La cronaca della giornata con i miei amiconi Diego ed Esteban, QUI.
martedì 30 marzo 2010
domenica 28 marzo 2010
venerdì 26 marzo 2010
VIGNETTA!
Come un boato nel silenzio, un fulmine a ciel sereno, un’espulsione contro il Milan, ecco spuntare una vignetta. Oh, sì.
Leggi tutto...mercoledì 24 marzo 2010
ATTAPIRATI
Tralasciando i discutibili verdetti dell’ultima giornata di campionato, domani sera Valerio Staffelli consegnerà un tapiro a Figo per l’uccisione del gatto nero, uno a Mancini per il sarto mafioso, uno a Moratti per Guidorossitronchetti e diciotto a Branca per aver ceduto Favalli e Mancini al Milan.
Leggi tutto...martedì 23 marzo 2010
IL TAMPONAMENTO
La settimana del sorpasso si è conclusa con un tamponamento evitato per un pelo, con il vecchio col cappello che inchioda improvvisamente per far attraversare la strada ad un passero mentre tu stai mandando un messaggio ed hai due dita nel naso. Non so quanto calzi questo “correlativo oggettivo” (sarebbe meglio abbondare con le virgolette), ma mi andava molto di scrivere del vecchio col cappello, visto che ieri mattina ho avuto il piacere di farmi sbarrare la strada da uno dei maggiori esponenti di questa discutibile categoria di automobilisti. Credo che facesse parte dei GPPRICSLSQSIRMAN, Gente Pagata Per Romperti I Coglioni Sbarrandoti La Strada Quando Sei In Ritardo Ma Anche No, la celeberrima organizzazione che invia giornalmente su tutte le strade milioni di vegliardi, profutamente stipendiati per piantarsi davanti alla macchina di una persona che ha visibilmente fretta con l’espresso ordine di non superare i 13 km/h e di seguire complicate traiettorie che gli permettano di occupare l’intera carreggiata, rendendo impossibile il sorpasso.
Poi volevo parlare del tamponamento evitato per un pelo, visto che vicino all’università un altro GPPRICSLevvabbè ha tentato di prendermi in pieno con l’intento di intrappolarmi in un CID dai mille risvolti, risultato per il quale sarebbe stato ricompensato con dei bei soldoni in busta paga. Ma finiamola qui, sto divagando.
Ieri sera mi sono sorbito circa metà del pessimo teatrino Balotelli-Striscia, col succinto e provocante Staffelli che ha portato in dono al nostro problematico attaccante una maglia del Milan, un rigore dubbio e una maglietta di solidarietà recitante “se saltelli muore Staffelli”. Senza rancore eh Mario (anzi, forse un po’) (sì, diciamo con rancore, altro che tenerla, quella maglia), ma du palle. E sempre senza..anzi, con rancore, Striscia, Mediaset, Fininvest e i quattro miliardi di manifestanti in piazza, andate a dare tapiri a Pato che si strappa facendosi il bidet o al Maiale che è stato farcito anche dal Blackburn, che è gente che merita.
Se poi volete esagerare, portatene qualcuno anche al garbato vicepresidente, l’uomo che ha lo stile di non parlare degli arbitri, ed anche quello di sfollare in un quarto di Champions.
Leggi tutto...domenica 21 marzo 2010
venerdì 19 marzo 2010
ITALIA AMORE MIO
Il mistero del perché questa stramba Inter non annoveri tra le sue fila un maggior numero di calciatori italiani si fa sempre più fitto. Vedendo le scintillanti prestazioni del Milan prima e della Juventus poi, non si riesce davvero a capire perché la squadra nerazzurra non abbia attinto a piene mani da questa fantastica generazione di calciatori nostrani, ormai quasi prepotenti nel ribadire in tutti gli stadi d’Europa la propria superiorità nei confronti dei commedianti stranieri.
Ieri sera, la Juve dei gladiatori è andata ad imporre la mentalità europea nell’inespugnabile Craven Cottage, tana del micidiale Fulham guidato dall’uomo che preferiva Pistone per la sue capacità di ripiegamento. Prova di personalità per i ragazzi di Zac, guidati dal sempreverde Cannavaro, che in ventisei minuti riesce a fare più danni di quanti ne farebbe Muntari nel pieno del ramadan, e da Diego, piedi da campione e carattere da leader. Per la Juve, quattro reti sul groppone, due espulsi e quattordici tiri verso la porta di Chimenti, di cui uno sul palo e un altro sulla traversa: numeri importanti, numeri di una gara giocata col piglio proprio dei cinque campioni del mondo che la corazzata torinese annovera in rosa. E’ il trionfo di tutti, dal d.s. Secco, asso pigliatutto nel mercato estivo, al CdA che ha affidato la fuoriserie bianconera ai due luminari che si sono alternati in questa sfavillante stagione, passando per Tuttosport che la scorsa settimana ha giustamente sottolineato come toccasse alla Juve, ancora una volta, tenere alto il vessillo italiano nell’Europa che conta.
Sette reti dal Manchester, cinque dal Fulham, sei dal Panathinaikos. A volere essere precisi, anche cinque pere dal Bayern Monaco, di cui quattro in casa, e uno 0-1 interno con lo Zurigo. Grandi imprese, grandi serate, grandi pagine di storia scritte dalle vere squadre italiane, quelle che scendono in campo piene di ragazzi italiani purosangue, allenate da italiani o italianizzati, che giocano all’italiana, vincono, divertono, stupiscono. E’ assurdo come l’Inter sputi sopra questa razza superiore, su queste autentiche macchine da football, puntando piuttosto su gentaglia come camerunensi e olandesi, gente che non ha mai vinto un mondiale, gente senza mentalità europea, robaccia scartata da un club come il grande Real. Fortuna che in Italia ci sono altre squadre, di ben altra pasta, che tengono al sicuro il nostro Ranking Uefa.
Anche se oggi alle dodici non avranno granché da fare.
Leggi tutto...mercoledì 17 marzo 2010
martedì 16 marzo 2010
lunedì 15 marzo 2010
venerdì 12 marzo 2010
SBUGIARDATI
Ci voleva, questo mercoledì di Champions. Grazie al Manchester, finalmente è stata tolta la gigantesca quanto insopportabile campana di vetro che proteggeva questa squadra mediocre. Proprio nella competizione prediletta, proprio nel giorno che doveva essere quello dell’impresa, della storia, è arrivata la (seconda) (terza) mazzata più roboante dell’anno. I giochini coi media, i rigoretti, le squalifiche, le ammonizioni per simulazione a centrocampo, gli applausi ironici, ieri sera non c’erano. C’era un inedito mondiale, la novità del 2010: il Milan che gioca una partita di calcio, una partita vera, contro un avversario che dà tutto per vincere e con un arbitro che si limita a far rispettare il regolamento da ambedue la parti. E così, la campana si è frantumata, il castello di carte si è sparso sul pavimento, il teatrino è crollato e la realtà è emersa. Ok, basterà una vittoria col Chievo per ricostruire tutto, nel giro di qualche giorno i gonzi si dimenticheranno di tutto quanto e nel caso il Chelsea ci facesse fuori (in qualsiasi modo, anche con un gol al 99esimo di Ancelotti in fuorigioco) esulterebbero come se fossero avanzati loro, però è stato divertente vederli sbugiardati in mondovisione, era più o meno come se un liceo intero stesse puntando il dito contro il minuscolo pene di un insopportabile rompicoglioni denudato davanti al portone d’ingresso, è stata una bella soddisfazione. Il veder realizzato inconfutabilmente tutto ciò che noi sappiamo da tempo e che i gonzi continuavano ad ignorare mi ha fatto provare sensazioni simili a quelle dell’anno scorso, quando lippi e la sua patetica nazionale sono stati smascherati davanti al mondo intero (sensazioni che mi auguro caldamente di riassaporare tra qualche mese). Come già detto, quando anche l’ultimo degli stolti capisce che la sua squadra è un colossale agglomerato di sterco, chi come me queste cose le sostiene da tempo si prende delle belle soddisfazioni.
Certo, tutto questo ancora non basta per sentire un mea culpa, una analisi oggettiva sulle ragioni della sconfitta, una più che necessaria presa di responsabilità, ma ci si accontenta lo stesso. Quando succederà anche questo, beh, forse sarà il segno che questo paese avrà finalmente trovato la forza per cambiare, per migliorare.
Per ora ci si limita a spegnere la televisione.
Leggi tutto...giovedì 11 marzo 2010
PECCATO
Il rammarico per l’ingiusta eliminazione rossonera, QUI
Leggi tutto...mercoledì 10 marzo 2010
IL RISULTATO NORMALE
Non voglio analizzare i singoli, la squadra si e’ comportata benissimo. Non e’ finita, possiamo andare a vincere 2-0 a Manchester, sarebbe un risultato normale”.
Leggi tutto...lunedì 8 marzo 2010
“ANTI-INTER”, LA FINALE. ED ALTRO
Oggi, ad un certa ora, post sull’ultima giornata di campionato, dove spiccano le libidini del sabato sera dell’Olimpico e Riccardino che ara la fascia sinistra in un frizzante Inter-Genoa.
Più tardi, il link.
Leggi tutto...mercoledì 3 marzo 2010
BUON COMPLEANNO
Qui sul blog è tempo di celebrazioni: oggi la prostituzione intellettuale compie un anno. Solo come definizione, chiaramente: il suo concepimento vero e proprio si perde nella notte dei tempi, quando si consumò il primo, perverso e contronatura rapporto tra il cavalier Banana e le molli terga del nostro ridente paese.
La P.I. è un po’ come quei giocatori africani (o negri- si può dire “negri”?- , in generale)dei quali si fa fatica a stabilire l’età: ufficialmente ha un anno, ma in realtà ne ha almeno 20. E’ un po’ l’Eriberto della situazione.
Qualche “compagno” ci ha scritto un Manuale; cani, porci e ratti ne hanno parlato in tutte le salse, riempiendosene la bocca fino quasi a scoppiare; altri cani porci e ratti hanno continuato a metterla in pratica, con orgoglio. Eppure, perlomeno la metà delle persone che ha ascoltato La conferenza non ha ancora idea di che cazzo sia, ‘sta Prostituzione Intellettuale. Per alcuni non esiste, per gli stessi per cui non esistono Calciopoli, i gay nel calcio, i negri italiani, i gay e i negri in generale e i favori al Milan e i capitani della nazionale gonfi di cardiotonici.
E quindi?
Boh. Auguri.
Leggi tutto...martedì 2 marzo 2010
UN ANNO
lunedì 1 marzo 2010
UDINESE-INTER
Nemmeno un’espulsione, un rigore inesistente, un appunto fasullo sul referto: Ber-Gonzi starà fermo tre giornate.
Ber-Gonzi: per colpa sua, Tosel oggi non avrà un cazzo da fare.
Ma agli 007 federali non è sfuggito un rutto di Muntari in tribuna.
E intanto Legrottaglie e Cannavaro vanno a prendersi di prepotenza la convocazione a Coverciano.
Leggi tutto...