
(nella foto: mettetevi a stimolare Seedorf, se avete le palle)
(nella foto: mettetevi a stimolare Seedorf, se avete le palle)
Leggi tutto...(nella foto: se non ce l'avessero già, comprerebbero anche lui)
Leggi tutto...Andreinha, uno dei tre prestanti compagni di chiacchiere di Ronaldo, quella sera al motel
Patricia, compagna/o di giochi di Adriano nei bagordi di qualche notte fa
Per dire, anche sui trans vi battiamo.
Massì, in fondo questo squadrone non ha bisogno che di un paio di innesti, uno in attacco e uno in difesa.
Per quanto riguarda il centrocampo, nessuna operazione all'orizzonte: in effetti, quando puoi contare su crack come Emerson, Pirlo e Gattuso, senza dimenticare il ritorno di Brocchi dal prestito, non hai certo bisogno di scandagliare l'Europa e il mondo intero per rinforzarti.
Meglio così, le altre squadre avranno più possibilità di chiudere trattative importanti. Si sa che quando il Milan piomba sul mercato, tutti i migliori giocatori disponibili vengono improvvisamente pervasi dal desiderio di vestire la maglia rossonera; è evidente che la coppa Uefa e la lotta per il preliminare di Champions sono vetrine che fanno gola a molti.
Ricapitolando quindi, due acquisti. La difesa verrà rinforzata con l'acquisto di un centrale, visto che di terzini, col sempre più probabile rinnovo di Favalli, proprio non ce n'è bisogno. C'è poi il 28enne Antonini che scalpita: giusto dare una possibilità anche ai giovanissimi.
Di un portiere, nonostante l'infortunio di Abbiati, neanche l'ombra. Pensandoci bene, una società che dà 4,5 milioni netti all'anno a Dida non deve capirne molto, di portieri.
Per l'attacco, una new entry è annunciata. Mah, questi matti hanno Shevchenko e si buttano lo stesso sul mercato.
Ingordi.
Da queste considerazioni si può facilemente evincere che, anche per il prossimo anno, non ce ne sarà per nessuno. Non so davvero perchè le altre società si affannino a reperire rinforzi in giro: con questo Milan in circolazione, farebbero tutti meglio a dedicarsi a qualche altro passatempo.
(nella foto: un possibile cavallo di ritorno)
Inutile dire che Lippi aspetta tutti a braccia aperte, specialmente l'ultimo di questa lista.
Intanto, in Brasile, un grande trionfo per la scienza: per la prima volta, un elefante è riuscito a segnare una doppietta nel campionato paulista di calcio. Maglia bianca, numero 9 sulle spalle, il proboscidato si è mostrato a suo agio sul campo da gioco, e visti i risultati l'esperimento dovrebbe ripetersi.
(nella foto: ciao, mi manda Elkann, gioco mezz'ala destra)
Leggi tutto...(nella foto: sterco su carta)
Leggi tutto...(nella foto: "Nooo, Ronaldo coi capelli afro no, vi prego")
Leggi tutto...(nella foto: Maldini, l'imprevedibile, si fa sentire in marcatura)
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Notevole, non c'è che dire. Da quest'orgia di fesserie emerge chiaramente che Marco Travaglio, in materia calcistica, è a dir poco un ignorante.
Si parte con l'intelligentissimo paragone Mancini-Mourinho: 1 punto in meno per il portoghese, che tra l'altro ha pure una squadra più forte (più forte? più vecchia di un anno, forse). Come a dire, ma che l'avete preso a fare.
Inutile sottolineare l'assurdità di questi paragoni: il campionato è diverso ogni anno, e le variabili sono tantissime (infortuni, fortuna, decisioni arbitrali, coppe europee, pressioni mediatiche, eccetera). Se proprio si vorranno fare dei confronti, che si facciano quando il torneo sarà finito. Evidenziare che dopo 28 giornate Mancini aveva un punto in più di Mourinho è davvero senza senso.
Nel prosieguo dell'articolo, Travaglio definisce poi Mourinho come una sorta di giullare, un allenatore che di calcio capisce poco ma che in compenso è bravo davanti alle telecamere. Dice che il portoghese, prima di arrivare all'Inter, ha vissuto "alterne fortune", ed ora ha trovato l'America in Italia. Vengono riportate, poi due frasi-cult del portoghese, senza però che siano contestualizzate: mezzucci da pseudo-giornalismo. Mou non si autodefinì "Special One", disse soltanto che tutti gli allenatori che hanno vinto la Champions sono speciali, e che quindi lo è anche lui; per quanto riguarda la sparata "Dio, e dopo di lui io", la dichiarazione completa è "Se avessi voluto vivere tranquillo sarei rimasto al Porto, con la Coppa dei Campioni, Dio e dopo di lui io", che sta a significare che lui è uno che ama le sfide, non un folle che si crede l'onnipotente.
Verso la fine dell'articolo, infine, la bomba: in Italia ci sarebbero almeno trenta allenatori più bravi di Mourinho che, sebbene abbia a disposizione una squadra di fenomeni, rischia di non vincere.
Tutto questo mi lascia davvero basito.
Vorrei ricordare a Travaglio che Josè Mourinho, all'età di 46 anni, ha già vinto tutto a livello di club, cosa di cui possono fregiarsi davvero pochi allenatori al mondo. E che questo tutto l'ha vinto non col Manchester Utd, o col Barcellona, ma col Porto.
Capito? Col Porto. Una squadra costruita da lui in persona, piena di gente che prima di essere allenata dallo Special One era semisconosciuta ed in un paio di stagioni s'è ritrovata campione d'Europa (dopo aver vinto anche una Uefa).
Vorrei ricordargli anche che Mourinho ha vinto in tutte le squadre che ha allenato, e che da quando lui le ha lasciate, le sue ex-squadre di vittorie ne hanno collezionate davvero poche.
La storia dei trenta allenatori migliori di Mourinho, poi, la dice lunga sull'incompentenza di Travaglio. A chi si riferisce? Dove sono questi trenta geni in grado di umiliare Mourinho? Sta parlando di Spalletti, Ranieri, Prandelli e compagnia bella? Sta parlando di eterni piazzati, di allenatori monoschema, che dicono sempre le stesse cose?
Nessuno di loro riuscirà a vincere quel che ha vinto Mou, nemmeno in quarant'anni. Eppure, a quanto pare, ne sanno più di lui. Per quanto mi riguarda, neppure Ancelotti, schiavo di una società folle e dei debiti di riconoscenza, è un tecnico migliore di Mourinho.
Comunque sia, non è possibile che si conceda l'opportunità di parlare a queste persone che, animate da astio e rancore, non sono assolutamente in grado di partorire qualcosa di sensato. L'articolo di Travaglio assomiglia molto ad uno sfogo, di quelli che si sentono al bar. Scrive senza cognizione di causa, senza argomentazioni, solo con rancore.
Caro Travaglio, l'Inter ha una squadra di fenomeni che vincerebbero anche da soli? Ah sì? E dove sono sti fenomeni? Perchè non me li presentate? Sarei felice di goderne.
L'Inter ha 5 giocatori di livello superiore (Julio Cesar, Maicon, Samuel, Cambiasso, Ibra) che bastano per vincere in Italia, ma non per farlo in Europa. Tuttavia, una squadra non è fatta di 5 giocatori, ma di quasi 30, e per farli rendere al meglio c'è bisogno di un grande allenatore, che sappia come schierarli e soprattutto sappia gestire un gruppo di persone in competizione fra loro ogni giorno.
Mi sembra di ricordare che il Real dei galacticos, o il Barcellona dei due anni scorsi non abbiano vinto niente, pur avendo una rosa fatta di campionissimi (probabilmente superiori a quelli che ha l'Inter adesso) ma non un'adeguata guida tecnica.
E mi sembra di ricordare pure che un certo Lippi, detto anche "Mr. Carta Bianca", con circa 170 miliardi messi a disposizione da Moratti per comprare qualunque giocatore volesse, sia arrivato quarto (e dopo aver vinto uno spareggio grazie ad uno che secondo lui non meritava di giocare, un certo Baggio). Anche lui è fra i trenta che danno la paga a Mourinho? Probabilmente sì.
Travaglio sì, che se ne intende.
Josè, Josè: rischi di non vincere il campionato! Non è mica vero che lo stai dominando dalla prima giornata, e che a dieci partite dalla fine hai 7 punti di vantaggio sulla seconda e una quarantina sulla terza! La verità è che stai rischiando di perdere.
Ripeto: Travaglio sì, che se ne intende.