Avrei voluto copincollare gli schizzi di vomito prodotti da Fazzo sul Giornale (Fazzo, Giornale, ho detto troppe cose terribili nell’ultima frase, mi sento male), ma non ci riesco. Non ci riesco perché non voglio sporcare questo posto con le frattaglie prodotte da questo terrorista.
Siamo arrivati a questo. Nella settimana che precede la sfida-scudetto di Siena, a otto giorni dalla finale di Champions, uno dei giocatori più rappresentativi dell’Inter deve ritrovarsi a fare i conti con queste infamie. Una tizia lo accusa di minacciarla di morte in caso di mancato aborto, e non è che va alla polizia, no, va al Giornale, una roba che boh, vabbè, lasciamo stare.
Minacce. Di. Morte. Si parla di una telefonata risalente al sei aprile, giorno in cui, secondo la minacciata, Samuel si trovava in Spagna. Sappiamo tutti dove fosse Samuel il sei aprile, non vale nemmeno la pena ricordarlo.
Questo cane senza faccia, senza culo, senza dignità, senza niente, un buco nero che cammina al quale dovrebbe essere vietato di perpetuarsi, questo Fazzo, che fa rima con tante cose, è tornato ad occuparsi di Inter due anni dopo un altro sgùb straordinario, quello del sarto mafioso amico di Mancini. Curiosamente, anche quella volta l’attentato fu dato alle stampe nel bel mezzo della settimana che avrebbe portato alla partita-scudetto di Parma.
Che tristezza. E che stanchezza. A questo punto, non riuscirei a partorire altro che turpiloqui, quindi mi fermo. Mi fermo a tristezza e stanchezza. Perché il disgusto che provo leggendo mostruosità come queste non può essere definito. Le parole non bastano, sono troppo poche.
Tra qualche tempo, su quell’ammasso di letame, comparirà un minuscolo trafiletto in cui il direttore, il degno direttore si scuserà per la non veridicità dell’articolo. Nel frattempo, magari, Staffelli partirà in avanscoperta carico di tapiri, ed Eto’o, a quel punto, rivolgerebbe davvero minacce di morte a qualcuno. Se perderemo stapperanno le bottiglie, se vinceremo tutto inventeranno altre vergogne per svilire le imprese di quella che, se tutto andrà per il meglio, passerà alla storia come una delle più grandi squadre italiane di tutti i tempi, la prima a compiere un’impresa ineguagliabile.
Questo è il nostro paese. Un ammasso di merda. Merda che straborda, che tracima. Merda ovunque, a destra, a sinistra, davanti, dietro, sopra, sotto, dappertutto. Merda che conta, che comanda, che decide. Merda, quindi, che vince. Merda che non riesce a sopportare che qualcosa di diverso da lei salga alla ribalta. La Merda mal sopporta che vinca chi ha merito, chi non ha barato, chi se l’è sudata. La Merda vuole che a vincere siano i suoi simili, quelli violenti, incapaci, stupidi, beceri. Non può tollerare di essere sconfitta, per di più su tutta la linea. E’ per questo che si è messa al lavoro di buona lena, in questi anni. E’ per questo che abbiamo assistito ai super processi dei tempi degli aiutini, alle incredibili avventure del pre Parma-Inter, all’indignazione nazionale dopo la partita con la Lazio, a questo obbrobrio che mi guardo bene dal definire articolo, e in generale a tutte le scempiaggini e le molestie nei confronti dell’Inter: così facendo, la Merda riesce a vincere comunque, anche se ha perso clamorosamente. Riesce a vincere perché convince la massa che le vittorie interiste non siano limpide, che siano piene di vergogne, di furti, di disonestà. L’ammasso di deficienti che crederà all’articolo di Fazzo senza battere ciglio, vedendo Eto’o sollevare una qualche coppa, non potrà che provare ribrezzo per la disumanità del camerunense, quello delle minacce di morte, il violento, il negro. Tutto passerà in secondo piano, come lo scudetto del 2008, visto dai più come un titolo rubato agli incapaci che non riuscirono ad approfittare di un’Inter in 10 per quasi tutto il secondo tempo e che incassarono un gol di Zanetti al volo da fuori area (!). Riusciranno a spalarci sterco addosso sempre, qualsiasi trionfo raggiungeremo. Perché non siamo la Merda, siamo l’esatto contrario, e dobbiamo essere repressi.
Perché? Perché siamo pericolosi. Perché magari qualcuno potrebbe convincersi che non è essendo violenti, ignoranti ed incapaci che si fa strada nella vita. E questo è un rischio che la Merda non può correre.
Stefano su Iostoconmancini dice che “una risata li seppellirà”. Che dire, io lo spero. Anche se a ridere, proprio, non ci riesco.
10 commenti:
Come dirlo meglio?
Onestamente proprio non lo so, so solo che così andando nessun Interista sarà più propenso a schierarsi con la nazione di cui fa parte... L'Inter diverrà la squadra più tifata oltre i propri confini, e solo gli stessi.
Perché ce ne saremo andati tutti da qui.
Grappa, tu che nick usi per postare su ISCM?
Bell'articolo, comunque, Il filo conduttore di ISCM, Milanellobianco, e anche un po' Bauscia e' che il calcio e la metafora della Merda (come dici tu) italiana. Magari lo capisse la gente, e magari agisse. Ma, come si dice, the show must go on. Il circo e i gladiatori non possono fermarsi, senno' la plebe a chi va a dare fastidio? Si, loro...
Su che giornale scrive 'sto Fazzo? Come? "Il Giornale"? Ah, bè!
Tranquilli, è normale!
P.S. Ricordiamo che, ad una partita dalla fine del Campionato, la squadra dell'AMORE, è a 13 (tredici!!!!) punti dalla Capolista!
In qualche modo dovranno pure screditare la squadra che gli ha ROTTO IL C..O!!!!!!!
Io me l'aspettavo, mi sembrava strano non fosse uscito ancora nulla nella settimana del D-Day.
fazzo=merda.
PERCHE' NOI SIAMO L'INTER E fazzo NON E' UN CAZZO. !!!!!!!!!
lanerosso, uso grappa e vinci, ma avrò postato in tutto sì e no un paio di commenti
Hey Grappa, il tuo articolo mi ha fatto pensare ad una cosa, ti ho mandato una mail con allegata una presentazione, guardala e indipendentemente dal tuo orientamento politico spero che ti piaccia :D :D
Ma non potrebbero ogni tanto essere un po' stitici... ci basterebbe il coprifuoco dalla merda per otto giorni, giusto per goderci in pace quello che ci aspetta...
Ho fatto una ricerchina con google. La merda di Fazzo è stata ripresa solo da Libero, Tg-com e cronaca qui, fra testate diffuse, il resto sono blog sparsi, facile intuire di che tipo. Per fortuna, forse, la merda non ha tracimato del tutto. Pensa positivo amico mio... Tira lo sciacquone più volte... vedrai che la merda va giù, la merda va giù...
Ma quella puttana come faceva ad essere con Eto'o a Milano durante il mese di Gennaio se in quel mese è stato tutto il tempo a giocare la Coppa d'Africa e l'abbiamo perso pure per il debry? Che torni a battere in Via Novara, che il figlio l'avrà fatto con Sissoko o Seedorf...
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