martedì 28 luglio 2009

ARRIVATO'O

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Anche se..



lunedì 27 luglio 2009

DERBY

lunedì 27 luglio 2009 7
Sì lo so, era un'amichevole di poco conto, ma proprio non ci stavo a perdermela. Poi, voglio dire, quando sono uscite le formazioni ufficiali ed ho saputo che quella del Milan prevedeva Thiago Silva-Onyewu come coppia centrale, oltre agli altri 8 catorci (se ne salva solo uno, che andrà via l'anno prossimo), dovevo per forza assistere a questa partitona.

Dunque, mentre lo streaming annaspa, inizia il derby, e dopo quattro minuti il buon Oguchi dalle sembianze adrianesche ha già dato bella mostra di sè, accasciandosi in terra in compagnia di ThiagoSilvaMeglioDiThuram (l'ha detto Ancelotti). Le emozioni più forti, però, arrivano da un Dinho in forma strepitosa, che al decimo esala l'ultimo respiro e si pianta sulle ginocchia dopo essere stato bruciato da Cambiasso, mentre sugli spalti si invoca l'eutanasia.

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domenica 26 luglio 2009

IBRA

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Grazie di tutto, grazie di questi tre anni fantastici dove grazie soprattutto a te abbiamo vinto più di quanto avevamo fatto negli ultimi 40 anni. Grazie per averci fatto sobbalzare sui seggiolini o sul divano con acrobazie da ginnasta, per quel pomeriggio di Parma, per il gol alla Sampdoria con tre difensori saltati con un tocco, per il sombrero su Nesta, per le occhiate a Ronaldo in quel derby che hai risolto, per tutti e 66 i tuoi gol, per essere stato uno dei migliori attaccanti della storia dell'Inter (forse, il migliore, se si calcola che l'innominabile ci ha portato solo una Coppa Uefa).
Non me ne frega un cazzo dei suca-suca, delle sfanculate e delle bizze varie. Con te ho goduto come mai mi era successo, ho visto gobbi strapparsi le dita a morsi vedendoti mentre ci regalavi gli scudetti, ho visto i gonzi prendersi 60 punti di distacco in tre anni, sette o otto in più di quelli presi dalla Fiorentina. Mi sono proprio divertito, insomma.

Grazie. E buona fortuna.

venerdì 17 luglio 2009

IBRARRIVEDERCI

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"Con l'Inter l'accordo è totale. Ma la trattativa non è chiusa, manca l'assenso dei giocatori".
Joan Laporta



Ormai, la nostra unica speranza è la sua testa fallica.
Non parlo di ragioni tecniche, o simili. E' che ormai mi sono affezionato al nasone che sfancula tutto e tutti, si carica la squadra sulle spalle e che ha una cosa fondamentale, una cosa che davvero in pochi hanno: la voglia di vincere.

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giovedì 16 luglio 2009

GIORNATE GRADEVOLI

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Mentre il presidente del Siviglia, Josè Maria Del Nido, respinge stizzato l'offerta del Milan, che aveva messo sul piatto un cesto di frutti tropicali per avere Luis Fabiano, Leonardo ha preso la licenza media superiore. Brillante la prova del neo allenatore rossonero all'esame orale, dove ha discusso una tesina sul fascismo con approfondimento su d'Annunzio.

Nella serata di ieri, poi, è giunta un'altra buona notizia: Maxwell è del Barcellona. Non che disprezzi il giocatore, intendiamoci: è che il fatto che Raiola abbia qualche motivo in meno per rompere le palle non può che rallegrarmi. Certo, il fatto che Obinna abbia portato più soldi di lui fa un po' pensare sul suo reale valore, ma tant'è.

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lunedì 13 luglio 2009

IL PRECAMPIONATO PIU' BELLO DEL MONDO

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Fa uno strano effetto vedere il Milan impegnato con avversari importanti. Il test di ieri col Varese era una gara da prendere con le molle: di solito, i dirimpettai dei ragazzini terribili di Milanello sono di ben altro rango.
Cioè, come dire..fanno schifo. I match contro le associazioni di sindacalisti albanesi e le selezioni di aristocratici arabi non sono molto probanti, a pensarci bene.
Ecco, il Varese invece è già un avversario tosto. Neopromosso in Prima Divisione, tante ambizioni ed un glorioso ed impavido capitano: Maurone Milanese. Una sorta di Juventus, insomma.

Per la cronaca, gli uomini di Leonardo hanno prevalso con un netto 2-0, come per far capire bene chi comanda dalle nostre parti. Doppietta di Inzaghi, "il Cannibale" (gazzetta docet).
In tribuna, Berlusconi ritratta le dichiarazioni della settimana scorsa sull'Inter, affermando che "il paragone era dal solo punto di vista tecnico". Stupore fra i presenti: nessuno si aspettava un qualsiasi retrofront da un uomo del suo spessore. Il patron milanista ha poi aggiunto che le sue dichiarazioni sono state travisate dai soliti socialisti, che la giustizia ad orologeria ha colpito ancora e che lei, Santoro, fa un uso criminoso del servizio pubblico.

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giovedì 9 luglio 2009

IL PIZZINO

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Questo paese non smetterà mai di scioccarmi, di farmi reagire alle (purtroppo difficili da reperire) notizie di contenuto "politico" con incredulità, scalpore, rabbia.
In questi giorni, poi, penso che si stia toccando l'apice assoluto, una vetta inarrivabile che ci pone a capo dell'enorme piramide di sterco che caratterizza la scena internazionale. Credo che il più basso livello di civiltà, etica e, soprattutto, libertà sia ciò che contraddistingua il nostro paese nel mondo: non so a quante nazioni possiamo ancora essere secondi, in termini di degrado dei tre valori sopracitati.

Avremo, prossimamente in discussione alle Camere, una legge-bavaglio ad Internet, ai blog, e a tutti coloro che cercano ancora, nonostante l'assuefazione che ci circonda, di togliere le fette di salame dagli occhi delle persone, di destarle dal loro torpore. Una legge figlia di un personaggio come Angelino Alfano, uno che 13 anni fa abbracciava calorosamente Croce Napoli (boss mafioso di Palma di Montechiaro) al matrimonio di sua figlia, per poi dichiarare, una volta sputtanato, che non aveva "nessuna memoria di quel matrimonio", e che non ha "mai partecipato a matrimoni di mafiosi o dei loro figli, non conosco la sposa, Gabriella, né ho mai sentito parlare del signor Croce Napoli che lei mi dice essere stato capomafia di Palma di Montechiaro", per poi recuperare incredibilmente la memoria il giorno dopo ed ammettere di essere stato a quel matrimonio, ma di essere stato invitato dallo sposo. Come non credergli?

No, questo per dire chi è Alfano. Fine della digressione.

Dicevo, abbiamo la legge-bavaglio, abbiamo un premier che piazza mignottoni nel Parlamento Europeo (giusto perchè non ci basta fare quello che facciamo nel nostro paese, vogliamo pure esportare le usanze locali all'estero), ed ora, alla vigilia del G8, abbiamo una notizia-bomba che ci scoppia in mano, nonostante i pennivendoli inginocchiati stiano fingendo di non accorgersene.
Io però, che me ne sono accorto, ve la svelo in tutto il suo splendore.
Lo snodo centrale della vicenda è una certa lettera, quella che ho postato in cima a questo intervento. La ripropongo, casomai non aveste voglia di tornare su (è liberamente tratta da "L'Espresso").

Sì, lo so, non si legge un cazzo. Ma io sono attrezzato e vi posto anche la trascrizione di questo mirabile manoscritto.
"... posizione politica intendo portare il mio contributo (che non sarà di poco) perché questo triste evento non ne abbia a verificarsi. Sono convinto che questo evento onorevole Berlusconi. Vorrà mettere a disposizione le sue reti televisive"
Questa roba, scritta in un italiano arcaico e stentante, è un pezzo di una lettera rinvenuta in casa Ciancimino (ex sindaco mafioso di Palermo, referente politico di Cosa Nostra) circa 4 anni e mezzo fa. In questi giorni, è finalmente saltata fuori, ed è ora agli atti nel processo d'appello al tribunale di Palermo contro il simpatico Marcello Dell'Utri, già condannato in primo grado a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Un po' strano che sia venuta fuori solo adesso, dopo 4 anni. No?
Comunque sia, questo "pizzino" è di provenienza corleonese, ed è approssimativamente datato 1994. I magistrati lo imputano direttamente a Totò Riina (o un suo referente), che lo ha portato all'attenzione dell'onorevole Berlusconi tramite una fitta rete di piccioni viaggiatori, che rispondono (o rispondevano) ai nomi di Bernardo Provenzano, Massimo Ciancimino e, con ogni probabilità, Marcello Dell'Utri, l'ultimo contatto, l'anello di congiunzione tra il sindaco mafioso e il caro Silvio.
Nello stralcio di lettera si parla di favori che l'onorevole avrebbe dovuto fare alla mafia, mettendogli a disposizione una delle sue reti televisive, parlando di un "triste evento" nel caso in cui il "Cainano" (cit.) non avesse dovuto adempiere.

Ecco, mi sembra una notizia di un certo rilievo. Peccato che i "giornalisti" nostrani non sembrino appassionarsi più di tanto a tutto ciò, essendo assetati di veline e letteronze (non che non si debba parlare anche di questo, per carità). I telegiornali, invece, tacciono completamente, impegnati come sono ad informarci di quante mozzarelle abbia mangiato Michelle Obama. Ma vabbè, si sa, non c'è niente di cui sorprendersi.

Spulciando un po' tra i libri di Travaglio, poi, si può poi trovare un'interessante intercettazione, risaltente al 1988, tra Berlusconi e un certo Della Valle (non quello della Fiorentina, eh), che lo stesso Travaglio ha citato nell'ultima puntata della sua trasmissione settimanale sul blog di Beppe Grillo. Io, che sono un bravo ometto, ho trascritto anche questa.
B: “ sono messo male fisicamente e poi ho tanti casini in giro, a destra e a sinistra. Ne ho uno abbastanza grosso, per cui devo mandare via i miei figli, che stanno partendo adesso per l’estero, perché mi hanno fatto delle estorsioni in maniera brutta”
DV: “ O Madonna!”
B: “ è una cosa che mi è capitata altre volte dieci anni fa e ora sono ritornati fuori”.
DV: "Silvio va beh, ma hai Saint Moritz, no? Sennò ti dicevo se vuoi mandarli, i figli, anche qui a casa mia non ci sono problemi”,

B: “ grazie, li mando molto più lontani. Sai, siccome mi hanno detto che, se entro una certa data non faccio una roba, mi consegnano la testa di mio figlio a me e espongono il corpo in Piazza Duomo...” “
DV: "O Madonna!”
B: “ allora sai, sono cose poco carine da sentirsi dire, e allora ho deciso: li mando in America e buonanotte, perché ho un po’ di cosette da fare”.
DV: “ ma ti hanno dato una data? Ti hanno dato un ultimatum? Fino a quella data lì vai anche tu, no?”
B: “ no, no, io qui sono difeso per casa”
DV: “devono passare sul mio cadavere”,
B: “ sì, così ci mettono la bomba in due e ci fanno saltare in due”
DV: “ ma cosa vuoi che ci facciano saltare, la bomba?”

(le intercettazioni non le ha inventate quel comunista mangiabambini di Travaglio, ma erano agli atti di un processo contro Della Valle, allora accusato di bancarotta e col telefono sotto controllo).

Bene, quindi abbiamo un presidente del Consiglio che, negli anni, è stato più volte sotto ricatto della mafia, ed anzi è stato probabilmente costretto ad entrare in politica anche per poter essere incaricato da Cosa Nostra per svolgere particolari incarichi una volta alla guida del paese.
Non è niente di nuovo: che berlusconi avesse contatti con la mafia, lo sapevamo tutti. Ora però, ci sono anche le prove. E' un po' come la storia di Moggi e degli arbitri: era chiaro che ci fosse qualcosa di strano, ne eravamo tutti a conoscenza. Poi, un giorno, sono saltate fuori le prove, e qualcuno è stato tolto di mezzo.

Mi auguro che qualcuno, in merito a quel pezzo di lettera, ponga delle domande al caro papi, vista la rilevanza anche penale del pizzino che è stato rispolverato, dopo anni di oblio per i quali possiamo ringraziare il rispettabile Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia.

Leggete con attenzione: quando il capolavoro giuridico (l'ennesimo) di Angelino Jolie verrà approvato, a scrivere di queste cose probabilmente rischierò da 1 a 3 anni di carcere.
Battiamo il ferro, finchè si può.

martedì 7 luglio 2009

COLPACCIO

martedì 7 luglio 2009 8
Oggi, finalmente, posso tornare a parlare di Milan.
Sono stato male in questo periodo, mi sono mancate le vicende (calcistiche) dei Berluscones, ormai entrati in quella sfavillante fase che sarà il dopo-Kakà.
Ieri, capitan Viagra ha rilasciato una comica e memorabile intervista, nella quale, come tutti sappiamo, ha dichiarato che il suo Milan è al livello dell'Inter, che Leonardo sarà come Sacchi e Capello, che tecnicamente non ce ne sarà per nessuno e che a giorni compierà 23 anni.
L'ultima di queste divertenti freddure è di gran lunga la più credibile; paiono addirittura essersene accorti anche i tifosi milanisti, i mitici gonzi che riempiono gli stadi per anziani pachidermi e intonano canti sotto casa di giocatori del Real Madrid. Se persino questa gente ha capito, ed ha cominciato ad agire di conseguenza non rinnovando gli abbonamenti, significa che la situazione è proprio grave.

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mercoledì 1 luglio 2009

PAPI E LE MASSE

mercoledì 1 luglio 2009 110
Più passa il tempo, più le analogie tra il rapporto che lega Berlusconi ai tifosi del Milan e quello che lega lo stesso cavaliere al popolo italiano mi balzano chiaramente agli occhi.
In questi anni, infatti, mi sono accorto di quanto sia facile rilevare tutta una serie di fattori comuni nelle relazioni che silvio ha con le masse.
Innanzitutto, egli vi entra in contatto per questioni di propria convenienza, e non per difenderne e tutelarne gli interessi: è il caso dell'acquisto del Milan, concluso, tra l'altro, per il semplice fatto di non essere riuscito ad acquisire l'Inter (squadra della quale era tifoso in gioventù), e del ben più grave ingresso in politica, effettuato per sfuggire a quello che la giustizia gli avrebbe altrimenti riservato ("se non andiamo in politica ci accuseranno di essere mafiosi" - Silvio Berlusconi, 1992 ).

Una volta giunto al potere, il cavaliere inizia in quella che è la sua mission: servirsi dello strumento acquisito per perseguire i propri interessi. Così, come la presidenza del Milan è divenuta un'importante fonte di voti e di consensi generali, la presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha permesso a), di mettere in atto il famoso meccanismo di leggi ad personam che tutti conosciamo, e di servirsene per evitare tutta una serie di procedimenti giudiziali a suo carico, e b), di realizzare progressivamente il piano di Licio Gelli, volto alla disintegrazione silenziosa della costituzione e al raggiungimento di una forma di governo definibile come "autoritaria".


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