lunedì 21 settembre 2009

LA MUSICHETTA

lunedì 21 settembre 2009

Se non altro, non si stanno abbattendo e cercano di riderci un po' su. Più passano gli anni, più le scuse milaniste si fanno più fantasiose: tre anni fa c'era la penalizzazione, l'anno dopo il mondiale per club risucchiatore di energie, l'anno scorso gli infortuni (e lo scarso utilizzo di Ronaldinho, secondo quel fine intenditore del patron), quest'anno l'astinenza da musichetta.
Devo ammettere che questa è davvero ben congeniata: riescono a far pensare ai loro tifosi che un gruppo di uomini - anche di una certa età, se vogliamo - si gasi al solo udire di una certa melodia che evoca in loro piacevoli ricordi. Sembra un po' la classica scena dei vecchi di fronte al grammofono che canticchiano appassionati e con sincero trasporto le canzoni della loro gioventù, riportando a galla interessantissimi aneddoti che, terminato l'ascolto, si sentiranno in dovere di raccontare.

Ecco, me li vedo più o meno così, i giocatori del Milan ieri nello spogliatoio. Alcuni leggono il giornale, altri giocano a carte, altri scaracchiano, poi a un certo punto parte la musichetta e tutti chiudono gli occhi e cantano beati, memori dei bei tempi andati. Ingegnosi, davvero: d'ora in poi, dopo ogni vittoria diranno che hanno ascoltato la canzoncina-motivatrice, mentre in caso di sconfitta o pareggio potranno sempre dire che non riuscivano più a trovare il cd o che lo stereo si era improvvisamente spento (anche se, in questo caso, conoscendoli, potrebbero anche giocare la carta del ritiro della squadra dal campo).
Ci trovo anche un po' di perversione, in questa storia: il travestire le partite di campionato da partite di Champions fa molto deviato sessuale. C'è una sorta di feticismo dell'inno, un'eccitazione prepotente che solo quelle note riescono a scatenare. E' la nuova frontiera del godimento: premi play, e via, il Bologna sembra il Manchester e il Milan una squadra di calcio. Meglio dei funghetti.

Toh, guarda, voglio postarla anch'io. Così, magari, domattina l'ascolterò e mi sembrerà di aver dormito 18 ore e di star andando ad una festa a Palazzo Grazioli, convinto che almeno un paio di utilizzate finali ci scapperanno. Oppure mi caricherò a mille ed entrerò in scivolata sul professore.




Ah, quasi dimenticavo: ieri prima vittoria senza Muntari. Ora non potranno più dirci che siamo Sulley-dipendenti.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Copio una battuta appena letta su interistiorg.org:

SE per vincere col Bologna hanno sentito la musichetta della ciempions lig (POCO ciempions MOLTO lig) ALLORA prima del derby gli hanno fatto ascoltare... Apicella !

Mi sembra ben trovata !

Norman ha detto...

Galliani come Pavlov.
Altre sette/otto volte di musichina e i giocatori del Milan cominceranno a sbavare anche se non è ora di cena.

maurice ha detto...

Sono veramente ridicoli. E pensare che all'inizio un po' di stima per Leonardo la nutrivo. Ma dopo averlo ascoltato ieri dopo la partita (praticamente, fatte le debite proporzioni, sembrava il Berluska in uno dei suoi monologhi a Porta a Porta), ho capito che anche lui è degno della squadra che allena e del club per cui lavora...

Grappa e Vinci ha detto...

post sopra cancellato per incongruità con la realtà.

Fabio ha detto...

Io proporrei di far ascoltare a Galliani, prima di rilasciare una delle sue interviste/cazzate aziendaliste, la canzone di Lily Allen: "Fuck You"

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