sabato 30 gennaio 2010

UNO DI NOI

sabato 30 gennaio 2010 6

Il commosso addio a Ciruzzo nostro, QUI

Per le vignette, invece, basta andare qui sotto.

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venerdì 29 gennaio 2010

THE BUTTERFLY EFFECT

venerdì 29 gennaio 2010 21

Sì, lo so, abbiamo vinto, e sì, abbiamo eliminato la Juve, ok, ma io non riesco proprio a gioire. Sono schifato. Schifato perché quella rimessa invertita al 34esimo del primo tempo ha falsato il resto della partita, della serata e delle nostre vite in generale.

Pensate: se quella rimessa fosse stata assegnata alla Juve, probabilmente, anzi, certamente ne sarebbe nata una bellissima azione conclusa da uno splendido destro di Amauri, e le squadre sarebbero andate all’intervallo sul 2-0. Dopo, l’Inter si sarebbe buttata confusamente in avanti, lasciando ampi spazi al contropiede Juve e permettendo sempre allo stesso, fantastico Amauri di mettere dentro il beffardo 3-0. Ferrara, dopo il trionfo, avrebbe ritrovato le redini della squadra e sarebbe quindi stato esonerato, perché come noto la dirigenza Juve è come quella della Longobarda di Oronzo Canà, vuole la retrocessione in B, e tiene Ferrara perché è una garanzia, il migliore sulla piazza se vuoi retrocedere. Quindi, nel caso in cui Ciro cominciasse a fare qualcosa di buono, verrebbe subito allontanato, e sostituito da un Gentile, un Mondonico, un Agroppi, o da un cavallo, insomma, da un’altra ottima garanzia.

Quindi, pensate: quella rimessa ha falsato tutto. Tutto sarebbe cambiato. Vergogna.

Per non dire di cosa sarebbe successo se l’arbitro avesse fischiato il fuorigioco di Milito tre minuti prima del gol di Lucio: a quest’ora, gireremmo tutti con abiti di latta, a bordo di astronavi.

Tiè, vi sparo pure una vignetta, che non fa male. Cliccate su leggi tutto. Forza.

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giovedì 28 gennaio 2010

ELIMILANATI

giovedì 28 gennaio 2010 6

Ehi, no, fermi: Galliani ha salvato prima del derby, quindi ora riavvia e rigioca daccapo le ultime due partite, come i furbetti a Football Manager.

Sono stati scoperti gli anti-concezionali, gli anti-dolorifici, l’anti-tetanica, persino l’anti-materia, ma dell’anti-Milan ancora non v’è traccia.

Una settimana fa era amore, ora siamo già alle corna con l’idraulico.

Però non è giusto programmare un quarto di finale appena tre giorni dopo il derby. Questo Milan sta diventando troppo scomodo per il palazzo, e le stanno provando tutte per fermarlo.

mercoledì 27 gennaio 2010

RABONTRIVELLE

mercoledì 27 gennaio 2010 7

Come tutti certamente saprete, l’avventura all’Inter di Riccardino e delle sue rabontrivelle è prossima ad una nuova conclusione. Jorge Mendes sta trattando il suo trasferimento allo Sporting Lisbona, ovviamente in prestito, perché nessun essere col pollice opponibile spenderebbe dei soldi per avere Ricky tutto per sé. In cambio, potrebbe arrivare Veloso, un tamarello mesciato con le buccole. Proprio al posto dell’ uomo che, in questi mesi a Milano, ha dispensato eleganza più di chiunque altro.

Per sopportare meglio le tristi ore che ci separano dall’ormai inevitabile annuncio, credo sia opportuno postare un mio vecchio e nostalgico articolo, che molti di voi scriteriati si saranno certamente persi, scritto un mese dopo il trasferimento del nostro eroe al Chelsea. Penso che le tematiche siano molto attuali e toccanti. Ecco qua:

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martedì 26 gennaio 2010

IL TIFOSO ZERO E I DESIDERI

martedì 26 gennaio 2010 12

Dunque, ricapitolando:

siamo primi con nove punti sul Milan, appena schiantato in derby arbitrato alla De Santis, terminato in nove e con un rigore a sfavore parato da Julio Cesar. Il derby d’andata è finito 4-0, e ci siamo pure fermati.

La Juventus è sesta a meno sedici ed ha già buttato via un’altra stagione, essendo stata anche eliminata nei gironi di Champions. Il suo allenatore è Ciro Ferrara. Ranieri, esonerato l’anno scorso e considerato un emerito stronzo, ha appena vinto all’Olimpico all’ultimo secondo, allungando il divario in classifica.

L’anno scorso abbiamo vinto lo scudetto. E anche l’anno prima. E anche due anni prima. E anche tre anni prima. Nel frattempo, la Juve ha vinto un campionato di serie B, e il Milan ha totalizzato circa 100 punti di svantaggio in quattro anni.

Beh, che dire. Se ieri ho scritto che “abbiamo goduto di una partita che di solito si gioca solo nelle teste di noi tifosi, una fantasia che, se raccontata prima, non sarebbe sembrata tanto più realistica di un 5-0 con tripletta di Muntari e sinistro di Julio Cesar su punizione” oggi posso dire che uno scenario simile, quattro anni fa, non sarebbe venuto in mente nemmeno ad Asimov.

A volte penso che nel 2006 a un tifoso interista, magari al tifoso zero, qualche entità superiore abbia consegnato un foglio e una penna, chiedendogli di scrivere i suoi desideri per gli anni a venire. Fortunatamente, il tifoso zero non è stato così egoista da chiedere tre polpose slovacche al giorno, ed ha optato per una allegra storiella che potesse risarcirci di tutti i torti subiti.

Così si è immaginato calciopoli, la Juve in B, Ibra all’Inter e lo scudetto dei record. Poi ci ha preso gusto, ed ha scritto del secondo scudetto, immaginando un cinque maggio con l’happy ending dopo 70 minuti (ed una settimana) di passione. Ormai eccitatissimo, non se l’è sentita di smettere di scrivere, ed ha buttato giù, di getto, un’altra stagione da campioni d’Italia, condendo il tutto con un Milan eliminato ai puttanesimi di Coppa Uefa (cit.).

A questo punto, con la lingua fuori tipo Fantozzi, ha scritto, ormai in estasi, del “non si vende Kakà”, di una super campagna acquisti, di un derby alla seconda giornata vinto per quattro a zero e di una leadership ancora più incontrastata. Ormai ululante, ha voluto strafare, esagerare, andare oltre ogni più lussuriosa fantasia, ed ha descritto il derby di domenica sera, con l’eccitazione che gli soffocava i pensieri e gli ha fatto scrivere cose inverosimili, riempiendo il foglio di desideri che riteneva irrealizzabili. Terminato il racconto, è esploso in un orgasmo assordante.

Che dire, speriamo che non abbia macchiato il foglio. Magari c’è anche qualche riga che riguarda il dopo-derby, e non vorrei perdermela.

lunedì 25 gennaio 2010

PIU’ AMORE DI COSI’

lunedì 25 gennaio 2010 11

Tutti QUI, per la cronaca dell’apoteosi nerazzurra.

domenica 24 gennaio 2010

NON SO CHE DIRE

domenica 24 gennaio 2010 11

Questo è il massimo. Quando troverò qualche parola per descriverlo, ve lo farò sapere.

Nel frattempo, spero di smettere di venire.

Anzi, no.

sabato 23 gennaio 2010

SENZA TROPPI FRONZOLI

sabato 23 gennaio 2010 8

Sarà che sono un po’ di parte, parecchio di parte, ma io questi tizi in rossonero non riesco proprio a considerarli un pericolo. Ho visto troppe loro partite, li ho analizzati troppo a fondo per poterli temere. Avranno anche fatto un gran girone d’andata, avranno anche vinto 8 delle ultime 9 partite, saranno anche in gran forma; per me rimangono quelli di 4 mesi e mezzo fa, e quindi una grandissima, splendida squadra di merda, senza andare troppo per il sottile.

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giovedì 21 gennaio 2010

VIGNETTE

giovedì 21 gennaio 2010 7

Vignette del giovedì: Galliani pin-up e Moratti che spara a vista.

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LO SCERIFFO BLANCOS – PT.5 - 2° TEMPO

Nel giro di una mezz’ora, nella quale Hag aveva curato i reduci dalla lotta, un vasto pubblico di persone, una quarantina circa  (di cui trenta abbonati) arrivò nei pressi della villa. Blancos disse loro di montare sulle mura e di cominciare con i cori. Una volta arrampicatisi, però, ai supporters si gelò il sangue: la vista dell’arrogante cane negro li sconvolse, toccandoli nel profondo. Dì lì a poco, i loro cuori furono colmi di rabbia, e, all’unisono, presero ad intonare insulti contro l’animale. 

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mercoledì 20 gennaio 2010

LO SCERIFFO BLANCOS – PT.5 – 1° TEMPO

mercoledì 20 gennaio 2010 3

Vista la crucialità della puntata (e la sua lunghezza), ho ritenuto necessario dividerla in due tempi. Tenetevi pronti: si va verso lo scontro finale.

Trascorsa la notte, la comitiva si rimise in viaggio. I due nuovi acquisti parevano aver superato il black-out della serata precedente, e dopo una sostanziosa colazione si presentarono al cospetto dello sceriffo, apparendo rinvigoriti e pronti all’azione.

“Su, ragazzi, in marcia”

Stavolta non ci furono particolari intoppi, e mezz’ora dopo la partenza i cinque cominciarono a scorgere, in lontananza, un puntino nel deserto, che si faceva sempre più grande man mano che avanzavano. Era la villa, il nascondiglio di Mo Ratos: non c’era alcun dubbio. Vedendola, Blancos cominciò a pregustare la vendetta. La resa dei conti era ormai vicina, e poteva già sentire l’odore del sangue del suo rivale nell’aria.

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martedì 19 gennaio 2010

LO SCERIFFO BLANCOS – PT.4

martedì 19 gennaio 2010 8

Riassunto delle puntate precedenti:

C’è un vecchio cazzone che soffre, un giorno incontra un mostro in un bar e per qualche motivo si convince che sia l’uomo in grado di risolvere i suoi problemi. Insieme a lui e ad un eccentrico barista si mette in viaggio alla ricerca della fonte di ogni suo guaio, che tempo addietro aveva pensato bene di nascondersi in qualche luogo sperduto. Grazie alle dritte di un ferroviere eremita, il vecchio cazzone scopre dove si nasconde il suo nemico e parte all’inseguimento, affiancato dai suoi fidi scudieri.

“Quanto manca?”, chiese Blancos ad Hag Ricol.

“Se continua ad andare così, meno di un’ora. Tra poco dovremo fermarci però, ha bisogno di fare rifornimento”

Carvalho Pazzo cominciò a rallentare. Faceva caldo, e per rendere al meglio aveva bisogno di un altro cocktail di Hag. Poco prima di fermarsi, sorpassò due uomini che sostavano al ciglio della strada.

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lunedì 18 gennaio 2010

LA SQUADRA DELL’AMORE

lunedì 18 gennaio 2010 4

Tutti QUI per la necessaria ode a coloro che hanno portato l’amore a San Siro.

giovedì 14 gennaio 2010

VIGNETTE

giovedì 14 gennaio 2010 6

Ritorno delle vignette (ogni volta è un ritorno: che qualcuno stia battendo un po’ la fiacca?) con Ciruzzo assoluto protagonista.

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mercoledì 13 gennaio 2010

UN NUOVO 5 MAGGIO

mercoledì 13 gennaio 2010 15

Era sotto i miei occhi da agosto, ma soltanto adesso ci ho fatto caso: nell’ultima di campionato, ci sarà Milan-Juventus. Con l’Inter impegnata a Siena, mi sono immaginato un ipotetico finale di campionato al cardiopalma: Inter prima in classifica, con due punti sul Milan e in vantaggio negli scontri diretti (basta quindi un pareggio a Siena per vincere lo scudetto); Juve già matematicamente terza e con Montero in panchina a fare da traghettatore. Siena ampiamente retrocesso.

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martedì 12 gennaio 2010

IMMAGINI COMPROMETTENTI

martedì 12 gennaio 2010 6

Catturasaw

“Senti, allora, quanto hai detto che vuoi?”

“Cinquanta”

“Ho anche un paio di amiche, questa riccia qui accanto e quella manza che sta arrivando, con la pelliccia e la sciarpa lunga sei metri”

“Con amiche, cento”

“E con cento possiamo..”

“Tutto”

“Ok, tieni”

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lunedì 11 gennaio 2010

SEGGIOLINI (E NON SOLO) IN FIAMME

lunedì 11 gennaio 2010 9

Per leggere il post, cliccate QUI.

Perché continuate a leggere? Ho detto di cliccare lì.

Capito? Lì.

giovedì 7 gennaio 2010

UN UOMO ELEGANTE

giovedì 7 gennaio 2010 18
Nella giornata del ritorno in serie A di Beckham, l'unico calciatore del mondo che gioca in due squadre, e della prestazione maiuscola di Vieira, che presto ci lascerà riducendo ulteriormente il monte dei giocatori simpatia (già avevamo subito un duro colpo con la partenza di Ciccio Suazo, che non ho ancora digerito), a spiccare, più di chiunque altro, è Antonio Conte, un uomo che è sempre stato il mio punto di riferimento in quanto a stile ed eleganza.

Prestazione da vero duro, la sua: prima, durante una partita nella quale la sua squadra è riuscita a prendere gol addirittura da Pazienza, non abbassa la testa di fronte agli sberleffi del pubblico e anzi lo affronta fieramente, dichiarandosi pronto a salire in tribuna e prendere tutti a schiaffoni; poi, nel dopo-gara, passa dalle parole ai fatti, scagliandosi con rabbia contro il muro dei contestatori, con una mano protesa verso la folla e l'altra a protezione del peloso animale che cova la sua testa. Verde di rabbia, con la camicia a brandelli, sembrava sul punto di fare una strage, ma fortunatamente per i tifosi bergamaschi è stato placcato da una cinquantina di uomini accorsi sul posto per fermarlo.

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