soprattutto a te abbiamo vinto più di quanto avevamo fatto negli ultimi 40 anni. Grazie per averci fatto sobbalzare sui seggiolini o sul divano con acrobazie da ginnasta, per quel pomeriggio di Parma, per il gol alla Sampdoria con tre difensori saltati con un tocco, per il sombrero su Nesta, per le occhiate a Ronaldo in quel derby che hai risolto, per tutti e 66 i tuoi gol, per essere stato uno dei migliori attaccanti della storia dell'Inter (forse, il migliore, se si calcola che l'innominabile ci ha portato solo una Coppa Uefa).
Non me ne frega un cazzo dei suca-suca, delle sfanculate e delle bizze varie. Con te ho goduto come mai mi era successo, ho visto gobbi strapparsi le dita a morsi vedendoti mentre ci regalavi gli scudetti, ho visto i gonzi prendersi 60 punti di distacco in tre anni, sette o otto in più di quelli presi dalla Fiorentina. Mi sono proprio divertito, insomma.

Grazie. E buona fortuna.

Leggi tutto...

venerdì 17 luglio 2009

IBRARRIVEDERCI

venerdì 17 luglio 2009 12
"Con l'Inter l'accordo è totale. Ma la trattativa non è chiusa, manca l'assenso dei giocatori".
Joan Laporta



Ormai, la nostra unica speranza è la sua testa fallica.
Non parlo di ragioni tecniche, o simili. E' che ormai mi sono affezionato al nasone che sfancula tutto e tutti, si carica la squadra sulle spalle e che ha una cosa fondamentale, una cosa che davvero in pochi hanno: la voglia di vincere.

Ibra è stato il giocatore dell'Inter che più ha messo in campo questa voglia negli ultimi anni. Ibra non piangeva dopo la partita decisiva per il campionato, ma aveva appena messo due pere ed era negli spogliatoi a fare casino.
Non è un caso se le squadre dove ha giocato hanno sempre portato a casa almeno il campionato. Non lo è per niente.
Quindi, sebbene l'offerta sia fantastica e (probabilmente) irripetibile, spero che resti. E l'unico uomo che può far sì che questo accada è Samuel Eto'o.
Anche se, pensandoci su meglio, potrei anche smettere di augurarmi una cosa simile. Babbo Moratti non si tirerà certo indietro, e darà al camerunense quella sessantina di milioni all'anno che chiede.

Io, però, preferisco sperare ancora.
Leggi tutto...

giovedì 16 luglio 2009

GIORNATE GRADEVOLI

giovedì 16 luglio 2009 4
Mentre il presidente del Siviglia, Josè Maria Del Nido, respinge stizzato l'offerta del Milan, che aveva messo sul piatto un cesto di frutti tropicali per avere Luis Fabiano, Leonardo ha preso la licenza media superiore. Brillante la prova del neo allenatore rossonero all'esame orale, dove ha discusso una tesina sul fascismo con approfondimento su d'Annunzio.

Nella serata di ieri, poi, è giunta un'altra buona notizia: Maxwell è del Barcellona. Non che disprezzi il giocatore, intendiamoci: è che il fatto che Raiola abbia qualche motivo in meno per rompere le palle non può che rallegrarmi. Certo, il fatto che Obinna abbia portato più soldi di lui fa un po' pensare sul suo reale valore, ma tant'è.

Si sono diffuse anche delle voci su Adriano al Milan: ecco, questo sarebbe un sogno. Nessuno più di lui può essere degno di raccogliere la pesante eredità di una lunga serie di campioni, iniziata con Rivaldo e passata per Vieri, Ronaldo, Shevchenko e l'ancora "attivo" Dinho. Sarebbe interessantissimo sentire le argomentazioni che l'ingente pachiderma porterebbe per spiegare il suo ritorno a Milano, dopo essere stato mesi a dire che in Italia non poteva più essere sè stesso, che era disperato e che non trovava più una di quelle donne col birillo che tanto lo aggradano.
Sarebbe bellissimo, davvero. I gonzi, poi, riacquisterebbero subito la baldanza dei bei tempi, convinti di averci giocato l'ennesimo sgarbo e che, grazie all'influsso magico di Milanello, Adriano tornerebbe immediatamente quello dei bei tempi.

Infine, accolgo con felicità la notizia dell'acquisto di Lucio in the Sky with Diamonds. Non è Onyewu, ma saprà rendersi utile.

P.S. : non sarà la Champions, ma credo che sia lo stesso una grossa soddisfazione. Alla fine non ha proprio sbagliato a tornarsene all'Estudiantes.

Leggi tutto...

lunedì 13 luglio 2009

IL PRECAMPIONATO PIU' BELLO DEL MONDO

lunedì 13 luglio 2009 6
Fa uno strano effetto vedere il Milan impegnato con avversari importanti. Il test di ieri col Varese era una gara da prendere con le molle: di solito, i dirimpettai dei ragazzini terribili di Milanello sono di ben altro rango.
Cioè, come dire..fanno schifo. I match contro le associazioni di sindacalisti albanesi e le selezioni di aristocratici arabi non sono molto probanti, a pensarci bene.
Ecco, il Varese invece è già un avversario tosto. Neopromosso in Prima Divisione, tante ambizioni ed un glorioso ed impavido capitano: Maurone Milanese. Una sorta di Juventus, insomma.

Per la cronaca, gli uomini di Leonardo hanno prevalso con un netto 2-0, come per far capire bene chi comanda dalle nostre parti. Doppietta di Inzaghi, "il Cannibale" (gazzetta docet).
In tribuna, Berlusconi ritratta le dichiarazioni della settimana scorsa sull'Inter, affermando che "il paragone era dal solo punto di vista tecnico". Stupore fra i presenti: nessuno si aspettava un qualsiasi retrofront da un uomo del suo spessore. Il patron milanista ha poi aggiunto che le sue dichiarazioni sono state travisate dai soliti socialisti, che la giustizia ad orologeria ha colpito ancora e che lei, Santoro, fa un uso criminoso del servizio pubblico.

Intanto, mentre Onyewu e compagni sgobbano su per i boschi, l'Inter va ad Hollywood. Non in corso Como come sempre, ma nella vera Hollywood, quella dove ci sono Paris col cane nella borsetta, Mickey Rourke che si fa due strisce e Will il Principe di Bel Air.

Si va laggiù, dice Mourinho, perchè "sci sono condisiòni migliori, due campi adiascenti". Beh insomma, vuoi mettere, due campi adiacenti valgono bene il viaggio di 98 ore per andare a presentare le nuove maglie in un teatro e per giocare un'amichevole col Milan. Era una scelta obbligata.
Poi beh, ci sarà la Supercoppa a Pechino, magari anche la prima di campionato in una riserva nella Savana. Dobbiamo rinnovarci, è il progresso: altro che le ripetute sulle scalinate della tribuna fatte con un compagno sulle spalle, stile FoggiadiZeman. Tutti a tirar su la gonna a Scarlett Johansson, poi su in aereo e via per metropoli internazionali, con la macchina fotografica appesa al collo.

Ah, come se non bastasse, tutto questo mentre il Milan prende Zigoni e Beretta e noi ce ne stiamo lì con le mani in mano, o chissà dove.
Che palle.

Leggi tutto...

giovedì 9 luglio 2009

IL PIZZINO

giovedì 9 luglio 2009 21
Questo paese non smetterà mai di scioccarmi, di farmi reagire alle (purtroppo difficili da reperire) notizie di contenuto "politico" con incredulità, scalpore, rabbia.
In questi giorni, poi, penso che si stia toccando l'apice assoluto, una vetta inarrivabile che ci pone a capo dell'enorme piramide di sterco che caratterizza la scena internazionale. Credo che il più basso livello di civiltà, etica e, soprattutto, libertà sia ciò che contraddistingua il nostro paese nel mondo: non so a quante nazioni possiamo ancora essere secondi, in termini di degrado dei tre valori sopracitati.

Avremo, prossimamente in discussione alle Camere, una legge-bavaglio ad Internet, ai blog, e a tutti coloro che cercano ancora, nonostante l'assuefazione che ci circonda, di togliere le fette di salame dagli occhi delle persone, di destarle dal loro torpore. Una legge figlia di un personaggio come Angelino Alfano, uno che 13 anni fa abbracciava calorosamente Croce Napoli (boss mafioso di Palma di Montechiaro) al matrimonio di sua figlia, per poi dichiarare, una volta sputtanato, che non aveva "nessuna memoria di quel matrimonio", e che non ha "mai partecipato a matrimoni di mafiosi o dei loro figli, non conosco la sposa, Gabriella, né ho mai sentito parlare del signor Croce Napoli che lei mi dice essere stato capomafia di Palma di Montechiaro", per poi recuperare incredibilmente la memoria il giorno dopo ed ammettere di essere stato a quel matrimonio, ma di essere stato invitato dallo sposo. Come non credergli?

No, questo per dire chi è Alfano. Fine della digressione.

Dicevo, abbiamo la legge-bavaglio, abbiamo un premier che piazza mignottoni nel Parlamento Europeo (giusto perchè non ci basta fare quello che facciamo nel nostro paese, vogliamo pure esportare le usanze locali all'estero), ed ora, alla vigilia del G8, abbiamo una notizia-bomba che ci scoppia in mano, nonostante i pennivendoli inginocchiati stiano fingendo di non accorgersene.
Io però, che me ne sono accorto, ve la svelo in tutto il suo splendore.
Lo snodo centrale della vicenda è una certa lettera, quella che ho postato in cima a questo intervento. La ripropongo, casomai non aveste voglia di tornare su (è liberamente tratta da "L'Espresso").

Sì, lo so, non si legge un cazzo. Ma io sono attrezzato e vi posto anche la trascrizione di questo mirabile manoscritto.
"... posizione politica intendo portare il mio contributo (che non sarà di poco) perché questo triste evento non ne abbia a verificarsi. Sono convinto che questo evento onorevole Berlusconi. Vorrà mettere a disposizione le sue reti televisive"
Questa roba, scritta in un italiano arcaico e stentante, è un pezzo di una lettera rinvenuta in casa Ciancimino (ex sindaco mafioso di Palermo, referente politico di Cosa Nostra) circa 4 anni e mezzo fa. In questi giorni, è finalmente saltata fuori, ed è ora agli atti nel processo d'appello al tribunale di Palermo contro il simpatico Marcello Dell'Utri, già condannato in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Un po' strano che sia venuta fuori solo adesso, dopo 4 anni. No?
Comunque sia, questo "pizzino" è di provenienza corleonese, ed è approssimativamente datato 1994. I magistrati lo imputano direttamente a Totò Riina (o un suo referente), che lo ha portato all'attenzione dell'onorevole Berlusconi tramite una fitta rete di piccioni viaggiatori, che rispondono (o rispondevano) ai nomi di Bernardo Provenzano, Massimo Ciancimino e, con ogni probabilità, Marcello Dell'Utri, l'ultimo contatto, l'anello di congiunzione tra il sindaco mafioso e il caro Silvio.
Nello stralcio di lettera si parla di favori che l'onorevole avrebbe dovuto fare alla mafia, mettendogli a disposizione una delle sue reti televisive, parlando di un "triste evento" nel caso in cui il "Cainano" (cit.) non avesse dovuto adempiere.

Ecco, mi sembra una notizia di un certo rilievo. Peccato che i "giornalisti" nostrani non sembrino appassionarsi più di tanto a tutto ciò, essendo assetati di veline e letteronze (non che non si debba parlare anche di questo, per carità). I telegiornali, invece, tacciono completamente, impegnati come sono ad informarci di quante mozzarelle abbia mangiato Michelle Obama. Ma vabbè, si sa, non c'è niente di cui sorprendersi.

Spulciando un po' tra i libri di Travaglio, poi, si può poi trovare un'interessante intercettazione, risaltente al 1988, tra Berlusconi e un certo Della Valle (non quello della Fiorentina, eh), che lo stesso Travaglio ha citato nell'ultima puntata della sua trasmissione settimanale sul blog di Beppe Grillo. Io, che sono un bravo ometto, ho trascritto anche questa.
B: “ sono messo male fisicamente e poi ho tanti casini in giro, a destra e a sinistra. Ne ho uno abbastanza grosso, per cui devo mandare via i miei figli, che stanno partendo adesso per l’estero, perché mi hanno fatto delle estorsioni in maniera brutta”
DV: “ O Madonna!”
B: “ è una cosa che mi è capitata altre volte dieci anni fa e ora sono ritornati fuori”.
DV: "Silvio va beh, ma hai Saint Moritz, no? Sennò ti dicevo se vuoi mandarli, i figli, anche qui a casa mia non ci sono problemi”,

B: “ grazie, li mando molto più lontani. Sai, siccome mi hanno detto che, se entro una certa data non faccio una roba, mi consegnano la testa di mio figlio a me e espongono il corpo in Piazza Duomo...” “
DV: "O Madonna!”
B: “ allora sai, sono cose poco carine da sentirsi dire, e allora ho deciso: li mando in America e buonanotte, perché ho un po’ di cosette da fare”.
DV: “ ma ti hanno dato una data? Ti hanno dato un ultimatum? Fino a quella data lì vai anche tu, no?”
B: “ no, no, io qui sono difeso per casa”
DV: “devono passare sul mio cadavere”,
B: “ sì, così ci mettono la bomba in due e ci fanno saltare in due”
DV: “ ma cosa vuoi che ci facciano saltare, la bomba?”

(le intercettazioni non le ha inventate quel comunista mangiabambini di Travaglio, ma erano agli atti di un processo contro Della Valle, allora accusato di bancarotta e col telefono sotto controllo).

Bene, quindi abbiamo un presidente del Consiglio che, negli anni, è stato più volte sotto ricatto della mafia, ed anzi è stato probabilmente costretto ad entrare in politica anche per poter essere incaricato da Cosa Nostra per svolgere particolari incarichi una volta alla guida del paese.
Non è niente di nuovo: che berlusconi avesse contatti con la mafia, lo sapevamo tutti. Ora però, ci sono anche le prove. E' un po' come la storia di Moggi e degli arbitri: era chiaro che ci fosse qualcosa di strano, ne eravamo tutti a conoscenza. Poi, un giorno, sono saltate fuori le prove, e qualcuno è stato tolto di mezzo.

Mi auguro che qualcuno, in merito a quel pezzo di lettera, ponga delle domande al caro papi, vista la rilevanza anche penale del pizzino che è stato rispolverato, dopo anni di oblio per i quali possiamo ringraziare il rispettabile Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia.

Leggete con attenzione: quando il capolavoro giuridico (l'ennesimo) di Angelino Jolie verrà approvato, a scrivere di queste cose probabilmente rischierò da 1 a 3 anni di carcere.
Battiamo il ferro, finchè si può.
Leggi tutto...

martedì 7 luglio 2009

COLPACCIO

martedì 7 luglio 2009 8
Oggi, finalmente, posso tornare a parlare di Milan.
Sono stato male in questo periodo, mi sono mancate le vicende (calcistiche) dei Berluscones, ormai entrati in quella sfavillante fase che sarà il dopo-Kakà.
Ieri, capitan Viagra ha rilasciato una comica e memorabile intervista, nella quale, come tutti sappiamo, ha dichiarato che il suo Milan è al livello dell'Inter, che Leonardo sarà come Sacchi e Capello, che tecnicamente non ce ne sarà per nessuno e che a giorni compierà 23 anni.
L'ultima di queste divertenti freddure è di gran lunga la più credibile; paiono addirittura essersene accorti anche i tifosi milanisti, i mitici gonzi che riempiono gli stadi per anziani pachidermi e intonano canti sotto casa di giocatori del Real Madrid. Se persino questa gente ha capito, ed ha cominciato ad agire di conseguenza non rinnovando gli abbonamenti, significa che la situazione è proprio grave.

In via Turati devono aver fiutato il pericolo: stavolta le frottole sono davvero troppo evidenti. Me li immagino, tutti intorno ad un tavolo a cercare la soluzione, a cercare qualcosa o qualcuno da dare in pasto ai tifosi inferociti per placare le loro ire.
Dopo ore ed ore di riunione, sono giunti ad una soluzione di quelle davvero importanti. Ecco, di seguito, le tappe della mossa di Galliani&co.

In pratica, c'è un ragazzone americano che è rimasto senza squadra, ed è indeciso se accettare o meno l'offerta della squadra di suo cognato, che lo vorrebbe con sè nel campionato Uisp di calcio a 7. Mentre Oguchi (questo il nome del ragazzo), eroso dai dubbi, si interroga sul suo futuro, il telefonino squilla. Risponde, è Galliani.
Oguchi, che non sa nemmeno chi cazzo sia Galliani, pensa che si tratti dell'ennesimo tentativo di lobbyng del cognato; con sua grande sorpresa, però, gli viene offerto un ingaggio dal Milan. Ok, è una piccola squadra, ma ambiziosa: un buon punto da cui ripartire, un'avventura nuova ed intrigante. Il ragazzone accetta, corre a firmare, e diventa un giocatore del Milan. La dirigenza rossonera, che ora si augura che le otturazioni del nuovo acquisto non destino problemi, ha così bruciato sul filo del rasoio il cognato del calciatore e piazzato un vero colpaccio.

Si, ecco, tutto questo per dire che il nome dato in pasto ai tifosi del Milan è Onyewu.
Sì, Onyewu. Proprio lui, il fratello statunitense di Adriano. Uno che, prima della Confederations, non conoscevano nemmeno nel suo quartiere.
E' questo il primo colpo del mercato milanista. Si annuncia una corsa ai botteghini: data l'impressionante richiesta, gli abbonamenti verrano sorteggiati tra milioni di fans, in barba a quel che succede per il funerale di Micheal Jackson.

Ma sì, vuoi mettere? Il funerale del Milan è molto più interessante.


Leggi tutto...

mercoledì 1 luglio 2009

PAPI E LE MASSE

mercoledì 1 luglio 2009 110
Più passa il tempo, più le analogie tra il rapporto che lega Berlusconi ai tifosi del Milan e quello che lega lo stesso cavaliere al popolo italiano mi balzano chiaramente agli occhi.
In questi anni, infatti, mi sono accorto di quanto sia facile rilevare tutta una serie di fattori comuni nelle relazioni che silvio ha con le masse.
Innanzitutto, egli vi entra in contatto per questioni di propria convenienza, e non per difenderne e tutelarne gli interessi: è il caso dell'acquisto del Milan, concluso, tra l'altro, per il semplice fatto di non essere riuscito ad acquisire l'Inter (squadra della quale era tifoso in gioventù), e del ben più grave ingresso in politica, effettuato per sfuggire a quello che la giustizia gli avrebbe altrimenti riservato ("se non andiamo in politica ci accuseranno di essere mafiosi" - Silvio Berlusconi, 1992 ).

Una volta giunto al potere, il cavaliere inizia in quella che è la sua mission: servirsi dello strumento acquisito per perseguire i propri interessi. Così, come la presidenza del Milan è divenuta un'importante fonte di voti e di consensi generali, la presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha permesso a), di mettere in atto il famoso meccanismo di leggi ad personam che tutti conosciamo, e di servirsene per evitare tutta una serie di procedimenti giudiziali a suo carico, e b), di realizzare progressivamente il piano di Licio Gelli, volto alla disintegrazione silenziosa della costituzione e al raggiungimento di una forma di governo definibile come "autoritaria".

Servendosi del suo controllo pressochè totale sui media, silvio persegue poi un'opera di rincoglionimento generale del suo pubblico, sia nei confronti di quello circoscritto dei tifosi del Milan, che di quello nazionale del popolo italiano.

Tramite trasmissioni sportive e campagne stampa faziose e clamorosamente schierate, convince i suoi tifosi che, a prescindere dal reale andamento della squadra, la situazione generale sia più che ottima, che gli obiettivi verranno raggiunti e che non ci sia nessuna preoccupazione per il futuro. I suddetti tifosi, memori degli straordinari trionfi conseguiti a cavallo tra gli anni '80 e gli anni '90, quando il cavaliere investiva soldi di dubbia provenienza nei migliori calciatori del mondo, e di quelli dell'ultimo decennio, finiscono inevitabilmente per abboccare alle promesse fatte dal loro patron. Queste persone, ormai completamente incapaci di analizzare lucidamente la realtà, vivono soggiogate da quotidiani e trasmissioni che descrivono un mondo astruso, nel quale, ad esempio, l'Inter vince a causa di favori arbitrali e il Milan perde perchè devastato dalla malasorte, o Balotelli è "il frutto di questa società senza ideali" perchè zittisce compostamente una tifoseria che per due ore gli ha dato del gorilla.

Quanto al popolo italiano, questo è soggiogato da un sistema che, in primo luogo, prevede la fornitura di un'informazione distorta e terribilmente carente, la cui sopravvivenza è inoltre tutelata dalla possibilità di mettere, con apposite leggi, il bavaglio a quei pochi che osano cercare di garantire una libera informazione agli italiani.
Il risultato è una società composta da persone che ignorano totalmente chi sia in realtà silvio berlusconi, che non hanno nemmeno idea di cosa abbia fatto, di cosa stia facendo e di cosa farà. Una società composta da persone che credono al loro presidente quando dice che le accuse contro di lui sono calunnie messe in giro dai comunisti, che la magistratura sforna sentenze ad orologeria, che le offese sono in realtà carinerie, e via dicendo; che crede che l'emergenza rifiuti in Campania sia stata debellata; che crede che silvio sia un fenomeno dell'imprenditoria e che sia sceso in campo per salvare l'Italia dal tracollo.

Predisponendo questo tipo di "informazione", ed affiancandogli un'offerta di trasmissioni televisive degradanti e lesive delle facoltà intellettuali della persona, si riesce a soffocare completamente ogni tipo di velleità conoscitiva dell'individuo, trasformandolo in un'orribile creatura che tra i suoi interessi non ha altro che la scelta del tronista o il vincitore di Amici.

Ultimamente, però, qualcosa sta cambiando, sia per quanto riguarda il pubblico milanista che per il popolo italiano.
I milanisti, infatti, scioccati dalla cessione di Kakà, paiono aver aperto gli occhi, capendo finalmente che in realtà a silvio, del Milan, non interessa assolutamente niente. Ci voleva un avvenimento di questa entità, per destare i tifosi dal torpore in cui vivevano da tempo immemore, per aprirgli (parzialmente, eh: sono ancora convinti che, vista la classifica alla moviola, lo scudetto l'abbiamo rubato) gli occhi, e per farli reagire. Le recenti dichiarazioni di galliani e dello stesso berlusconi, volte a tranquillizzare la folla garantendo che la società si muoverà adeguatamente sul mercato, non sono state bevute: la campagna abbonamenti 2009/2010 sarà un fiasco colossale, a meno di (improbabilissimi) acquisti davvero importanti.

Gli italiani, invece, sono stati informati dei vari scandali sessuali che avrebbero coinvolto Papi silvio. Strano che qualcuno si sia azzardato a portare all'attenzione pubblica simili eventi: evidentemente, il sesso interessa agli italiani, a differenza delle relazioni con la mafia.
Tutto questo ha provocato i primi scricchiolii nei confronti della figura-berlusconi: un numero apprezzabile di persone pare aver riacquistato la volontà di informarsi, di capire, di togliersi il prosciutto dagli occhi. Il presidente del Consiglio è sistematicamente contestato in ogni sua apparizione pubblica, le sue smentite cominciano a non convincere anche chi lo ha votato.
Complice l'intervento di "El Pais", poi, la vicenda ha assunto carattere internazionale, e sicuramente al prossimo G8, al quale presenzieranno più di duemila giornalisti non vincolati da patti col tiranno, molte domande scomode saranno rivolte a silvio; e, per quanto questi possa riuscire a far tacere i media italiani, quelli internazionali non avranno alcun problema a sbattere in prima pagina contenuto delle domande effettuate e delle risposte ricevute.
La speranza, mia e di tutti gli italiani di buon senso, è che la popolazione del nostro paese si svegli, e che faccia (sì lo so, è brutto da dire) come i tifosi del Milan: non rinnovi l'abbonamento.

Purtroppo, credo che la speranza resterà tale, e che i tempi non siano ancora maturi per una tale presa di coscienza di massa. I pecoroni sono troppi, e troppo ottusi per capire così, tutto d'un colpo; alcuni, invero, sono casi persi, mentre per altri ci vuole qualcosa di ancor più grave e che, chissà, magari verrà fuori nel giro di qualche mese. Inoltre, la pochezza di quelli che dovrebbero essere gli avversari di Papi non garantisce una vera alternativa.

Ciò di cui sono sicuro, però, è che se ce l'hanno fatta i milanisti, tutti gli italiani possono farcela. Fortunamente esiste internet, e (fino a quando la censura non arriverà, definitivamente, anche qui) chiunque ha la possibilità, se vuole, di informarsi.
E, per citare Travaglio, "Quando uno si informa, è molto più difficile prenderlo per il culo".

Leggi tutto...
 
◄Design by Pocket