giovedì 4 giugno 2009

CAZZATE A RAFFICA

giovedì 4 giugno 2009

Sì ok, la fiction "Un anno di trionfi" preme e non vorrei davvero toglierle spazio.
Se questi qua, però, continuano a spararle, io non riesco a resistere. Ci ho provato, ma la voglia di commentare un paio di cose che sono uscite oggi alla fine mi ha sopraffatto.
E poi oh, la fiction è qua sotto, basta premere un po' la freccetta in giù.

MILANO, 4 giugno 2009 - "Questa stagione l'abbiamo persa perché in certe partite, negli ultimi minuti, non abbiamo adottato la tattica che io consigliavo da ex presidente. Invece l'abbiamo applicata nell'ultima partita (contro la Fiorentina, ndr) che abbiamo vinto e che è stata decisiva per la Champions". Lo ha dichiarato Silvio Berlusconi intervistato da Claudio Brachino e Maurizio Belpietro a Mattino 5.
RONALDINHO — Il patron rossonero è poi entrato nei dettagli, mostrando di non avere digerito l'esclusione di Ronaldinho: "Spesso non abbiamo avuto a disposizione tutti i nostri campioni - ha proseguito il premier che critica l'ormai ex tecnico Ancelotti che nella prossima stagione guiderà il Chelsea -. Ronaldinho è stato usato anche per pochi minuti e questo ha provocato anche una caduta del morale del giocatore. Ma pensi che bello avere Ronaldinho per 90 minuti in campo, il biglietto si paga per giocatori così".

Gazzetta.it

Che dite, commento o è già abbastanza comico così?
Commento, commento.
Mi sembra chiaro cosa voglia dire il patron milanista: la sua squadra, quest'anno, ha perso molti punti perchè non ha adottato le sue tattiche, prime fra tutte la celeberrima "vinci tutte le partite" e l'infallibile "segna sei gol agli avversari". E' evidente che se non si seguono queste illuminate istruzioni, si finisce per buttare via una stagione.
Ancelotti, anche tu: ogni volta che si avvicinava il novantesimo, potevi dire alla squadra di metter dentro un paio di pere.
Parlando della seconda parte dell'articolo, si scende ancor più nell'inverosimile. Voglio dire, se addirittura Ancelotti, il tecnico più aziendalista della storia, si rifiuta di far scendere in campo dal primo minuto l'acquisto più costoso della società, dopo averlo potuto ammirare in allenamento tutti i giorni, magari qualche problemino c'è.
Ancelotti, ancora tu: bastava mettere Dinho dall'inizio, come contro Bologna e Genoa, ed applicare le tattiche di Silvio, e a quest'ora sareste in strada a festeggiare.
Meno male che c'è Leonardo, va.

Ed ora, dedicato a coloro che hanno partorito questo colpo di genio,

"proponiamo questa iniziativa: indossiamo qualcosa di rossonero, che può essere una maglia, un cappello, ma anche una spilla.
Mandiamo a scuola i nostri figli con la maglia di Kakà, noi magari indossiamo un braccialetto rossonero.
Dobbiamo far capire, in questo modo, che il Milan siamo noi e che non si vendono i gioielli di famiglia."
(da un commento sul blog di settore, preso presumibilmente da un forum milanista)

e, in generale, a tutti gli amici milanisti convinti che Kakà si affaccerà di nuovo alla finestra, ecco qua l'ultima dichiarazione del mio più assiduo fornitore di minchiate, Adriano Galliani:

La conferma della cessione di Kakà arriva direttamente dall’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani: “ll Milan non può perdere 70 milioni di euro ogni anno. Anche il cuore deve confrontarsi coi numeri, ma non stiamo smobilitando. Arriverà un grande attaccante, una mezzapunta, visto che il prossimo anno giocheremo col 4-3-1-2“. E ancora: “Pato, Pirlo e Seedorf sono incedibili. I tifosi? Spero capiscano - spiega l’ad intervistato dalla “Gazzetta dello Sport” - Ricky al Manchester City non voleva andare, a Madrid invece sì. Il giocatore si è sempre comportato bene con noi, non ha mai chiesto adeguamenti o prolungamenti di contratto. E’ stato qui sei anni vincendo tutto quello che c’era da vincere“.
Galliani poi accenna alla futura campagna acquisti del Milan: “Non ci stiamo ridimensionando, non arriveranno Amauri o Adebayor, nè giocatori del Real, ma un grande attaccante, uno che giochi nella posizione di Kakà. Il Milan è pronto a ripartire, per tornare a vincere“.

Capito, gonzi?
Si dà il caso che vi stiano vendendo i gioielli di famiglia.
Dopo l'amputazione, da quel che so, si ingrassa e crescono le tette.
Auguri.

4 commenti:

Dexter ha detto...

Quel discorso di Berlusconi è assolutamente fuori da ogni senso logico....

sono un milanista potrebbe prenderlo sul serio

son talmente stupidi che li farei a fettine

Anonimo ha detto...

solo un milanista*

AeSse77 ha detto...

Se avessero seguito le direttive di Ancelotti invece di comprare i giocatori da 'vetrina', sicuramente il milan sarebbe stato più competitivo.
Ciao
Sergio
C'èSolol'Inter!!!|ilBlog

Fabio ha detto...

Sbrighiamoci a vendere Ibra: troppo facile vincere contro questi. L'anno prossimo con Ibra rischieremmo di far finire il campionato a Natale.

Ma pensa te...

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