lunedì 14 settembre 2009

L'IMPERMEABILE BIANCO

lunedì 14 settembre 2009

MALPENSA (Varese), 14 settembre 2009 - Si ricomincia. Riti appaganti che al Milan piacciono da morire. Dopo un anno di purgatorio i rossoneri tornano nell'Europa che conta. Prima tappa: Marsiglia. Esordio al Velodrome che rievoca una notte poco edificante. Ma Adriano Galliani, con elegante ironia, ha ricordato che "lo stadio è stato rifatto e ora l'impianto di illuminazione dicono che funziona bene", aggiungendo poi di avere intenzione di scrivere un libro in cui racconterà "un po' di cose" anche su quella serata del 1991. Alle nuove generazioni ricordiamo che il Milan lasciò il campo prima della fine della partita dopo un guasto nell'impianto di illuminazione dello stadio sul risultato di 1-0 per i francesi.

Galliani, 18 anni dopo quella notte, pensa di potersela cavare così. E pensa bene.
Pensa bene perchè, come ben si sa, in questo paese le persone hanno la memoria corta. Pensa bene perchè di quel che è successo quel 21 marzo del 1991, non se ne parla appunto dal 21 marzo 1991.
Sulle ragioni di tutto questo, siamo sempre lì. Sono le stesse che fanno sì che Berlusconi sia a capo del governo: disinteresse, ignoranza e assuefazione della gente, oblii e censure mediatiche ad opera del coraggioso ed impavido avversario dei cattocomunisti.

Dunque, ricapitolando: chi c'era, ha rimosso; chi non c'era, non può sapere, perchè nessuno glielo racconta. Ora che si avvicina un altro Marsiglia-Milan, però, credo che sia appropriato rinverdire un po' i fasti di quella serata.

So che gli utenti di questo blog non hanno bisogno di essere indottrinati e probabilmente sanno già tutto quello che si deve sapere su quella serata, ma questo articolo lo voglio scrivere lo stesso; un po' perchè mi diverto, un po' perchè mi gira il cazzo. Sì, è un ossimoro un po' strano, ma vi assicuro che mi sento così.
Inoltre, chi, come me, al tempo andava sul triciclo, difficilmente sentirà parlare di questo argomento (a meno che non vada personalmente in cerca di notizie), quindi tutto questo qualche utilità potrebbe pure averla.

Vabbè, finite le menate, comincio con una panoramica della serata. Come già detto, è il 21 marzo del 1991. Al Velodrome di Marsiglia si gioca il ritorno dei quarti di finale di Champions League, tra Olympique e Milan.
A Milano la partita è finita 1-1. I francesi, quindi, partono già in vantaggio per il gol segnato in trasferta, e ai rossoneri serve l'impresa. La partita è nervosa, maschia, e vede il Marsiglia prevalere.
Nonostante il predominio francese, risultato si schioda dallo 0-0 solo al 75', quando Waddle batte Rossi e porta in vantaggio l'Olympique. Il Milan a questo punto è scoraggiato, e può solo sperare di acciuffare i supplmentari.
I quindici minuti che separano dal 90' corrono via veloci, e la squadra di Sacchi non riesce nella rimonta. I tifosi e i giornalisti francesi sono già pronti a far festa, il trionfo è ad un passo. C'è anche un'invasione di campo da parte dei reporter, ingannati da un fischio dell'arbitro che pensavano fosse quello della fine.
Ma non è finita, c'è ancora da giocare il recupero. Si prosegue allora, ed accade l'imponderabile.
Mentre ancora Waddle si beve mezza difesa milanista e poi ciabatta a qualche metro dalla porta, il riflettore posto sopra il settore riservato ai tifosi milanisti si spenge. In campo c'è un po' di confusione, non si era mai vista una roba del genere; una zona del campo non è illuminata a dovere, il gioco si ferma.
L'arbitro, ritenendo che si potesse continuare, fischia per segnalare la ripresa del gioco, e di nuovo si pensa che la partita sia finita. Gullit, che doveva essersi proprio rotto le palle, va a scambiare la maglia con Papin.

A questo punto, Paolo Taveggia, responsabile organizzativo del Milan, fiuta la grande occasione e corre ad indottrinare i giocatori del Milan, Baresi in primis, spiegando loro come, con una furbata degna di Luciano Moggi, avrebbero potuto vincere la partita a tavolino.
E' semplice: un riflettore si è spento, la partita non può più svolgersi regolarmente, il Milan si ritira dal campo e vince d'ufficio, visto che l'irregolarità si è verificata nello stadio avversario. Baresi, il capitano a cui la curva gonza inneggiava il giorno dell'addio di Maldini, ovviamente non si fa problemi e si fa portavoce della genialata di Taveggia, che comunque continua ad aggirarsi per il campo evidentemente compiaciuto dalla bontà della sua pensata.

Intanto, il riflettore riprende lentamente a funzionare. La visibilità è buona, non c'è assolutamente alcun impedimento alla ripresa della partita. Il coraggioso Marco Francioso, inviato a bordo campo della scuderia Mediaset capeggiata da un mai così prostituito Bruno Longhi, trotterella per il terreno di gioco alla ricerca di pareri indignati dei rossoneri, ma trova Tassotti che, onestamente, dice "Non c’è nessun problema, non è che non vogliamo giocare perché stiamo perdendo. Ecco, vedete, ora si è riacceso. Giochiamo".

L'arbitro, accertata la buona visibilità, prende allora il pallone, galoppa fino all'area del Milan e lo posiziona per il rinvio del portiere: si ricomincia.
Baresi, però, non pare d'accordo. Nonostante l'illuminazione sia pressochè perfetta, fa chiaramente cenno all'arbitro di non vederci bene. Si porta le mani agli occhi, mima un paio di occhiali e dice "non ci vedo, non ci vedo". L'arbitro, infastidito, lo invita per ben tre volte a tornare in campo, ma il prode Franco proprio non se la sente. Non ci vede.
La confusione è tanta, Baresi tocca punti di ignobilità ancora inesplorati. Il mondo intero, oltre a tutti i presenti allo stadio, giocatori compresi, vede chiaramente che il campo è correttamente illuminato, ma lui prosegue nella recita, mostrando di essere il degno capitano della squadra rossonera.

A questo punto, un signore in impermeabile bianco, in tribuna, capisce che è il suo momento e parte dritto verso il campo, deciso a prendere in mano la situazione. Ha appena sentito Silvio Berlusconi, ed ha in serbo la mossa geniale che serviva per sbloccare il tutto. E' Adriano Galliani.
Arrivato sul terreno di gioco, inizia ad urlare come un ossesso, con un'espressione visibilmente indignata, "via, via, andiamo via!". La sua candida veste ondeggia per il campo, mentre spiega l'inghippo ai suoi giocatori che, capitano in primis, non battono ciglio e si avviano verso gli spogliatoi.



All'arbitro viene quasi da ridere, i francesi non capiscono bene cosa stia succedendo. Galliani ormai ha preso le redini, Taveggia è al settimo cielo, Gullit già pregusta la serata con una moglie insoddisfatta, non sua.
Adriano ce l'ha fatta: ha ritirato la squadra da un quarto di finale di Champions League, a tre minuti dalla fine, perchè un riflettore ha smesso di funzionare per qualche minuto.
L'arbitro fischia la fine, i francesi fanno giustamente festa. I milanisti, invece, sono già nel tunnel verso gli spogliatoi, convinti di aver dato scacco matto al sistema e di aver avuto la pensata del secolo. Galliani annuncia tronfio (ma, al tempo stesso, disgustato) che presenterà ricorso, ed ha l'espressione compiaciuta di chi pensa "li abbiamo fregati". Longhi annuncia che "non finisce qui", mentre Ancelotti si guadagna la panchina di dieci anni dopo commentando "La realtà è che è andata via la luce e non è ritornata".

Franco Arturi della Gazzetta dello Sport, il giorno dopo, commenterà così la telecronaca della partita:

Quanto a perdita di faccia il Milan di Marsiglia non ha voluto essere secondo a nessuno. Ebbene, le sue prodezze alla rovescia sono state accompagnate da una voce come quella di Bruno Longhi (ma anche di Marco Francioso, telecronista a bordo campo), che definire faziosa è ancora poco. Su questo versante c’è una situazione professionale e umana tutta particolare e da tener presente prima di formulare un giudizio: chi paga lo stipendio ai telecronisti è il presidente del Milan. Ma è impossibile tacere una serie di autocensure talmente lunga da cadere nel ridicolo. C’era un’impotenza tecnica del Milan mai sottolineata, ci sono stati dei falli di rossoneri puntualmente denunciati dalla moviola e “perdonati” con una rapidità sconcertante, c’era un’accusa tambureggiante e fuori luogo all’arbitro e ai giocatori francesi, c’è stato poi l’episodio del ritiro della squadra e delle concitate frasi finali, commentati in modo inaccettabile sotto tutti i punti di vista, a partire da quello cronistico. Il Milan sarà sempre croce e delizia per le reti televisive di Berlusconi. Ma se il suoi dipendenti non sono in grado di garantire almeno una parvenza di imparzialità, la reazione del pubblico non potrà che essere molto negativa alla lunga. Mettiamoci in mente (Rai e Fininvest) che a ciascuno spetta soltanto il proprio ruolo: al tifoso di sostenere più o meno ciecamente la propria squadra, al giornalista di raccontare ciò che vede. Se invertiamo le parti ci perderemo tutti.

(off topic: Queste parole, rilette oggi, sembrano lontane miliardi di anni. Al tempo, la Gazzetta poteva permettersi di criticare apertamente l'operato delle reti Mediaset e tacciarle di imparzialità: oggi si aprirebbero le voragini).

Il Milan ha dunque lasciato il campo per tentare di vincere a tavolino una partita che aveva strameritato di perdere, sfruttando un pretesto tragicomico come un riflettore che smette temporaneamente di funzionare. Non so davvero come queste persone abbiamo potuto pensare che un'idea del genere avrebbe potuto portare a dei risultati: è un po' come se, durante una gara, venisse giù un super acquazzone e la squadra in svantaggio si ritirasse dal campo, rifiutandosi di tornarci a pioggia cessata invocando la non regolarità della partita. E' una roba folle, una cosa che non sarebbe potuta venire in mente nemmeno al ferroviere o a qualcuno dei suoi scagnozzi.
E' una roba da Milan, una roba da Berlusconi. E' una delle più grandi vergogne del calcio italiano, sicuramente quella a cui è stato dato più risalto in Europa (tranne che in Italia, ovviamente).

Chiaramente, la furbata dei tre tenori Taveggia-Galliani-Berlusconi non ha avuto gli effetti sperati. Il Milan ha fatto una figura di merda storica ed è stato squalificato per un anno dalle competizioni europee, mentre è stato graziato Baresi che andava radiato da tutte le federazioni sportive mondiali.

In tutto questo, Berlusconi ha mostrato per una delle prime volte quelle peculiarità che lo avrebbero portato a diventare il miglior capo del governo italiano da 150 anni a questa parte (sì, è stato il migliore anche rispetto a quelli che hanno governato dal 1859 al 1861, quando l'Italia non esisteva ancora): la smentita, il finto dissociamento dagli avvenimenti, l'attacco agli avversari e la teorizzazione del complotto alle sue spalle.
Dapprima prese le distanze dall'accaduto, dichiarandosi "dispiaciuto" e precisando che "Il Milan, peraltro, non presenterà alcun reclamo tendente a cambiare il risultato del campo, che riconosce ottenuto dall’Olympique Marsiglia con pieno merito".
Quando poi la UEFA ufficializzò la sentenza, il non ancora Papi la mise prima su questioni di convenienza ("la Champions senza il Milan perde d'interesse!"), e poi si scagliò contro il perfido Tapie, allora presidente del Marsiglia, accusandolo di essere un poco di buono e di avere architettato tutto, oltre che di aver comprato l'arbitro.

Ecco qua, dunque, concluso il revival di quella serata. Chiaramente, non vedo l'ora che Galliani scriva "un po' di cose su quella sera là": ci spiegherà sicuramente come nasce un capolavoro di strategia come quello di cui si è reso partecipe.

Sono fatti come quelli narrati qui sopra che mi rendono orgoglioso di non avere niente a che fare con questa roba qua, o con quell'altra (che, si sa, è più o meno la stessa pasta). Tre, o anzi, quattro sono stati i vergognosi scandali che hanno riguardato il calcio italiano, nella sua storia recente: il calcioscommesse anni '80, la notte di Marsiglia, la farmacia di Agricola e Calciopoli. Per non dimenticare la notte dell'Heysel e degli juventini che esultano mentre si consuma un dramma senza precedenti, anche se - credo - che in quel caso le responsabilità fossero principalmente dei giocatori (ma dovrei informarmi meglio).
Bene, in tutti e quattro questi avvenimenti (cinque, se si considera anche l'Heysel), gli attori sono loro: Milan e Juventus. Quando c'è qualcosa di torbido, sono loro i protagonisti assoluti, indiscutibili. Se c'è da mettersi all'opera per far fare ulteriori figure di merda a questo paese, che proprio non ne ha bisogno, loro sono in prima linea.
Sono questioni sportive, è vero, ma tutto è molto strettamente collegato: l'avidità, la meschinità e quella incontenibile voglia di fregare il prossimo e di barare sono le stesse che hanno causati disastri ben più gravi di qualche campionato falsato.

Eppure c'è chi riesce a far pensare alla gente che sia tutta colpa di Guido Rossi.
O dei cattocomunisti.


Aggiornamento:
mi ero dimenticato di citare la meravigliosa dichiarazione di Galliani prima della sentenza UEFA, nella quale spiega a cosa può andare incontro il Milan: un capolavoro di delicatezza e di classe.

"Si va dalla pena pecuniaria alla sospensione per l' eternità. Se per 39 morti hanno dato cinque anni di squalifica, le conseguenze a due invasioni di campo dovrebbero costarci un po' meno”

Fonti:

1) Articolo di Gianni Mura su Repubblica, 22 marzo 1992

2)Resoconto telecronaca Mediaset e dichiarazioni Berlusconi


3)Editoriale di Candido Cannavò, 22 marzo 1992

33 commenti:

Luca K173MMUR70 ha detto...

Complimenti, davvero ottimo articolo. Ben documentato e ben argomentato. Non credo che StudioSport farà mai un solo servizio su questo argomento. A questo punto di solito lo juventino medio tira fuori il passaporto di Recoba...

mozart2006 ha detto...

Avendo un´età che mi consente di ricordare bene in quanto ero già adulto all´epoca, sottoscrivo dalla prima parola all´ultima.

fedor ha detto...

complimenti per la lucidità nell'esposizione dei fatti. sono in completo accordo su tutto quanto scritto sopra. aggiungo solo che l'infamia del velodrome è roba solo da psiconani, il capostazione avrebbe capito subito che non era una buona idea

maurice ha detto...

Grazie per l'articolo. Se io fossi un editore ti pubblicherei senza esitazioni.

Norman ha detto...

Io me lo ricordo bene.
E già allora era una vergogna.

Anonimo ha detto...

Io ti leggo sempre, sapevo qualcosa di milan, marsiglia e lampadine ma nn conoscevo bene tutta la storia..figurati che mi credevo che il milan con questo stratagemma da "figlidiputtana" fosse passato...grazie per averla raccontata!

...preferisco non vincere un cazzo da 50 anni in Europa (come dicono gobbi&gonzi) che essere legato a miserie e vergogne simili.

Quanto schifo fa sta gente?!?

ange

Anonimo ha detto...

Quale migliore battuta se non quella del Peppino Prisco

«Se dovessi difendere il Milan per quanto ha combinato a Marsiglia, chiederei una perizia per incapacità di intendere e di volere».


Gianluca

Paolo Bitta ha detto...

Dimentichi lo scudetto al milan perso clamorosamente dal napoli, si dice, per non dover pagare un giro di scomemsse enorme dalla camorra...

E strano, sempre il milan in mezzo

Ciao Grappa

Anonimo ha detto...

Io consiglierei ai tifosi del Marsiglia di andare allo stadio ciascuno con una torcia elettrica... si sa mai.

Complimenti per l'articolo!

Filippo

joelso'on ha detto...

Spettacolo puro.
grande grappa.

mi ricordo tutto: ho riso per due anni.

le loro vergogne sono di gra lunga superiori alle loro vottorie.
da sempre.

Unknown ha detto...

Grande Grappa, obiettivo e trasparente come sempre. Ottimo articolo.
Io non conoscevo la storia, ma adesso che so come si sono veramente svolti i fatti ho da dire solo una cosa: il lupo perde il pelo ma non il vizio... e a volte perde anche la faccia!

Anonimo ha detto...

me lo ricordo ancora come sbracciava in mezzo al campo al grido di "fuori tutti"...

Anonimo ha detto...

Ricordo personale: quella sera si giocavano anche i quarti di finale di Coppa UEFA. A San Siro: Inter - Atalanta. Io c'ero. Ricordo che la partita di San Siro finì, si uscì dallo stadio chiedendo a chi aveva una radiolina il risultato di Marsiglia e se la partita era finita: risposta "1 a 0 per il Marsiglia, ma la partita non è ancora finita". Bene, venimmo a sapere del risultato finale ... in piazzale Lotto, che già allora doveva essere raggiunto a PIEDI dallo stadio !!! Una vera farsa !

P.S.: per ange, "...preferisco non vincere un cazzo da 50 anni in Europa..." e no bello mio, in Europa la Grande Madre Nerazzurra ha vinto e come: 3 coppe Uefa 3 in anni (e una proprio nell'anno dei fatti di Marsiglia, quando si dice la combinazione) in cui le seconde, terze e quarte dei maggiori campionati europei non disputavano la ciempionslig ma - appunto - la UEFA. Le frasi fatte dei gobbi e dei cacciaviti gli vanno ricacciate nella strozza quando te le vomitano addosso, e non ripetute senza pensare !

P.S.2: per l'autore del sito, io lascerei stare i paragoni calcio-politica, se non altro perchè sono una specialità... del Berlusca !!

Ciao a tutti e SEMPRE FORZA INTER !

Anonimo ha detto...

Sono capitato in questo blog per caso, devo fare davvero i complimenti all'autore di questo articolo, molto istruttivo, fa sentire davvero orgogliosi di essere nati interisti, perdenti quanto vogliono ma mai pezzenti e imbroglioni.....la mia età mi ha permesso, purtroppo di vaver vissuto in diretta tutte queste tragedie per il calcio italiano, sinceramente ne avrei fatto davvero a meno............. nuovamente complimenti e forza Inter

Anonimo ha detto...

Ah dimenticavo, a proposito di Coppa UEFA: come direbbe un pirla di nostra conoscenza, "in questo millennio" nonostante che in tale competizione NON giochino più le seconde, terze e quarte dei maggiori campionati europei - ormai passate alla ciempionslig (POCO ciempions, MOLTO lig) - le squadre italiane che vi hanno preso parte NON L'HANNO MAI VINTA (http://it.uefa.com/competitions/uefacup/history/index.html), essendo l'ultima italiana ad averlo fatto il Parma nel 1998-1999.

Anonimo ha detto...

porca miseria...e io che credevo che con la scenata di DIDA (...uno di noi..) col celtic avessero raggiunto il fondo...E INVECE NO...a Marsiglia sono arrivati proprio ad un livello..SOTTOTRACCIA...
GRAZIE A DIO NON SONO MILANISTA...

Anonimo ha detto...

Meraviglioso,grazie! non ne ero a conoscenza di quest altra merdata!

Anonimo ha detto...

Cari amici, e il turno passato in coppa italia contro l'Atalanta non ce lo ricordiamo??
5 minuti dalla fine, milan eliminato.
Si fa male un giocatore del milan e l'atalanta mette in fallo laterale vicino alla propria area di rigore.
Riprende il gioco, la palla viene passata, per essere restituita al portiere dall'Atalanta, al giocatore che appena rialzatosi non si è reso conto di niente e si invola verso la porta.
I difensori dell'Atalanta, increduli lo fermano dentro l'area ... Rigore!!!!
Baresi, bandiera imperitura rossonera, non si lascia sfuggire l'occasione di dare una lezione di vita e di sportivita' agli amanti di questo sport. Batte lui!!! .... palla da una parte e portiere dall'altra!!! Passa il Milan.
Ineguagliabile!!!

Watergate ha detto...

Gran bel post. Le parole di Arturi sul ridicolo Longhi andrebbero scolpite sul Gran Sasso, per ricordare a quella gente che le furbate mediatiche continuano. Ciao.

MikInter ha detto...

Incredibile! Personalmente non ero a conoscenza di quello che era realmente successo, infatti l'informazione pubblica ha come al solito imbavagliato il tutto a beneficio della squadraccia rossonera. Il post è stato molto esaustivo, chiaro e completo, complimenti sinceri!
Un motivo in più per essere fiero di non essere quella roba là...
Forza Inter!!!

NiccoClairmonts ha detto...

Sulle conoscenze calcistiche non c'erano dubbi,
ma l'uso della lingua in modo pressochè perfetto
è un vanto d'orgoglio per me in quanto tuo amico.
Grande Grappa!

Anonimo ha detto...

Indubbiamente è stata una figura di merda.
Però permettimi qualche considerazione.

*è un po' come se, durante una gara, venisse giù un super acquazzone e la squadra in svantaggio si ritirasse dal campo, rifiutandosi di tornarci a pioggia cessata invocando la non regolarità della partita.*
Non è proprio la stessa cosa. C'è una responsabilità che riguarda gli impianti e la loro manutenzione da parte della squadra ospitante.

*Quando poi la UEFA ufficializzò la sentenza, il non ancora Papi [...] si scagliò contro il perfido Tapie, allora presidente del Marsiglia, accusandolo di essere un poco di buono e di avere architettato tutto, oltre che di aver comprato l'arbitro.*
Mi sembra che la storia (penale) parli poi di un Bernard Tapie che era molto peggio di quanto Berlusca dicesse...

*mentre è stato graziato Baresi che andava radiato da tutte le federazioni sportive mondiali.*
Mi pare un po' eccessivo.

*il calcioscommesse anni '80, la notte di Marsiglia, la farmacia di Agricola e Calciopoli. Non ci metto la notte dell'Heysel e degli juventini che esultano mentre si consuma un dramma senza precedenti.*
Fare una figura di merda (e pagare con un anno di squalifica da qualsiasi competizione europea) o avere il proprio portiere che vende le partite (per il quale siamo andati in B) non mi sembra equiparabile agli scandali doping (per i quali nessuno ha pagato) o di Calciopoli (per i quali abbiamo pagato noi e i gobbi e gli intertristi sono stati quelli che ci hanno guadagnato -cui prodest...-).

*Bene, in tutti e quattro questi avvenimenti (cinque, se si considera anche l'Heysel), gli attori sono loro: Milan e Juventus. Quando c'è qualcosa di torbido, sono loro i protagonisti assoluti, indiscutibili.*
Per forza, l'Inter non andava mai in Coppa Campioni e se ci andava usciva contro il Malmoe (Sedicesimi 89-90) o contro l'Helsingborgs (Preliminari 00-01)...

Comunque, è il solito articoletto livido e livoroso di un intertrista. Lo prendo buono per metà.
Se fossi stato un po' più imparziale e ti fossi limitato a dire che il Milan (tutto) ha fatto una gran figura di merda sarebbe stato meglio.

Grappa e Vinci ha detto...

se è per questo, c'è anche la responsabilità per la tenuta del campo. Il baresi di turno avrebbe potuto contestare l'impraticabilità del terreno di gioco per troppa pioggia e rifiutarsi di giocare, magari portandosi le mani ai piedi e dicendo "non cammino, non cammino".

Sempre su Baresi, tu come lo giudichi il capitano di una delle squadre più importanti del mondo che si mette a fare una recita del tutto priva di senso davanti al mondo intero? Uno che rifiuta per tre volte di tornare in campo, quando era PALESE che non c'era nessun impedimento alla prosecuzione della partita?
Penso che un soggetto che raggiunge questi punti di antisportività, in più capitano, non meriti di continuare a fare sport. E' chiaro che è un'esagerazione la radiazione da tutte le federazioni sportive mondiali; mi sarei aspettato, però, perlomeno un anno o due di squalifica.

mi dici che non si può paragonare il calcioscommesse o calciopoli alla sera di Marsiglia: è giusto, non si può.
Perchè calciopoli è addirittura peggio. Tu sarai convinto che non succedeva niente, che era tutto normale, e so che continuerai a pensarla così: non posso aiutarti.

Mi sembra, poi, che altre squadre italiane abbiano giocato la champions league, nella storia: l'Inter la champions non l'ha giocata per anni, è vero, ma altri l'hanno fatto. E non si è mai vista una banda di rincoglioniti che esulta mentre sugli spalti c'è l'armageddon o una squadra ritirata dal campo nel comico tentativo di prendersi qualcosa che non gli spetta.
Perchè, come già detto, questa è roba da Milan e Juve.

Piccolo appunto: avete pagato per calciopoli? E cosa, esattamente? Gli 8 punti di penalizzazione in un campionato dove siete arrivati a -900 dalla vetta? O l'esclusione dalla Champions che non vi è stata data per un presunto errore di conteggio?

Anonimo ha detto...

Franco Arturi è un cattocomunista!

Anonimo ha detto...

Si tra l'altro mica bisogna giocare il Champions x far una figura di merda del genere...ci si puo' ritirare anche in una partita di uefa di coppa delle coppe, di coppa italia o in campionato no?

Anonimo ha detto...

Ho appena visto il video...non ci ho capito una Mazza in quanto il Francese mi fa un po' schifo...ma i sorrisetti dei protagonisti possono voler dire solo una cosa: pigliata per culo ai milanisti!

Anonimo ha detto...

Sempre su Milan Atalanta
http://www.ju29ro.com/archivi/articoli/altri-scandali/34-altri-scandali/99-milan-furto-in-coppa-italia-198990.html

Anonimo ha detto...

Complimenti, grande articolo! Peccato che a mio parere non serva a molto se non a ricordarci quello che è successo; in fondo in questo paese come ben dici tutto ruota attorno ad un manipolo di delinquenti che grazie al potere che hanno e che purtroppo gli è stato concesso possono fare quello che vogliono, in ogni ambito, politico, giuridico, ecc. ecc. Se certa gente ci governa RICORDIAMOCELO non è colpa loro ma nostra, o per lo meno di tutti quelli che hanno votato queste persone. Ed il calcio è nel suo piccolo lo specchio di questo paese, della poca moralità, onestà che ci circonda. Perchè alla fine se io faccio leggere questo articolo ad un milanista o ad uno juventino sai cosa mi risponderebbero? "e si, e voi con il passaporto di Recoba?? e Tronchetti che l'ha tirato fora tutta quella roba li, perchè l'erano tutti che telefonavano ma quelli dell'inter li an cancellà" "e poi voi onestoni l'è quarant'ann che non vincete mica la campions..." (lessico comune del milanistajuventino medio)... e ogni volta rimango senza parole...

Anonimo ha detto...

la vedo piu' grave di una semplice:
indubbiamente e' stata una figura di merda.

credo sia stato un comportamento indecoroso del milan, squadra e societa', e la squalifica mi e' sembrata da subito giusta e corretta, cosi' come giornalisti e giornalai dell'epoca l'hanno trovata equa e commisurata alla colpa.
le tue considerazioni sia sulla radiazione di baresi, che su una sua eventuale e ulteriore squalifica mi sembrano un'iperbole eccessiva, e probabilmente per nulla in linea con le pene di giustizia sportiva che applica e applicava l'UEFA (ma mi dovrei/potrei informare meglio).

per quanto riguarda calciopoli le partite su cui era implicato il milan erano:

juventus-milan 0-0 (12/2004)
indagati fabiani, moggi e bertini.
milan-brescia 1-1 (04/2005)
indagati meani, mazzei e contini
siena-milan 2-1 (04/2005)
indagati Bergamo,Pairetto, Mazzei, Mazzini, Giraudo e Baglioni
milan-chievo 1-0 (04/2005)
indagati meani, bergano e puglisi

non voglio sminuire nulla di quello che e' capitato, ma in base ai fatti accertati e' stata emessa una sentenza, il cui verdetto ha assegnato lo scudetto all'inter, la retrocessione alla juventus, e le relative penalizzazioni a fiorentina, milan e lazio.
innanzitutto bisognerebbe accettare sempre le sentenze di qualunque tribunale siano, senno' si rischia di (mal)comportarsi come il nostro caro presidente del consiglio (che qualcuno avra' pure votato...), e poi non si puo' prendere un pezzo e buttare quello che non piace.
dai fatti quello e' emerso, e per quello sono stati espressi giudizi e condanne, chi e'condannato paga il fio, e si volta pagina.

Personalmente avrei auspicato un cambiamento un po' radicale dei vertici della FIGC e della Lega, ma siamo un paese di vecchi e conservatori, e nessuno, compresa l'inter, vuole cambiare il sistema di potere.

Anonimo ha detto...

Ho ancora a casa la Gazzetta di 2 giorni dopo (il giorno dopo la partita ci fu uno sciopero e non uscirono), con l'articolo del citato Arturi e il titolone sparato a 5 colonne:
"Che vergogna a Marsiglia"
E sotto
"Berlusconi salva la faccia al Milan".

Sottotitolo riassuntivo:
"Parte l'ordine: no al reclamo, scuse ai francesi
E
"Non siamo una società da lattine o monetine"
(riferimento al Napoli di Alemao-Carmando e a noi col Borussia Monchenganblach).

Notare come già allora Papi fosse maestro nello screditare gli avversari proponendosi come esempio di moralità.

Per finire, l'OM riporta alla mente cari ricordi.
Come dimenticare la finale di 2 anni dopo, coi ragazzini milanesi in scooter che urlavano
"Ha crossato Pelè, ha segnato Bolì
E vi han fatto un c**o così!"

Grappa e Vinci ha detto...

ho già detto che quella su baresi è un'iperbole, è chiaro che non mi sarei mai aspettato di vederlo radiato da ogni manifestazione sportiva.
La linea dell'UEFA sull'antisportività però, di solito, è piuttosto dura.
Per dire, se hanno dato due giornate a dida per la sceneggiata di glasgow, a baresi qualcosa dovevano far scontare

Paolo Bitta ha detto...

Grappa,
ma ancora gli rispondi?

secondo te uno che cerca di dare la sua opinione seria ed obbiettiva e si lascia scappare "intertristi" e altre amenita' sul calciopoli ("cui prodest") cosa sta facendo in realta'?

E' un fottuto troll che non ha un cazzo da fare nella vita...

Caro anonimo, giochiamo a "il mio piccolo complotto": Sai a chi ha giovato calciopoli?
Alla roma.
che ha potuto partecipare alla champion's, senza la quale sarebbe fallita...

Paolo Bitta

Fabrizio ha detto...

Bell'articolo.

Peccato solo per la conclusione in cui, da buon interista, infilandoti lo smoking bianco di Materazzi, tenti di far credere che i cattivi si siano nescosti solo all'interno di Milan e Juve dacchè esiste il calcio italiano.

Tanto per dire: parli del doping di Agricola, e dimentichi le pasticche del Mago Helenio. E dimentichi che solo la Juve fu inquisita, quando poi saltò fuori il video di Cannavaro e nessuno si preoccupò di controllare quali fossero le pratiche delle altre squadre (che fossero diffuse, magari?). Abuso di farmaci per lo più. Poco etico, ma nessuno è mai entrato a vedere nella farmacia dell'Inter. Tu?

Continuate a vivere nel vostro mondo finto-pulito. Quando avrò bisogno di un passaporto per la mia badante ucraina, mi rivolgerò a Moratti.

Comunque ti leggo sempre volentieri.

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