lunedì 20 dicembre 2010

DI NASCOSTO

lunedì 20 dicembre 2010

Stanotte, mentre tornavo a casa, le luci della palestra della mia via erano accese. Mi sono avvicinato, ho sbirciato un po’ e che ho visto? Stankovic che faceva la lat. Appena si è accorto che lo stavo guardando, è corso a rifiugiarsi negli spogliatoi, ma, ironia della sorte, proprio in quel momento stavano uscendo Obi e Biabiany con i guanti da culturista. Saranno state le quattro di notte, roba da non crederci. Alzando un attimo lo sguardo ho visto Santon aggrappato agli anelli alla Yuri Chechi. Cordoba faceva il tapis roulant correndo con le mani, in verticale. Materazzi stava fuori a fare il palo.

A un certo punto, un tizio grasso, forse un kebabbaro, ha parcheggiato la sua auto lì nei pressi e si è incamminato verso la palestra. Appena riconosciuta la macchina, Materazzi è entrato dentro ed ha dato l’allarme. In men che non si dica tutti gli attrezzi sono stati rimessi a posto, le luci sono state spente e si è trovato addirittura il modo di dare una lustrata al pavimento. Il tizio è passato davanti all’entrata con fare insospettito, ha dato un’occhiata all’interno ed ha cercato di captare qualche rumore, ma senza successo. Tempo dieci minuti ed è tornato alla macchina.

“Oh, via libera”, ha detto Materazzi.

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