domenica 25 ottobre 2009

INTER - CATANIA

domenica 25 ottobre 2009

Ieri sera ho sentito dire, da Bergomi, la prima cosa intelligente della storia sul perchè la nostra benedetta squadra domini in Italia e fatichi in Europa. Secondo lui, questo è dovuto al fatto che gli avversari dell’Inter, in Italia, partono già battuti, la temono, sanno che con ogni probabilità perderanno ed allora impostano le loro partite esclusivamente sulla difesa dello zero a zero. In Europa, invece, i nerazzurri non fanno paura a nessuno, e chiunque li affronti gioca per vincere; visto che, per “colpa” di quello che succede in Italia, l’Inter è una squadra non abituata a difendere, quando attaccata va in difficoltà, e visto che le avversarie di Champions se la giocano sempre a viso aperto, va in difficoltà molto spesso.

Finalmente un po’ di logica, uno sforzo concreto per cercare di parlare con cognizione di causa. Ebbravo. Già per il fatto che non ha pronunciato “mentalità europea” nel suo commento lo zio sarebbe stato da lodare, comunque.

Sulla partita, niente in particolare da dire. Muntari, che ha ufficialmente battuto il record di tunnel agli avversari nella propria metà campo, ha zittito i suoi detrattori con un sinistro da 30 metri sul quale Campagnolo nulla ha potuto. Sneijderpeggiodidiego ha superato per la prima volta la barriera ed ha puntualmente gonfiato la rete, confermando di essersi caricato la squadra sulle spalle. Con lui sono tre i regali del Real: grazie Florentino, non vediamo l’ora che tu ci spedisca un altro non-galactico (Higuain? Dai, su, tanto c’è Granero).

Lucio in the Sky with Diamonds, sul 2-0, ha cercato di ravvivare un po’ la partita col suo svarione giornaliero, ma la scossa al match è riuscito a darla solo un Julio Cesar travestito da Dida che ha farfalleggiato sul tiro di Llama (avessi detto Diego) regalando un rigore allo sportellatore Plasmati. Mascara, uno che coi dentisti non deve andare molto d’accordo, non ha sbagliato e ha riapertola partita, costringendo Mourinho a giocare la carta Materazzi, che dopo aver convinto da trequartista è stato impiegato in un ruolo che non esalta la sua classe. Peccato.

In attesa del vero calcio, del quale potremo godere oggi a Siena e stasera a Verona, i ragazzi di Mourinho servono un buon antipasto (buono, ma non ottimo: di quelli dove i crostini finiscono subito). Prossimo impegno giovedì col Palermo, con Milito e Motta in campo, Balotelli in panchina e Arnautovic al parcheggio dell’Esselunga a sentirla alla radio.

20 commenti:

Ultrasinterista1908 ha detto...

Aahahahahahah
Povero arnautovic.
Saluti,
www.internotizie.blogspot.com

L'uomo che bestemmiava ai cavalli ha detto...

s'è visto arnautovic girare in centro dove han fatto il nuovo megalbergo a 5 stelle,con un moncler ignobile e il capellino da ZIODELLAPIAZZADALGHETTOFACCIOBBRUTTO

ci credo che poi non gioca,sto zzarro

Stefano ha detto...

Voglio la prova TV per Plasmati.

Anonimo ha detto...

Ciao, leggo sempre i tuoi post e condivido spesso le tue opinioni. Comunque, vorrei chiederti due cose:
- se quello che ha detto Bergomi è vero (e in parte lo è), allora perchè quando l'Inter gioca in campionato contro Juve, Milan (???), Roma o comunque squadre che giocano a visto aperto, spesse volte vince e soprattutto gioca meglio?

- riusciresti a spiegarmi come mai Arnautovic non gioca mai? qual è la clausola contrattuale che lo mette fuori gioco?

vanessa ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
vanessa ha detto...

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA! e quella stronzata di bergomi sarebbe una frase INTELLIGENTE? porca paletta!

dai, grappa, io ti sostengo un casino e seguo assiduamente, pero' con quella merda sembra che tu stia iniziando a scricchiolare (come mou?).

capisco che essere interisti oggi voglia dire dimenticarsi 50 anni di intertristismo (capita a tutti gli interisti che conosco, e' una metamorfosi che ha mutato da bruchi a farfalle), ma farei notare (sottovoce, shhh) queste cosucce: l'inter in coppa campioni fa schifo perche' il campionato in italia e' mediocre e l'inter notoriamente e' forte con i deboli e debole con i forti. in coppa campioni s'affrontano le migliori squadre d'europa, talvolta vere "squadre" di nome e di fatto, non il siena, l'atalanta e il livorno.

in piu', capitolo arbitri: la sudditanza, cosi' come c'era prima (e ricordo che gli interisti erano SEMPRE i prima linea con questa tesi!), c'e' oggi, ed e' naturale che sia cosi': io, fossi arbitro, tutelerei zanetti ed eto'o, non candreva e lucarelli (maddai), perche' giustamente questi ultimi non valgono niente, ed e' per questo che han rubato nettamente 4 punti alla samp: non dev'essere prima. ma questo accadeva anche prima e sempre accadra' (non e' che gli arbitri oggi che vince l'inter non subiscono la sudditanza, invece prima si' -qua nemmeno faccio la battuta, dai). ed e' naturale che sia cosi'. in campo europeo non e' cosi' perche' l'inter non e' nessuno, se non una squadra come il villareal o il valencia (anzi, a ben vedere l'inter viene anche eliminata da certe squadre, e negli ultimi 10/15 anni, ma anche 45/700, non ha disputato il numero di finali del valencia, cosi' tanto per dire). ed e' per questo che gli arbitri in europa subiscono di meno il "fascino" dei potenti: perche' l'inter in europa non e' "potente" come lo e' (giustamente) in italia.

allenatore: l'orso yogi portoghese -zingaro di dna- e' un cane, oh. ma ci fate caso a quanto faccia schifo il gioco dell'inter in coppa campioni? di martedi'/mercoledi' con l'inter si dorme: tanto giocan sempre gli avversari. possibile che in 49 mila partite non ne abbia vinta una nemmeno per SBAGLIO. oh, seriamente, i ciprioti? la dinamo di SHEVA? gli altri corrono e segnano, l'inter imita margheritoni? (comunque anche io odio kekkonen!) ma sara' il caso di, almeno almeno, metterlo in discussione questo allenatore rom dalla pelle scura come i rom? perche', lo dico pshhhh (sottovoce), lui era stato preso per questo motivo qui: vincere la coppa campioni. perche' per far ridere c'era gia' mancini: bastava e avanzava lui.
poi io capisco che sia divertente ihihih ehehehe fare l'ironia mongola da 12enni per sfottere chi in italia perde incessantemente come milan/roma/juve, ma e' un umorismo sterile, che morde molto poco (o morde di meno, diciamo), perche' risponde a questa tesi: "ti piace vincere facile". e quindi, per far certe figure in coppa, mica c'era bisogno di questo genio dalla pele scura simile a molti suoi connazionali rom nomadi (come quaresma, altro rom che non si sa di chi sia figlio -mi fa sempre ridere questa storia: e' zingaro, ha le gambe storte, non si sa di chi sia figlio... e moratti lo compra. mi fa troppo ridere 'sta storia. grande quaresma! viva la trivella!).

poi, va be', capisco che magari interverranno altri tifosi e dovranno difendere a spada tratta mou, l'inter, parliamo del bilan?, eccetera, pero', dico da lettrice che ti/vi sostiene e legge con simpatia, faccio notare che forse forse (forse?) se in una competizione si domina e in un'altra si fa schifo, magari e' perche' in una il livello-medio e' inferiore, e questo c'entra anche con un impoverimento piu' generale (iaquinta, pepe, etc in nazionale).

Grappa e Vinci ha detto...

non credo che la dinamo sia squadra superiore, chessò, alla fiorentina. Eppure la fiorentina non segna un gol all'inter da tre anni e non vince da quattro, e tutto questo perchè quando ci affronta si caga sotto. Si caga sotto prandelli e si cagano sotto i giocatori, e ne chiappano.
Alla dinamo non facciamo paura, vengono a san siro convinti di poter vincere e ci provano. L'inter non è una squadra abituata a difendere, probabilmente è anche incline a sottovalutare gli avversari e a credere che tutti si comporteranno come quelli che la affrontano abitualmente, ossia cagandosi sotto dal primo minuto.

Per questo secondo me bergomi ha ragione, e continuo a pensarla così.

Carlo KTG ha detto...

Olocausto random, in tutto il tuo lungo e banale discorso ti sei scordato di scrivere che le altre presunte "grandi" di serie A sono penose in campionato e di certo in champions non fanno meglio di noi (conta vincere alla fine, non arrivare ai quarti o battere un real madrid di disperati), il grave errore che commettete voi pecore è non pensare a cosa succede in casa vostra, ma solo a quello che fa l'Inter, e da un lato questa cosa fa pure piacere perchè vuol dire che siamo davvero riusciti a farvi impazzire...

Norman ha detto...

Da quanto vedo l'Inter non viene scherata in modo dissimile in campionato piuttosto che in Champions, quello che cambia è l'atteggiamento dei giocatori. A questo punto se tu metti in campo una squadra e gioca bene non si vede motivo plausibile per cui debba andar male la partita dopo, dal punto di vista tattico non cambia niente. Quello che cambia è l'atteggiamento dei giocatori, che in Europa si cagano sotto, sono nervosi, si muovono poco. Qui l'allenatore conta poco, sono i giocatori che giocano. Ci manca la mentalità. In europa se vuoi vincere devi giocare aggressivo, fare possesso palla, essere veloce a farla girare, se necessario difendere in 11, e soprattutto non buttare via la palla e avere qualità a centrocampo. Il tatticismo che pagava 10 anni fa oggi non paga più, il calcio è diventato troppo muscolare per star li a pensare. Secondo me i giocatori dell'Inter giocano con una tale paura di perdere o di non fare risultato che alla fine la squadra risulta imballata. E' come quando giochi a calcio, se fai un'entrata e hai paura di farti male probabilmente ti farai male.
Bergomi scopre l'acqua calda, la cosa bella è che la dica in tv, che è quel posto dove se fai notare a Galliani che il Real era poca cosa e si offende poverino ha ragione mentre se fai notare a Mourinho che l'Inter ha fatto cagare non può nemmeno far notare che abbiamo preso due gol da polli.
A questo va aggiunto che grazie alla meravigliosa metodologia del ranking uefa ci sono gironi con squadre dal poco nome che non più di 4 mesi fa si sono vinte il campionato, giocano un discreto calcio e sono tutte insieme, mischiati a gironi dove non si vedono più di 3 passaggi a fila, personalmente ci sono rimasto davvero male a vedere il Real, non mi aspettavo un Barca o un Chelsea, ma almeno tre passaggi infilati si. Oltretutto ti becchi 2 squadre che iniziano il campionato a Marzo e che a ottobre corrono il triplo.
L'aveva detto Guardiola: questo girone è un casino. E si vede...
Detto questo sono completamente d'accordo con il fatto che il campionato italiano sia diventato molto più scarso, addirittura mediocre.
Sono invece molto contrario al discorso allenatore, perchè siamo stati abituati a pensare che se una squadra fa cagare è sempre colpa dell'allenatore. Chi ha giocato a calcio sa benissimo che sulle prestazioni dei giocatori l'allenatore influisce solo ed esclusivamente se ti fa giocare in una posizione che non è la tua, ma se domenica hai fatto il disastro e martedì hai fatto pena e l'allenatore ti ha messo nello stesso posto a fare lo stesso gioco allora cosa ha fatto di sbagliato?
Diciamo piuttosto che la differenza è che l'Inter gioca con la paura di perdere, la Dinamo o il Rubin o il Manchester, o il Chelsea o tante altre con la voglia di vincere.

Grappa e Vinci ha detto...

per "anonimo":

1) L'Inter vince contro Milan, Juve e Roma perchè si sente superiore a loro, e al contempo loro si cagano un po' sotto, nel senso che se vanno sotto raramente riescono a salvarsi dall'imbarcata. In europa l'Inter non si sente superiore a nessuno.

2) Arnautovic non gioca perchè secondo Mourinho non merita di farlo. Penso che sia solo colpa sua, e non di qualche clausola strana

Lanerosso ha detto...

Posso dire che vedere il Milan contro il Chievo sembra quasi vedere l'Inter in Champions?
I leonardiani si stanno cagando sotto :D

Anonimo ha detto...

L'Inter è una squadra costruita per fare bene in Champions, E MENOMALE!!!!

Mah, io fossi un interista mi girerebbe parecchio il cazzo, altro che sfottere milan e juve: dopo un pò è ironia sterile.
D'accordo con olocausto

fcoraz ha detto...

Faccio notare come Muntari abbia segnato da 45 metri (e non da 30) e che, malgrado questo, non sia uscito dal campo tra gli applausi quando è stato sostituito.

d. ha detto...

condivido l'opinione di olocausto random, a cui aggiungo qualcosa.
E' evidente che l'Inter possa al più essere considerata, per quel che vale, la squadra più forte di un paese calcisticamente arretrato. Non si parla tanto di valori tecnici, quanto di arretratezza culturale che si percepisce a tutti i livelli:

1) tifo primitivo, umorale, violento, scarsamente competente, frustrato. Che condiziona giocatori e allenatori ed è a sua volta facilmente condizionabile. Da italianuzzi.
2) Giornalismo penoso e diseducativo, appiattito sulla bassa cultura e sugli istinti del tifoso-italianuzzo: sensazionalismo, provocatorietà gratuita, parrocchie, scarsa obiettività, bassa competenza tecnica (a chi frega veramente?) e nessun senso educativo (fate caso alla deriva di Caressa: poco ci manca che inciti al linciaggio di Dida dopo la papera, o che in caso di errore arbitrale si accanisca in maniera demenzial-tifoso sulla terna)
3) Dirigenza calcistica alla deriva. E' evidente che, come prima e più di prima, il sistema-calcio sia talmente marcio, economicamente fallito e irriformabile che ormai si cerca di tirare a campare in maniera raffazzonata, sperando di rimandare il momento in cui non si riuscirà più a raccontare alla gente che il nostro calcio è finito, decretando finalmente la sua morte. E' come un'azienda già fallita in cui si cerca di tenere all'oscuro gli azionisti il più a lungo possibile, cercando nel frattempo come uscirne limitando i danni in proprio. E' tutto sotto i nostri occhi, e gli addetti ai lavori lo sanno benissimo (a partire dai giocatori che sanno che la festa può non durare ancora molto)
4) Ciò che viene prodotto da allenatori e giocatori in questo schifo non può che essere mediamente di pari livello. Sarete d'accordo che un sistema calcistico (e direi anche una società civile) che produce nella testa della gente un'immagine di questo sport credibile e riscontrabile, fatta di bel gioco, di famiglie allo stadio, di fairplay, di sacrificio del giocatore, di onore della divisa, di arbitraggio come variabile di gioco, ecc ecc, porti i giocatori e gli allenatori a scendere in campo in un certo modo. E anche ad un virtuoso giro di affari. Ieri ho visto Liverpool - Man-Utd e lì c'era la sintesi di tutto questo. Non un Maicon che perde palla e non ha voglia di tornare, per dirne una. Non un Balotelli che a 19 non corre, tatticamente se ne frega e lo fa tranquillamente in faccia a uno che si fa il triplo il culo pur essendo Etoo. Per dirne un'altra.
Qui i giocatori scendono in campo per timbrare il cartellino, affrontando la competizione con l'assillo frustrante del risultato negativo e quindi prevale il non-perdere sul vincere. Solo in Italia.

Morale: inutile illudersi che l'Inter potrà fare molto di più di quanto finora mostrato in Champions. Manca proprio quel qualcosa a livello mentale e ambientale che al giorno d'oggi una squadra italiana non può avere e che non si colma solo con la tecnica o la tattica. Al più un colpo di coda alla "pazza Inter" lo si può sperare nello spazio di una super-partita, ma non nell'arco di una Champions. Già ma chissenefrega.

d.

Norman ha detto...

Condivido appieno l'analisi di d.

E' quello che intendevo nel mio precedente, quando dicevo del livello mediocre del calcio nostrano.

Grappa e Vinci ha detto...

sì ok, è tutto molto condivisibile, ma il tifo primitivo, il giornalismo diseducativo, le dirigenze alla deriva e in generale un sistema povero di valori non c'erano anche qualche anno fa?
eppure nel 2003, non più tardi di sei anni fa, l'italia ha piazzato 3 semifinaliste su 4 in champions e 2 su 2 in finale. Due anni dopo il Milan ha perso una finale e altri due anni dopo l'ha vinta, eppure era tutto esattamente come adesso, l'impoverimento era lo stesso

d. ha detto...

D'accordo grappa, ma ora pare che sia infine giunta l'ora della resa dei conti e finalmente anche l'ultimo dei tifosi può accorgersene nel modo più diretto, cioè con le prestazioni delle italiane nel calcio mercato, con il paragone delle rose e nelle competizioni internazionali.
Non poteva perdurare questo trend e non si è fatto nulla in questi 6 anni e più per riformare il giocattolo andando a sanare le tare più evidenti, come da altre parti è avvenuto, più o meno efficacemente. E sono convinto che anche in Italia si sarebbe potuto fare altrettanto e meglio.
Al solito si è cercato di pompare il cavallo zoppo per spremerlo all'inverosimile senza mai affrontare i problemi seriamente per paura di perdere anche quel poco garantito.
Il fatto che oggi per la prima volta non ci sia stato un ricambio nelle generazioni di campioni che le italiane hanno sempre sistematicamente schierato (da cui i successi che citavi) è emblematico.
Anche enron, parmalat e lehman erano realtà solide e vincenti fino al giorno prima, salvo voler raccontare le cose seriamente.
Solo un kamikaze o uno speculatore avrebbero potuto investire nel calcio italiano negli ultimi anni e infatti se ne sono stati tutti alla larga..
chiusa la parentesi seriosa, volevo farti i complimenti per il sito è davvero molto divertente. possiamo tornare al cazzeggio..

d.

Grappa e Vinci ha detto...

eppure la prestazione dell'inter di quest'anno nel mercato è stata ottima. mi sembra. Considerando che a gennaio con ogni probabilità arriverà pandev, credo proprio che di meglio non si possa fare.
Poi vabbè, la Juve è da quando non c'è più la vecchia guardia che spende tanto e male, silvio si è rotto le palle del milan e scuce solo per i suoi pallini (che poi risultano essere i bidoni più eclatanti) e vende i migliori - Kakà tre mesi fa, Pato fra poco -, quindi per loro vale la tua tesi.
Ma per l'Inter?
Credo che più che le ragioni che hai citato, c'entri il clima di isteria collettiva che c'è intorno alla Champions. Che sia questo ad influire sugli approcci alle gare, sui primi 20-30 minuti che sono sempre imbarazzanti. Questo e il fatto che se qualcosa deve andare male, lo farà. E che nessuno ci regalerà mai niente (non si è mai visto un Casillas che si accascia un paio di volte e ci regala una partita fondamentale).

Detto questo, grazie per i complimenti :)

d. ha detto...

sono d'accordo che il mercato dell'inter sia stato all'altezza, ma è l'unica eccezione e non tutti gli anni si ha un ibrahimovic da dar via.
Vedremo in futuro a partire dal prossimo anno, non so per quanto possa avere la meglio il fantomatico portafoglio di Moratti sui fallimenti in champions che rappresentano prima di tutto dei tracolli economici sia diretti per i mancati introiti uefa, sia indiretti ma più sostanziali attraverso il ridimensionamento delle possibilità di sfruttamento dell'immagine di successo ad ogni livello commerciale.
anche qui da un anno all'altro è facile che salti tutto, e non solo perché il capo s'è rotto le balle..
Quindi se quest'anno l'inter ha avuto un ottimo mercato (considerazioni tecniche a parte che sono soggettive) è comunque a mio giudizio una situazione insostenibile a medio termine nel sistema calcio italiano sempre più povero di risorse.
Ragion per cui, riconoscendo che l'inter è oggi oggettivamente una squadra forte al pari delle grandi di europa e che potenzialmente può esserlo per gli anni a venire, dico che occorre lavorare in maniera mirata sulla champions.
Tuttavia per far ciò occorre produrre motivazioni, carattere e mentalità che sono molto difficili da maturare nell'odierno calcio italiano.
In tutta onestà non so se dirigenza e allenatore siano in grado di invertire questa tendenza, temo di no.
ciao

d.

flavio ha detto...

In realtà l'Inter gioca di merda in Italia così come in Europa, solo che in Italia puoi vincere anche giocando di merda (anzi, hai persino più probabilità), in Europa, invece, se l'unica cosa di cui sei capace è prevalere fisicamente sugli avversari lo pigli sistematicamente nel culo.

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