Poche ore fa, una terribile notizia ha scosso il mondo milanista, e quello del calcio in generale.
Io, che ho appena appreso i fatti, sono in preda alla sgomento. Non riesco a capacitarmi di come sia potuta accadere una cosa simile.
Si parla tanto del declino del nostro calcio, del gap con le inglesi e le (la) spagnole (/a) che si allarga ogni anno di più. Si parla dei campioni che non scelgono più quello che una volta era il campionato più bello del mondo, e preferiscono altri scenari, altri luoghi per togliersi le soddisfazioni che credono di meritare.
Come al solito, però, nel nostro paese si predica bene e si razzola male, malissimo. La notizia di oggi è grave, sconvolgente: decisioni di questo genere sanno di resa ai club esteri, una resa definitiva e totale. Ci vorranno anno per riprendersi, per rimettersi in sesto e tornare quelli di un tempo.
Non è certo così che potremo avvicinare i livelli degli altri, non facendo partire quei pochi campioni che giocano nelle nostre squadre.
Sono davvero sdegnato, è vergognoso che accadono cose di questo tipo. Non solo ci indeboliamo, ma permettiamo anche che altre squadre si rinforzino ulteriormente.
Penso davvero che, oggi, sia giunta la fine del calcio italiano. Il nostro movimento calcistico è, ormai, morto e sepolto: da quel poco che resta, si dovrà cercare di ricostruire una struttura valida e funzionante, magari basandosi sui modelli degli altri paesi.
Penso di inviare questo scritto, insieme ad una lettera che approfondisca il mio disgusto, ai vertici federali, in modo da cercare di smuovere qualcosa ed evitare che cose del genere non si ripetano mai più.
Non è possibile, non è possibile: non riesco ancora a realizzare ciò che è successo.
Alle 17.25 del 21 aprile 2009 (una data che resterà nella storia), l'A.C. Milan ha annunciato di aver rescisso il contratto col centrocampista Ferreira Da Rosa Emerson, con effetti immediati. Pazzesco, pazzesco. Come si può fare una cosa del genere?
Ufficialmente, la ragione è da imputare a "motivi familiari". Noi, però, che abbiamo l'occhio lungo, sappiamo che questa è soltanto una mera scusa: un fuoriclasse del calibro di Emerson, della sua immensa caratura, ha chiaramente mangiato la foglia e capito che qui, in Italia, uno come lui è decisamente sprecato. Così, animato da ambizioni internazionali, ha fatto i bagagli ed ha deciso di andarsene.
Quel che sconcerta è come la società Milan non abbia nemmeno minimamente provato a trattenere il micidiale Puma, non accennando nemmeno ad una resistenza. Queste sono cose che fanno male al calcio.
Da domenica, il nostro campionato dovrà fare a meno di un grande interprete, probabilmente il più grande (e pesante) che c'era: ci mancheranno le sue verticalizzazioni, il suo dinamismo, i suoi scatti fulminei, quella sua voglia di non mollare mai che riusciva a trasmettere, oltre che ai compagni, anche agli avversari, che lo temevano e rispettavano.
Questa non è solo una sconfitta per il Milan, è una sconfitta per tutti noi.
Ciao, grande campione.
Si parla tanto del declino del nostro calcio, del gap con le inglesi e le (la) spagnole (/a) che si allarga ogni anno di più. Si parla dei campioni che non scelgono più quello che una volta era il campionato più bello del mondo, e preferiscono altri scenari, altri luoghi per togliersi le soddisfazioni che credono di meritare.
Come al solito, però, nel nostro paese si predica bene e si razzola male, malissimo. La notizia di oggi è grave, sconvolgente: decisioni di questo genere sanno di resa ai club esteri, una resa definitiva e totale. Ci vorranno anno per riprendersi, per rimettersi in sesto e tornare quelli di un tempo.
Non è certo così che potremo avvicinare i livelli degli altri, non facendo partire quei pochi campioni che giocano nelle nostre squadre.
Sono davvero sdegnato, è vergognoso che accadono cose di questo tipo. Non solo ci indeboliamo, ma permettiamo anche che altre squadre si rinforzino ulteriormente.
Penso davvero che, oggi, sia giunta la fine del calcio italiano. Il nostro movimento calcistico è, ormai, morto e sepolto: da quel poco che resta, si dovrà cercare di ricostruire una struttura valida e funzionante, magari basandosi sui modelli degli altri paesi.
Penso di inviare questo scritto, insieme ad una lettera che approfondisca il mio disgusto, ai vertici federali, in modo da cercare di smuovere qualcosa ed evitare che cose del genere non si ripetano mai più.
Non è possibile, non è possibile: non riesco ancora a realizzare ciò che è successo.
Alle 17.25 del 21 aprile 2009 (una data che resterà nella storia), l'A.C. Milan ha annunciato di aver rescisso il contratto col centrocampista Ferreira Da Rosa Emerson, con effetti immediati. Pazzesco, pazzesco. Come si può fare una cosa del genere?
Ufficialmente, la ragione è da imputare a "motivi familiari". Noi, però, che abbiamo l'occhio lungo, sappiamo che questa è soltanto una mera scusa: un fuoriclasse del calibro di Emerson, della sua immensa caratura, ha chiaramente mangiato la foglia e capito che qui, in Italia, uno come lui è decisamente sprecato. Così, animato da ambizioni internazionali, ha fatto i bagagli ed ha deciso di andarsene.
Quel che sconcerta è come la società Milan non abbia nemmeno minimamente provato a trattenere il micidiale Puma, non accennando nemmeno ad una resistenza. Queste sono cose che fanno male al calcio.
Da domenica, il nostro campionato dovrà fare a meno di un grande interprete, probabilmente il più grande (e pesante) che c'era: ci mancheranno le sue verticalizzazioni, il suo dinamismo, i suoi scatti fulminei, quella sua voglia di non mollare mai che riusciva a trasmettere, oltre che ai compagni, anche agli avversari, che lo temevano e rispettavano.
Questa non è solo una sconfitta per il Milan, è una sconfitta per tutti noi.
Ciao, grande campione.
13 commenti:
ahahahahaahah
e poi ci scassano la minchia a noi con quaresma! pazzesco!!!
grappa e vinci sei un genio!! se rescindavamo noi a un pippone del genere,la cosa passava sottotraccia?? risposta scontata.. ciao a tutti i negrazzurri
grappa e vinci sei un genio!! se rescindavamo noi a un pippone del genere,la cosa passava sottotraccia?? risposta scontata.. ciao a tutti i negrazzurri
basta, non seguirò più il calcio
Era ora, non non potevo sopportare ancora quel peso morto
Chissà che dopo Cannavaro, la Juve non cerchi di ripigliarsi anche Emerson per ricorstruire la micidiale squadra con cui ha raggiunto la retrocessione... se così fosse, propongo di offrirle Vieira per completare il centrocampo!! XD
io spero proprio che il post sia ironico..
no, il post non è ironico... ma questo commento sì...
e a questo punto, si scatena il paradosso!! oddioooo!! XD
il post non è assolutamente ironico
GIORNATA TIPO INTERISTA
ore 8.00: Mourinho si alza e dolcemente dice ti amo allo specchio.
ore 8.30: Adriano chiude la discoteca e va all'allenamento (di regola si
addormenta mentre sta guidando).
ore 9.00: i giocatori arrivano al campo di allenamento. Muntari chiede a
Materazzi se può aiutarlo con la lingua visto che é l'unico italiano. Dopo
cinque minuti lascia perdere, regala un dizionario a Materazzi e chiede a
Javier Zanetti.
ore 10.00: chiama Mancini per sapere perché questo mese non gli é stato
accreditato lo stipendio, visto che deve pagare l'estetista. Risponde
Mourinho e Mancini riattacca subito e telefona sul cellulare a Moratti
piangendo: "Mi hai detto che con quello era finita!!!".
ore 10.10: Quaresma prova la trivela. Tre piccioni morti.
ore 10.20: un tifoso boy scout aiuta Figo ad attraversare la strada ed a
raggiungere l'allenamento.
ore 10.30: Mourinho prova lo schema "palla ad Ibrahimovic e che Dio ce la
mandi buona".
ore 11.00: Quaresma riprova la trivela. Grave infortunio di un operaio che
lavorava su un impalcatura lì vicino.
ore 11.30: Ricreazione, "stampelle" per tutti!
ore 14.00: Cordoba, Samuel e Materazzi organizzano un simpatico mattatoio a
metà campo coi ragazzi della primavera e successivamente presentano il loro
nuovo libro, scritto a più mani con alcuni extracomunitari clandestini, dal
titolo "Tanto comunque vada non ci potete espellere".
ore 15.00: Mourinho si invia una lettera d'amore.
ore 15.30: Quaresma riririprova la trivela. Colpito il catetere di Figo.
ore 16.00: Mourinho prova lo schema "Ibra pensaci tu".
ore 17.00: Burdisso con uno stop a seguire segna all'incrocio opposto.
ore 17.15: Quaresma ririririprova la trivela. Mourinho gli fa notare che
sono finiti i palloni, che non possono recuperarli sempre a Malpensa e che
ha leggermente rotto i Coglioni.
ore 18.00: arriva Adriano e chiede a che ora si mangia.
ore 18.15: Mourinho interroga i giocatori. Alla domanda: "Allora ragazzi
avete capito cosa dovete fare?", tutti in coro "Diamo la palla ad Ibra".
Tutti tranne Materazzi che risponde "presente".
ore 18.30: i giocatori tornano alle rispettive case, Adriano torna
all'Hollywood, Figo all'ospizio.
ore 22.00: Mourinho fa ripetutamente l'amore con sé stesso ed alla fine si
dice "Sei stato magnifico come sempre".
ore 24.00: a letto, non visto da nessuno, quasi in silenzio, Quaresma fa una
trivela
Vediamo ora che bel post che farai per rispondere a questa provocazione
rispondo alla tua provocazione col post di cui sopra.
D'accordo con Grappa ...questo POST non è una provocazione.....è davvero una sconfitta per il calcio....credo che smetterò anche di frequentare lo stadio oltre a non guardare più neanche una partita dell'INTER in tv.....che tristezza.....solidale al 100% coi cuginastri.......
Il Milan ha solo da guadagnarci: è scentificamente provato che il Puma Emerson porta sfiga!
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