UN ANNO

Oggi questo blog compie un anno. A breve imparerà a parlare, a camminare, a leggere, a scrivere e a drogarsi, ma per adesso è ancora un bebè.

Un anno fa, il due marzo, si era appena giocata Inter-Roma, e si erano appena uditi i primi ululati contro Balotelli. Sui giornali e nelle trasmissioni sportive si cercava di far passare anche quello scudetto come falsato, cartonato, vinto grazie agli arbitri. Quando altri beneficiavano di dodici- dodici! - rigori.

Si parlava della maleducazione di Balotelli, e non dei novanta minuti di cori razzisti. Chiunque, anche l’ultimo dei minorati, si sentiva in dovere di dire la sua sull’accaduto: abbiamo letto di un “figlio di quest’epoca senza ideali” e dei “codici del gruppo”, secondo i quali i buu non erano cori razzisti, ma offese come altre. Si parlava di tutto questo, e pazienza se il Milan fosse, già da un mese, fuori da ogni competizione, così come la Juventus e, presto, la Roma. Pazienza. C’era da parlare dell’ Inter favorita dagli arbitri, di Mario delinquente e di Mourinho nemico pubblico.

Avevo bisogno di una valvola di sfogo, e così ho aperto questo spazio. Il giorno dopo, quasi a darmi manforte, arrivò la memorabile conferenza stampa di Josè da Setubal (per il cui anniversario di domani invito tutti voi a fermarvi per 7 minuti e 37 secondi e commemorare l’evento) che mi donò materiale per una novantina di articoli, facendomi passare un intero mese a picchiettare tasti sul computer.

Con questo sito mi sono sfogato, mi sono divertito, ho passato del tempo. Tanto tempo. Così tanto che, ormai, è diventato una parte di me, e gli voglio bene, nonostante ci sia stato un periodo in cui era quasi diventato un’ossessione. Per stargli dietro, per mantenerlo in vita ho sottratto tempo prezioso a cose e persone importanti [soprattutto a una (persona eh, non cosa), che è stata costretta a sopportare i miei “devo fare un post” e affini] e, anche se mi dispiace per questo, una cosa devo dirla: ne è valsa la pena.

Più di una volta mi ha fatto sentire realizzato, felice per avere finalmente la possibilità di esprimermi in quello che penso di saper fare meglio. Mi ha fatto “incontrare” tante persone interessanti (e anche non interessanti, visto che ho letto tutti i commenti. Ma proprio tutti), mi ha permesso di scrivere per un grande pubblico come quello di Bauscia Cafè (e questo era uno degli obiettivi che avevo quando il blog cominciò ad incontrare consensi). Insomma, come già detto, gli voglio bene.

Quindi, su una cosa posso garantire: questo blog andrà avanti. Perché dall’anno scorso non è cambiato assolutamente un cazzo, e non credo che la situazione potrà migliorare. Perché il Milan fa schifo anche quest’anno e, prendendomi forse un rischio come fece Mou l’anno scorso, mi sbilancio e dico che concluderà anche questa stagione con seru tituli, in compagnia dei fratelli bianconeri. Perché tutta questa marmaglia mi dà un sacco di materiale per scrivere.

E poi perché, soprattutto, mi diverto come un matto. E non potrei farne a meno.

Ciao e grazie a tutti :)