martedì 14 aprile 2009

CHAMPIONS, CHE NOIA

martedì 14 aprile 2009

Cosa abbiamo imparato dalle ultime partite di Champions?

Facile, che è una competizione per scarponcelli. Come si fa soltanto a pensare di vedere una partita di questo sciocco torneo, quando nel proprio campionato si possono ammirare ogni domenica vere e proprie parate di stelle?

Mettiamoci nei panni di un tifoso del Milan: chi ce lo fa fare di sorbirci un noioso Chelsea-Liverpool, senza nemmeno un pallone d'oro in campo? Puah, una vera schifezza, insostenibile per chi è abituato agli altissimi standard che gli assi rossoneri sono in grado di fornire in ogni occasione.
In Italia siamo pieni di Palloni d'Oro, abbiamo il campionato più bello del mondo ed i migliori fuoriclasse. Fermiamoci un attimo a riflettere: nel nostro campionato milita nientepopodimeno che il club più titolato al mondo, e noi dovremmo metterci a vedere spettacolini di bassa lega come quelli offerti dalla Champions?
Ma poi, oh, c'è la Roma che gioca il calcio più spettacolare di ogni galassia, una roba che se l'avesse vista Rinus Michels si sarebbe sentito una merda. Il vero calcio totale lo fanno Spalletti, Taddei e Perrotta, altro che Cruijff, Neskeens e quel pivello di Rinus.

Come può un tifoso abituato alle geniali aperture di Muntari ed ai preziosismi di Poulsen, appassionarsi a queste partitelle fra inglesi e spagnoli? Come può il sostenitore di una squadra che si permette di mandare in tribuna tutte le domeniche uno come Digaofratellodikakà, mettersi davanti al divano ed apprezzare un pacchiano 4-4? Non è possibile.
Eppure ci stiamo provando ad esportare calcio: operazioni come quella tra Vieri e i Galaxy sono lì a testimoniarlo. Niente da fare, però: all'estero sono duri, non vogliono proprio capire. Se continuano così, rischiano grosso.

A noi cultori del bello, vedendo i quarti di Champions, viene automatico paragonare quelli che scendono in campo con i giocatori che possiamo ammirare tutte le domeniche. L'assurdità di confronti come Iniesta-Pirlo, Essien-Vieira, Lampard-Perrotta o Messi-Shevchenko ci balza subito all'occhio, e non possiamo far altro che schifarci. Assurdo solo pensare di paragonare gente che un ballondòr non l'hai mai visto nemmeno di striscio, giocatorucoli, mezze calzette, ai supercampioni d'europa e del mondo che militano nelle nostre big.

Siamo dei viziati, ecco la verità: dopo aver visto un Chievo-Milan, tutto il resto ti sembra merda. E allora, proprio come i bambini capricciosi, dobbiamo imparare ad assaggiare anche le cose che non ci piacciono, perchè è così che ci si comporta ("non si dice "che schifo", prima si assaggia e poi si mangia"). Non è giusto disprezzare le squadre degli altri campionati solo perchè non sono capaci di giocare, non sta bene.

Diamoci una regolata.


(nella foto: il nuovo acquisto dei Galaxy)

2 commenti:

tangiamo ha detto...

completamente d'accordo...
anche se il Milan-Champagne ha un pallone d'oro in meno di quelli che crede... Ronaldinho il suo se l'è mangiato! per questo quei poveri ladri non sono riusciti a rubarglielo...

P.S.:ho un dubbio: il nuovo acquisto è l'equino o lo sterco? XD

Unknown ha detto...

Mi sa che al Bilan-Tavernello non hanno ben chiaro che se un giocatore ha vinto il pallone d'oro significa che la parabola altetica del medesimo ha già toccato l'apice ed è in fase discendente (salvo casi eccezionali... ma tra questi non figurano né il roditore brasiliano né la minestra riscaldata ucraina!)

P.S. x tangiamo: l'acquisto è sicuramente lo sterco... hai mai visto come sono messi male i campi da calcio in USA?? Un po' di fertilizzante gli farà bene di sicuro!! XD

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