mercoledì 8 dicembre 2010

STAMATTINA NON CONTAVA

mercoledì 8 dicembre 2010

Città. Prime luci dell’alba. Un uomo attraversa la strada. Mentre cammina un’auto sbanda e lo travolge. Prima di essere colpito, getta un ultimo sguardo terrorizzato verso la macchina, e vede che il conducente ha la faccia appoggiata al volante, gli occhi chiusi. Vede che se la sta dormendo profondamente, insomma.

L’uomo non è morto, è cosciente. Ma ha parecchie ossa rotte, non se la passa esattamente bene. L’investitore scende per rassicurarsi sulle sue condizioni.

- Oh merda..merda! Ehi! – gli scuote lievemente la testa – Mi sente? E’…come..come sta?

- Stavi dormendo, bastardo..stavi..ti ho visto – fa la vittima, con voce trascinata, velata dal dolore.

- Mia moglie ieri ha fatto i peperoni, lo sa che non dormo se li mangio! Se poi la mattina ho un po’ di sonno non è mica colpa mia!

- Ma..di che cazzo stai parlando? – tossisce, sputa sangue – Che cosa significa che non è colpa tua? Coff..e..e chiama un’ambulanza, imbecille!

- Se dice che l’ho investita perché avevo sonno..se dice che l’ho investita perché avevo sonno è un ignorante.

- Un..ignorante?

- Esatto, i-gno-ran-te. Tralascia tutti i difetti di produzione della macchina, trascura la possibilità che chi l’ha costruita abbia..per esempio..sbagliato..sì, sbagliato a settare i freni! Ecco, giusto! Per non parlare del fatto che al giorno d’oggi ancora le vetture non hanno un sistema autofrenante, mica è colpa mia se gli scienziati si grattano le palle invece di costruire cose utili. E poi, oh, domani ho una riunione importante a lavoro, non posso essere concentrato sul resto, ho la mente occupata.

-..Eh?

- Questo viaggio in auto non era importante, quello che conta sarà domani, quando dovrò andare alla riunione. Prima di partire, poco fa, mi ero detto “sì, ok, ora cercherò di non investire qualcuno, ma comunque viaggio con calma, cioè, se mi viene sonno un pisolo me lo faccio, anche mentre guido, d’altra parte non è colpa mia se ieri c’erano i peperoni”

L’uomo investito è sconcertato. Vorrebbe replicare, ma le forze lo stanno abbandonando, quindi si limita ad una serie di grugniti il più rancorosi possibile:

- Affhhhaann…hhh..stthhhronz..figl…figlputth

- Tra un paio di settimane mi arriva la macchina nuova, che non ha il sistema autofrenante ma una roba simile, poi ho la visita dal dottore per quei bruciori di stomaco che non mi fanno dormire, ed inoltre avrò più sicurezze sul lavoro..ecco, tra un paio di settimane avrò buone possibilità di guidare alle prime luci dell’alba senza mettere sotto nessuno, ma nel frattempo, ehi, eheh, nel frattempo bisogna avere pazienza, insomma, mica vorrà puntare il dito contro di me, spero.

L’uomo maledice un’ultima volta il suo investitore e poi spira, stroncato dalle lesioni interne e dalle parole del pazzo.

- E comunque mi è piaciuta la reazione della macchina dopo l’incidente, non si è disunita, è rimasta lì, tranquilla, senza perdere la testa – sente il polso, capisce che è morto – senza…
vabbè, ciao eh.

L’investitore corre verso la macchina e mette in moto.

“Non vorrei che qualcuno mi vedesse sul luogo dell’incidente, potrebbe pensare che sia stata colpa mia”, pensa mentre si allontana a tutta velocità.

2 commenti:

fcoraz ha detto...

Stai parlando de "Il suonato di Brema"?

Grappa e Vinci ha detto...

sto parlando un po' di tutti, ma principalmente di lui, sì

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